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Corriere di Gela | Catalucci il più presente, Semplice cannoniere
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notizia del 01/06/2004 messa in rete alle 11:59:14

Catalucci il più presente, Semplice cannoniere

LUCIANO CORONA
Portiere (28 presenze, 24 reti subite)
Stagione straordinaria per il portiere giallo-rosso, giunto a campionato iniziato. Spesso ha compiuto dei miracoli volando da un palo ad un altro, e grazie ai suoi provvidenziali interventi il Gela ha evitato numerose sconfitte. Un vero e proprio felino in porta meritevole di categorie superiori. In conclusione, il numero uno in tutti i sensi nel gruppo di Ugolotti, avendo espresso un rendimento positivo di gran lunga superiore rispetto ai propri compagni di squadra. Voto: 7,5
ANTONIO CASTELLI
Portiere (5 presenze, 8 reti subite)
Il suo inizio di stagione poco convincente, con le incertezze evidenziate nelle sfide casalinghe contro Cavese e Giugliano, ha costretto la dirigenza ad acquistare un nuovo portiere, operazione economicamente dispendiosa sebbene a posteriori si sia rivelata enormemente redditizia. Nel mercato invernale la società non ha trovato acquirenti disposti ad ingaggiarlo.A 24 anni ha probabilmente perso l’ultimo treno per una maglia da titolare in C2. Voto: 5
SALVATORE BRUGNANO
Portiere (2 presenze, 4 reti subite)
Tornato a Gela per svolgere principalmente il ruolo di preparatore dei portieri, è stato costretto a scendere in campo contro le pugliesi Andria e Rutigliano in sostituzione degli infortunati Corona e Castelli. Decisivo contro gli uomini di Papagni, mentre a Rutigliano non è apparso impeccabile. La sua esperienza al servizio della squadra si è rivelata altamente importante. Voto: 6,5
FERDINANDO CATALUCCI
Difensore (32 presenze, 4 reti)
Stagione dai due volti. Incontenibile nel girone d’andata, è crollato sul piano psico-fisico nel girone di ritorno. Ma è stata comunque un annata positiva. Quattro reti siglate, si è segnalato come uomo-derby, avendo trafitto al Presti i portieri di Ragusa e Vittoria a tempo abbondantemente scaduto. Pur essendo un terzino, a Gela è stato impiegato principalmente nelle vesti di ala destra, trequartista o attaccante laterale. Una delle solide basi su cui poggiare per il futuro.
Voto: 6,5
VITTORIO DE CARLO
Difensore (31 presenze, 1 rete)
Tra i migliori colpi della dirigenza giallo-rossa. Lasciato libero da un Giugliano che ha dovuto rinunziare ai contratti maggiormente onerosi, si è perfettamente integrato nel gruppo di Ugolotti diventandone un leader. Inizialmente poco convincente nel ruolo di terzino sinistro con Picone, collocazione tattica che non gli si addice, in seguito decente nella difesa a tre, infine impeccabile nella retroguardia a quattro rubando il posto al più navigato Ferretti. La rete più spettacolare (insieme al gol di Merito realizzato a Cava) del Gela 2003-2004 porta la sua firma: penultima giornata, splendido tiro al volo dal limite dell’area di rigore che trafigge il portiere del Rutigliano regalando i tre punti più importanti della stagione al team giallo-rosso. Voto: 7
PAOLO FERRETTI
Difensore (23 presenze, 1 rete)
Stagione un po’ contraddittoria. Spesso ha lasciato desiderare sul piano della concentrazione, mostrando talvolta alcuni limiti tecnici, ma nelle occasioni in cui non è sceso in campo la sua assenza nell’incerta retroguardia gelese si è notata.. In parole povere, elemento importante, ai limiti dell’indispensabilità, per l’undici giallo-rosso, ma valutate singolarmente le sue prestazioni sono apparse poco convincenti. Quasi sicuramente verrà ceduto. Voto: 6
ANTONINO GIACALONE
Difensore (26 presenze)
Il suo rientro a distanza di anni nel calcio professionistico è ascrivibile principalmente alle difficoltà economiche del Gela, in quanto la dirigenza cercava un difensore dal basso ingaggio. Giocatore serio e corretto, ma dai limiti tecnici non indifferenti. Titolare ad inizio stagione con Picone, alcuni rinvii svirgolati e alcune amnesie difensive di troppo hanno indotto Ugolotti a bocciarlo per poi ripescarlo nel finale di stagione a causa degli infortuni di Ferretti e Mariani. E Giacalone si è fatto trovare pronto. In generale è apparso inadeguato alla C2.
Voto: 5,5 JACOPO MARIANI
Difensore (4 presenze)
Dopo dieci mesi tribolati a causa di un brutto infortunio, la Pro Patria ha prestato a gennaio il giovane difensore piemontese con l’obiettivo di favorirne il ritorno al calcio giocato. Un inizio in sordina, poi quattro gare affrontate alla grande mostrando elevata grinta e qualità tecniche non indifferenti, e infine un nuovo infortunio che testimonia la sua fragilità fisica. Chiusa mestamente la sua esperienza a Gela.
Voto: 6,5
GIUSEPPE QUINTONI
Difensore (24 presenze, 1 rete)
Qualora acquisisca una maggiore continuità nel rendimento, il futuro potrebbe apparire più che roseo per il giovane Quintoni. Sette reti a Vittoria nella passata stagione in serie D, solo una con la maglia del Gela, ma si tratta di una rete importante, avendo regalato ai tifosi la gioia per il successo di Brindisi. Dopo l’exploit in Puglia la difesa a tre adottata da Ugolotti lo ha messo in crisi mostrando forti limiti sul piano caratteriale. Nel girone di ritorno si è ritrovato e ha offerto prestazioni più che soddisfacenti. Ha un sinistro meraviglioso, deve solo imparare a dosarlo adeguatamente.
Voto: 6
MASSIMO SAVIO
Difensore (23 presenze)
Un fardello pesante sul piano economico per le casse societarie, con la dirigenza che nel corso del torneo ha più volte tentato di cederlo spingendolo, anche con mezzi poco gratificanti quale l’esclusione dalla rosa, ad accettare l’idea di lasciare Gela. Ma Savio si è impuntato, e la sua esperienza si è rivelata decisiva nel finale di stagione, quando Ugolotti, disperato per le assenze di Ferretti e Mariani, ha ripescato dal dimenticatoio lui e Giacalone ottenendo in cambio prestazioni impeccabili dal punto di vista professionale. La sua esperienza a Gela può definirsi conclusa.
Voto: 6
NAZZARENO SCOPELLITI
Difensore (30 presenze, 2 reti)
Merita la sufficienza esclusivamente per l’abnegazione e l’impegno manifestato nell’arco della stagione, e il suo attaccamento alla maglia è stato premiato ricevendo la fascia di capitano, indossata dopo la partenza di Erbini. Ma sul piano tecnico ha mostrato i soli limiti e nel girone d’andata ha sofferto non poco nel ruolo di esterno di centrocampo a copertura della difesa a tre allestita inizialmente da Ugolotti. Impiegato come terzino nel girone di ritorno, ha lentamente assimilato i movimenti difensivi, ma ha offerto complessivamente un rendimento più che positivo. Qualora il Gela però voglia puntare in futuro ad una salvezza quantomeno tranquilla, dispiace dirlo ma la dirigenza dovrà sforzarsi nel rinunziare ad elementi tecnicamente inadeguati per la C2 come Scopelliti.
Voto: 6
GIANLUCA BRUNO
Centrocampista (15 presenze)
Approdato a Gela per volere di Picone, ha mostrato una discreta grinta nel ruolo di mediano ma appare ancora troppo acerbo per pretendere qualcosa in più del ruolo di semplice comprimario. Nel complesso sufficiente quando è stato chiamato in causa. In dubbio la sua conferma. Voto: 6
LUCA CAMPANILE
Centrocampista (15 presenze, tre reti)
Tra i migliori fantasisti del girone, costituiva uno dei punti di forza del Gela nel girone d’andata, e non è un caso che dopo il grave infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco durante tutto il ritorno, la formazione giallo-rossa è stata catapultata dalla zona play-off a ridosso degli ultimi posti. Le sue doti tecniche hanno innalzato il tasso qualitativo del centrocampo gelese, e rimangono nella memoria le splendide prestazioni di Castel di Sangro e Rutigliano, incorniciate da reti di pregevole fattura. Da dimenticare invece il rigore fallito contro il Vittoria nel derby d’andata. La fragilità fisica preclude l’ipotesi di una sua conferma per la stagione futura.
Voto: 6,5
CARMELO FORMISANO
Centrocampista (30 presenze, 1 rete)
Dopo il pessimo rendimento mostrato nel girone di ritorno della stagione 2002-2003 la sua conferma è apparsa immeritevole. L’esperto centrocampista palermitano non è mai stato posto in discussione sul piano tecnico, ma i dubbi concernevano l’aspetto fisico. Seppur trentunenne, Formisano oramai alterna nell’arco di una stagione brevi periodi in cui attraversa un periodo di forma ottimale e fasi, un po’ più lunghe, in cui crolla sul piano atletico. Splendida la rete messa a segno contro la Palmese. In definitiva un giocatore in balia degli acciacchi ed eccessivamente discontinuo per un campionato stressante quale la C2, sebbene il rendimento manifestato nella stagione appena conclusasi sia apparso tutto sommato sufficiente.
Voto: 6
SALVATORE GIARDINA
Centrocampista (27 presenze, 1 rete)
Il dodicesimo uomo del gruppo giallorosso. Escluse le sporadiche occasioni in cui è sceso in campo sin dal primo minuto, sia Picone che Ugolotti lo hanno costantemente indicato quale prima scelta nei cambi da effettuare nei secondi tempi. Un terzo di gara o poco più in cui Giardina ha sempre mostrato una forte personalità, calandosi immediatamente nel contesto agonistico del match. Nel finale di stagione, per via delle continue assenze di Izzo unitamente alla crisi atletica subita da Formisano, ha preso in mano il centrocampo gelese con delle prestazioni superlative, culminate nel gol-salvezza siglato a Vittoria. Giovane su cui puntare per il futuro.
Voto: 6,5
ISIDORO IZZO
Centrocampista (19 presenze)
Nelle prime giornate di campionato emergeva nitidamente una lacuna nel Gela: l’assenza di un vero e proprio rubapalloni, un frangiflutti davanti alla difesa. Quando la dirigenza annunciò l’ingaggio di Izzo, non esitammo a mettere in risalto il colpo di mercato compiuto dalla società, in quanto l’ex-giocatore del Fasano viene considerato come uno tra i migliori mediani per la categoria. E in campo si è notata la forza e la grinta di questo Gattuso dei poveri: non tira mai indietro la gamba e recupera palloni in continuazione. Nel finale di stagione salta il derby con l’Igea per infortunio, e la squadra di Ugolotti non a caso patisce una brutta sconfitta interna. Indispensabile per la causa gelese.
Voto: 7
JAIME LEON MERITO
Centrocampista (23 presenze, 2 reti)
Nel girone d’andata si è visto poco o niente, per poi salire alla ribalta nella prima giornata di ritorno con la splendida rete del pari realizzata in rovesciata a Cava dei Tirreni. La settimana seguente segna alla Lodigiani e finalmente il giovane italo-colombiano, giunto dall’Acireale, conquista un posto da titolare o quasi. Rendimento altalenante, ma è un giovane da tenere d’occhio, sebbene appaia improbabile una permanenza a Gela anche per la stagione futura. Voto: 6
ANGELO CORONA
Attaccante (11 presenze, 1 rete)
Nella primavera del Palermo, a Barcellona e a Giugliano segnava con il contagocce. Acquistato dal Gela a gennaio, anche con la maglia giallorosa non si è smentito, mettendo a segno solo un gol. Lento e macchinoso, raramente le sue prestazioni hanno convinto.
Voto: 5
PIETRO DELL’ORZO
Attaccante (13 presenze)
Il pupillo di Morgia giunge a gennaio per sostituire Erbini ma è vittima di un equivoco tattico. Considerato una seconda punta, in realtà ha mostrato di possedere le caratteristiche di un trequartista. Vede poco o niente la porta, ma questo aspetto non costituiva una novità, per cui aumentano le colpe di chi lo ha acquistato indebolendo ulteriormente il reparto offensivo del Gela. Giocatore senza carattere.
Voto: 4,5
DIABATE’ MOUSSA
Attaccante (8 presenze, 1 rete)
Nella serie C francese aveva fallito con la maglia del Moulhouse (12 presenze e zero gol), e più volte nel corso degli ultimi anni cercava un ingaggio in Italia, fallendo i provini con Crotone, Ravenna e Imolese. Obiettivo raggiunto con la maglia del Gela, ma nelle poche partite in cui è sceso in campo, l’attaccante del Mali ha evidenziato lacune tattiche e tecniche notevoli. Ha segnato un gol alla Cavese, ma quindici giorni dopo la dirigenza lo ha “tagliato”.
Voto: 5,5
GIUSEPPE DOMICOLI
Attaccante (7 presenze)
E’ ancora giovanissimo e pertanto il tempo è ancora dalla sua parte. Ma in questa stagione ha fatto perdere le staffe alla dirigenza e perfino al pacato Ugolotti a causa del suo rifiuto di allenarsi bene e con costanza. Rilanciato a metà del girone di ritorno, ha deluso tutti con delle prestazioni poco convincenti. La società fiutava in lui un nuovo-affare Docente, ma a differenza di questi si è rivelato meno professionale.
Voto: 4
FRANCESCO ERBINI
Attaccante (14 presenze, 1 rete)
Dopo la retrocessione, la sua conferma appariva una forzatura essendo dettata dal ruolo esercitato da Erbini all’interno dello spogliatoio. In effetti nella prima metà del 2003 aveva mostrato di essere in fase calante, ma essendo il capitano e il trascinatore della squadra la società lo ha confermato. Ha segnato il gol del successo a Tivoli, dopo aver fallito un rigore, e in seguito ha inanellato prestazioni sempre più deludenti costringendolo a subire i fischi della tifoseria. Ceduto a gennaio al Ragusa, anche lì ha deluso, sebbene stia attraversando attualmente un ottimo momento di forma che potrebbe renderlo protagonista nei play-out.
Voto: 5
ANDREA PINTORI
Attaccante (27 presenze, 3 reti)
Una delle rivelazioni in questa stagione. Veloce, pungente, ha deluso nel ruolo di seconda punta a causa della scarsa concretezza sotto rete, ma si è ottimamente riciclato giostrando da esterno sinistro di centrocampo. Ha una forte personalità e non caso è un pupillo della tifoseria gelese. Di proprietà dell’Acireale, ci si augura che possa rimanere in maglia giallo-rossa.
Voto: 7
FRANCESCO SEMPLICE
Attaccante (28 presenze, 5 reti)
Capocannoniere della squadra, ha sempre combattuto e lottato in campo e a volte ha fatto reparto da solo. I suoi limiti realizzativi tuttavia erano risaputi e anche in questa stagione sono emersi. La verità è questa: qualora Semplice venisse affiancato da una seconda punta concreta la sua bassa prolificità non si noterebbe più di tanto, se invece è costretto a sobbarcarsi il peso dell’attacco da solo con l’onere e la responsabilità di andare a segno, è inevitabile l’esposizione ai fischi della tifoseria, evento accaduto più volte nell’arco del torneo. Bellissimo il gol messo a segno contro il Brindisi.
Voto: 6


Autore : Paolo Cordaro

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