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notizia del 17/12/2004 messa in rete alle 10:33:01

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Gela Senza più alibi
Due pareggi conseguiti nell’arco di quattro giorni permettono al Gela di mantenere una posizione di classifica più che ottimale, essendo la zona play-off distante solo un punto, ma non mancano le recriminazioni in seno al clan giallo-rosso per non aver potuto festeggiare almeno un successo a scapito della Cavese o del Ragusa. Se nella gara disputata contro la capolista (condizionata dal pessimo arbitro Ciliberto) il risultato finale è apparso, al di là del rammarico per le occasioni sciupate da Carboni e compagni dopo il gol del pari, più che legittimo, contro gli iblei la squadra di Domenicali ha invece dominato sugli avversari per larga parte dell’incontro, meritando un successo non sopraggiunto a causa dei soliti errori di mira manifestati dagli attaccanti gelesi. Rimangono tre giornate sino al termine del girone d’andata, e battere domenica il Latina al Presti diventa pertanto doveroso per alimentare le speranze in un ingresso nei play-off, poiché la successiva trasferta di Lamezia e il nuovo appuntamento in casa, previsto per l’Epifania contro il Melfi costituiscono due sfide insidiose che costringeranno il Gela a moltiplicare gli sforzi per aver ragione dell’avversario. La formazione giallorossa, pur attraversando un momento parzialmente positivo in cui ha manifestato un incremento della qualità del gioco, stenta a raccogliere un bottino soddisfacente di punti (solo due nelle ultime tre partite), e tale altalenante rendimento, privo di impennate, rischia di spegnere gradualmente l’ardore e la convinzione di poter conseguire mete prestigiose le quali, per il momento, vegetano in seno all’ambiente gelese. Dal punto di vista tattico, il 4-5-1 (che muta in 4-2-3-1 quando il Gela è in fase di possesso-palla) adottato da Domenicali alla vigilia del match stravinto ai danni della Juve Stabia apparve l’ideale per risolvere i problemi d’equilibrio della squadra, ma lentamente comincia a naufragare anche tale alternativa, poiché, a fronte delle garanzie che offre dal punto di vista difensivo (tralasciando la gara di Castel di Sangro), sotto l’aspetto offensivo costringe Carboni e Levacovich ad una lontananza dalla porta eccessivamente deleteria per l’undici gelese, sempre alle prese con il problema del gol e con Lo Coco (nella foto) o Abate non in grado di reggere da solo il reparto d’attacco nel ruolo di punta centrale.
Un atteggiamento così coperto può andare bene in casa o in trasferta contro le big del campionato, ma quando si gioca contro avversari modesti il Gela deve osare di più e non può assolutamente rinunziare all’apporto offensivo di Carboni, elemento indispensabile per la causa giallo-rossa che va riportato nel ruolo di seconda punta a meno che Domenicali non opti per l’impiego contemporaneo di Abate e Lo Coco in attacco con Carboni e Levacovich esterni di centrocampo, una soluzione quest’ultima che al momento sembra essere la più congeniale. Al di là delle incongruenze tattiche emerse nelle ultime gare, costituisce un punto di riferimento inossidabile la forza caratteriale che questa squadra possiede, una forza emersa nel secondo tempo dell’incontro con la Cavese e per tutta la durata del derby disputato aRagusa a porte chiuse, con un atmosfera surreale che ha vanificato l’importanza dell’incontro. Nella sfida contro il Latina tale grinta non dovrà mancare dal primo all’ultimo minuto.
Autore : Paolo Cordaro
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