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Corriere di Gela | ll Gela mostra carattere
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notizia del 02/03/2008 messa in rete alle 11:45:32

ll Gela mostra carattere

Una vittoria ottenuta con tanto sudore e fatica, ma ciò che conta è aver ripreso la marcia verso i play-off. Il distacco rimane invariato, trattasi sempre di quattro punti, i quali però separano il Gela non soltanto dal quinto posto, ma anche dal terzo, grazie alla sconfitta patita nell’ultimo turno dal Marcianise.
(nella foto Daniel Ciofani, autore della risolutiva doppietta contro il Noicattaro). Le battute d’arresto rimediate dai biancazzurri di Sanderra contro Lamezia e Celano, frutto di prestazioni leggermente opache, avevano fatto pensare al peggio, ad una squadra che rischiava di sciogliersi dopo due mesi ricchi di vittorie e splendide prove in campo. Al Presti si presentava un Noicattaro in forma, rivitalizzato dagli innesti invernali e dal cambio in panchina, ma privo del bomber Moscelli. Nulla in confronto alle defezioni del Gela, il quale doveva fare a meno degli squalificati D’Aiello, Berti ed Omolade, e fronteggiare l’assenza degli infortunati Tamburro e Fofana, con la ciliegina sulla torta rappresentata da un Franciel in condizioni fisiche disastrose.
L’undici schierato da Sanderra suscitava preoccupazioni: giovani inesperti come Tedesco ed Ambrosecchia, Palma e Parlagreco schierati raramente, negli ultimi due mesi, dal primo minuto, e infine Ragosta, Ciofani e Gona non ancora ben inseriti nei meccanismi tattici applicati dal gruppo. Non si metteva in dubbio il valore dei giocatori, ma le perplessità derivavano dalla coesione e dall’affiatamento che la squadra avrebbe potuto manifestare contro l’avversario.
Dopo lo sbandamento iniziale, sfociato nel gol realizzato dal Noicàttaro, il Gela ha reagito sul piano caratteriale e ha sfruttato l’abilità di Sanderra nel leggere attentamente la gara in chiave tattica. Il tecnico, avendo appurato i notevoli limiti tecnici del terzino sinistro pugliese Armenise, ha invertito gli esterni Ike e Perrotta, puntando sull’estro e sulla velocità del nigeriano, portato a destra, per metter in crisi l’avversario. Da quel momento il Gela ha avviato una tipologia di gioco basata sulla palla a terra, e trascinato da Daniel Ciofani ha ribaltato il punteggio.
L’attaccante giunto in prestito dal Pescara ha sorpreso tutti per grinta e determinazione: si è procurato un rigore credendo più degli altri in una palla apparentemente innocua, e dopo averlo trasformato, ha siglato la splendida rete del raddoppio con un tiro da lontano che ha lasciato di stucco Sassanelli. Un successo pertanto di grande importanza, perché in una fase d’affaticamento fisico con difficoltà ulteriori dovute alle varie assenze, appare essenziale ottenere vittorie che mantengano i biancazzurri a galla per quanto concerne l’obiettivo dei play-off. Per dovere di cronaca vanno segnalati alcuni aspetti negativi emersi a margine della sfida: anzitutto non è piaciuta la prestazione di Parlagreco, terminato in panchina, forse immeritatamente, dopo l’ingaggio di Marinucci, ma ciò non giustifica l’atteggiamento del centrocampista italo-argentino.
Apatico, ai limiti dell’insolenza, da quando non è più tra i titolari ogniqualvolta venga chiamato in causa si limita al compitino senza sudare più di tanto. Non vogliamo comunque drammatizzare, per le tragedie basta nominare Renato Mancini, e in questo caso monta la rabbia. Pur essendo diffidato, e pur essendo consapevole della lunga squalifica di D’Aiello, si è fatto ammonire per uno sciocco fallo, e, per completare l’opera, si è fatto cacciare per aver perduto tempo nel battere un calcio piazzato. Terza espulsione stagionale per lui, troppe per un atleta di una certa esperienza, dovrebbe porsi dei freni per non danneggiare la squadra.
L’assenza di Mancini riporta a galla un problema: un mese fa evidenziammo quanto fossero pochi tre difensori centrali nell’organico di un club che ambisce a traguardi importanti. Nell’anno della promozione a gennaio arrivò lo sconosciuto Feliciello, il quale ebbe un ruolo importantissimo sostituendo nei play-off l’infortunato Gargiulo. La stagione successiva, in C1, arrivò Gambuzza, prelevato dal Martina, e anche in questo caso il giovane divenne uno dei protagonisti nel finale di campionato. Per Tuccio si trattava di un problema marginale, poiché l’assenza di due dei tre centrali rappresentava un’ipotesi estrema, improbabile: il caso ha voluto che, dopo un mese esatto dalla chiusura del mercato, saltasse fuori l’emergenza. Assenti per squalifica D’Aiello e Mancini, non al meglio Tamburro. Gli abruzzesi non vincono in campionato dal 28 ottobre, quattro mesi, e hanno realizzato solo due reti nelle ultime sette gare casalinghe. Dal mercato hanno prelevato gli esperti attaccanti Bernardi e Sanguinetti, i quali si aggiungono al bravo Galuppi, obiettivo principale della campagna acquisti gelese. Attenzione ai calci piazzati di quest’ultimo, perché gli avversari allenati da D’Agostino punteranno molto su quest’arma.

Rapporti Gela-Comune. In settimana il presidente del Gela Angelo Tuccio ha indetto una conferenza-stampa in cui ha elencato tutte le promesse e gli accordi non mantenuti dall’amministrazione comunale.
Ecco i punti salienti: 1) presentato un progetto per il rinnovamento del Presti e naufragato per “assenza di considerazione” da parte dell’amministrazione; 2) manto erboso danneggiato da una ditta incompetente nominata dagli amministratori e lavori di rifacimento non ancora programmati in vista dell’estate; 3) presentati due progetti che prevedono la ristrutturazione del Mattei, per creare un piccolo centro sportivo, trascurato in entrambi i casi dall’amministrazione; 4) impianto d’illuminazione del Presti realizzato dopo tanti rinvii e ritardi, ma non ancora attivo a causa di problematiche non inquadrate e lasciate irrisolte dai tecnici comunali; 5) promessa di creazione di una palestra all’interno del Presti, prevista per il 31 dicembre 2007, mai mantenuta; 6) pagamento dei contributi relativi alla stagione 2006-2007 rinviato più volte, con continui ritardi, mai completato, e con decurtazioni imposte dall’amministrazione a proprio piacimento; 7) contributi relativi alla stagione in corso non elargiti. Per quanto riguarda le considerazioni sulla responsabilità delle parti in causa, queste le lasciamo ai lettori, sperando che comprendano, una volta per tutte, il modo in cui certe macchiette della politica locale intendono il concetto di “legalità”.


Autore : Paolo Cordaro

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