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notizia del 07/03/2009 messa in rete alle 12:48:24
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Gela, pensando al Cosenza
Il Gela torna da Manfredonia con i tre punti in tasca e, soprattutto, con il secondo posto in classifica perché il Catanzaro non va oltre il pari a Scafati. Ma anziché esultare per l'obiettivo parziale raggiunto, ci rivediamo costretti a fare i pompieri dalle colonne di questo giornale ed invitare tutti alla calma giacché si ritorna a parlare di primato come se il Cosenza non fosse tornato alla vittoria in casa contro il Noicattaro dopo un pareggio ed una sconfitta e come se i sette punti di ritardo dai silani non fossero rimasti tali.
Certo tutto è possibile ed il campionato di quest'anno sfugge a certi ragionamenti che si sono fatti nel passato: non ultimo quello relativo ad un girone di ritorno diverso dall'andata, dopo gli interventi durante il “mercato di riparazione”. In realtà si è consolidata la distanza tra il vertice ed il fondo classifica e le posizioni nella zona play-off, ad esempio, sono rimaste intatte rispetto all'ultima di andata. Risulta strano che chi asseriva la validità di questi ragionamenti, sconfessati dalla straordinarietà di questo campionato, oggi faccia leva su ciò per ulteriori illusioni di cui questa città non ha bisogno. Meglio procedere con i piedi per terra, partita per partita e possibilmente in un'ottica incrementale.
Avevamo auspicato nello scorso numero un ritorno in campo di Pasquale Esposito con una prestazione che facesse dimenticare l'infelice gesto che aveva definitivamente pregiudicato il risultato nel derby contro l'Igea ed il difensore s'è fatto perdonare con tutti i crismi del caso, realizzando anche il goal – e che goal – che ha sbloccato il risultato sul sintetico del “Mirabelli”, aprendo la via al successo. Determinante al riguardo il raddoppio siglato ad inizio ripresa da quel Marinucci autore di una stagione finora davvero impeccabile. Abbiamo confermato di saper soffrire, di avere sul campo una personalità commisurata al blasone sulla carta e, finalmente, qualche episodio gira anche a nostro favore. Sette punti nelle ultime tre partite ci dicono che siamo in netta ripresa, il morale è alto ma occhio a distrarsi e pensare già alla sfida del “San Vito” contro la capolista a metà marzo.
C'è ancora un avversario da sfidare e non possiamo permetterci di sottovalutarlo. Del resto i 26 punti in trasferta ci ricordano un ruolino di marcia da prima della classe fuori dalle mura amiche, ma non altrettanto al “Presti” dove domenica bisognerà battere il Melfi e, considerata la fase cruciale in cui si sta per entrare, forse quella di questa domenica è veramente una delle partite più importanti dell'intera stagione, sebbene lo verificheremo definitivamente a fine campionato
L'avversario è una delle pochissime squadre ad aver invertito la rotta dopo gli interventi nel mercato di gennaio. Se il campionato fosse iniziato con il girone di ritorno, i lucani occuperebbero la prima piazza con il Cosenza, avendo entrambe totalizzato 16 punti in sette gare: un cammino eccezionale. La società gialloverde s'è mossa benissimo in sede di mercato invernale con gli arrivi del portiere Russo, del difensore centrale Castaldo, dell'interno di centrocampo Maisto e dell'esterno Tufano: De Angelis che ha retto la baracca finché ha potuto, ora non è più solo.
Il Manfredonia ci ha fatto soffrire come nessun altra squadra in questo campionato eppure è stato dominato dal Melfi per 3-0 nel recupero di mercoledì e ciò la dice lunga sullo stato di forma degli uomini di Palumbo che sono usciti dalla zona play-out dopo una serie utile di cinque turni (quattro vittorie ed un pareggio) e sbaglia, pertanto, chi pensa che verrano a Gela per farsi una gita. La buona notizia è che il forte difensore Gabrieli ed il bomber De Angelis rimarranno in Basilicata in quanto squalificati. Dal canto suo, il tecnico Cosco torna ad avere problemi d'abbondanza e sarà chiamato a fare alcune scelte importanti. Se sull’out sinistro di difesa tornerà Giovanni Esposito, sull'out destro, invece, dovrà decidere se rinnovare la fiducia a Pasquale Esposito o riproporre in quel ruolo Galuppi: nella prima ipotesi che sembra la più plausibile, quest'ultimo sarà avanzato sulla linea dei centrocampisti e, a quel punto, a discapito di un Gaeta che ha dimostrato grande serietà professionale anche domenica scorsa. In mezzo al campo in tre, Iannini, Marinucci e Schiavon, si giocano i due posti utili. Alle spalle di Franciel potrebbe essere finalmente il giorno di Staffolani, anche perché Alessandrì al massimo partirà dalla panchina, ma probabilmente non sarà neanche tra i convocati così come Nigro, unico sicuro assente.
Probabile Formazione (4-4-1-1): Cecere; P. Esposito (Galuppi), D'Aiello, Fernandez, G. Esposito; Galuppi (Gaeta), Schiavon (Iannini), Marinucci, Unniemi (Russo); Staffolani (Schiavon); Franciel.
Autore : Filippo Guzzardi
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