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notizia del 28/02/2011 messa in rete alle 12:45:15
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Il Gela a fatica nella tana del Foggia
Il Gela non riesce ad andare oltre il nulla di fatto contro, verosimilmente, l'avversario più debole incontrato al “Presti” in questa stagione. Davvero modesto l'undici in campo schierato da Giunti, resosi pericoloso in una sola occasione, peraltro su calcio di punizione con tanto di deviazione da parte della barriera. E' chiaro che sul risultato di 0-0, a sorridere sono più gli ospiti, capaci – più per demeriti altrui – a strappare un punto e muovere la classifica, in ogni caso. Il discorso cambia per il Gela che era chiamato alla vittoria, sfruttando il (presunto) fattore campo.
I giocatori si sono impegnati a dovere, il tecnico ha operato i cambi necessari, nei tempi giusti, arrivando a schierare nel finale l'intero pallottolliere, ma il problema della sterilità offensiva, tra poco lucidità dei biancazzurri, goal annullato e un pizzico di sfortuna, si è ripresentato puntualmente con il punteggio a reti bianche che ne è stata la naturale conseguenza. Un punto che fa comunque classifica grazie alle altre. Sicché se è vero che il Gela rimane ancora quint'ultimo, è altrettanto vero che non è più solo e con altre squadre.
Da un punto di vista tattico, domenica scorsa Ammirata ha schierato il 4-3-3, cambiando modulo rispetto al 4-4-2 delle 2 gare precedenti a cui era subito passato dopo esser partito, all'esordio stagionale sulla panchina, con il 4-2-3-1 che alla fine ha solo abbozzato per 1 tempo. L'allenatore palermitano - che nell'accettare la sfida si è detto disponibile anche a suppluire all'assenza di un preparatore atletico -, insomma le sta provando tutte, attraverso schemi diversi e pedine che vengono cambiate di posizione di domenica in domenica, a seconda del modulo adottato.
La speranza è quella di trovare in qualche modo la quadra e far rendere al meglio il materiale umano a disposizione. Da un punto di vista tecnico, eccellente prestazione al suo debutto assoluto di Cossentino che ha padroneggiato al centro della difesa, risultando per un altro verso addirittura il più pericoloso in proiezione offensiva sui calci d'angolo, mentre Carbonaro ha fatto vedere qualcosa (una paio di affondi ed un assist) nella prima frazione di gioco, per poi sparire gradualmente nel corso del 2° tempo fino alla sua sostituzione.
Morale alto in casa del Foggia di Zeman, prossimo avversario del Gela. I rossoneri sono reduci da due vittorie con 8 reti all'attivo come nella migliore tradizione del tecnico boemo, benché mai quest'anno la squadra pugliesi sia riuscita ad infilare un tris di successi in serie. I dauni hanno 37 punti e guardano ai play-off che sono ad un passo. Zeman dovrà fare a meno degli squalificati Burrai e Reggini, nonché a Iozzia per i postumi dello stiramento al muscolo adduttore della gamba destra che lo aveva costretto ad uscire anzitempo la settimana scorsa. Al suo posto dovrebbe rientrare in campo Tomi (ex di Catanzaro e Marcianise).
Nessun giocatore appiedato dal giudice sportivo tra i gelesi che anzi vedono rientrare dallo stop, causa squalifica scontata per 1 turno, il capitano e centrale difensivo Roberto Cardinale. Al suo fianco, nel cuore del reparto arretrato sarà impiegato quasi certamente Cossentino, anche perché Porcaro è stato vittima di un attacco influenzale e non s'è allenato al meglio.
Leggero affatticamento per Petrassi che comunque sarà della partita. L'impressione è che, giocando contro il Foggia di Zeman ed il suo attaccare senza proccuparsi più di tanto dell'aspetto difensivo, tenendo alta, quasi a ridosso del centrocampo, la linea difensiva, Ammirata voglia tornare al 4-2-3-1 e giocarsela con tre mezzepunte pronte ad inserirsi tra le maglie difensive pugliesi ed una punta mobile, tale cioè da non dare riferimenti certi alla coppia centrale difensiva di casa. Il tutto, ovviamente, nelle intenzioni che precedono la preparazione di una sfida. Poi sul campo, si vedrà. Questa la probabile formazione (4-2-3-1): Nordi; Petrassi, Cossentino, Cardinale (nella foto), Aliperta; Zaminga, Giardina; Cunzi, D'Anna, Bigazzi; Docente.
Autore : Filippo Guzzardi
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