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notizia del 07/04/2004 messa in rete alle 09:39:15
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Dacia Maraini e Silvana Grasso, letteratura al femminile
Una platea colma di studenti, sapienti, e semplici curiosi ha affollato e fatto da cornice all’incontro letterario tenutosi nell’auditorium del Liceo Classico “Eschilo” martedì 31 marzo. Evento che rientra nel progetto “Ecclesiazuse” organizzato dalla scrittrice Silvana Grasso, consulente culturale del Sindaco Rosario Crocetta.
Ospite d’onore Dacia Maraini grande scrittrice, autrice di poesie, opere narrative e testi teatrali, che dagli anni settanta è stata impegnata nel movimento femminista e ha pubblicato romanzi di grande successo quali: “Voci”, “Bagheria” e “La lunga vita di Marianna Ucrìa”, con cui ha vinto il premio Campiello e da cui Roberto Faenza ha anche tratto un film. “Il sofà delle muse” è stato il tema della conferenza, in riferimento alle due donne simbolo dell’ispirazione letteraria e poetica. Insieme hanno percorso in poche ore passi di vita, emozioni, lutti, sottrazioni che hanno lasciato epigrammi forti nella personalità di entrambe.
Tutto attraverso un dialogo dalle tante sfaccettature, affrontato anche attraverso un excursus letterario, citando scritti di Alda Merini, Pasolini, Pirandello, Alberto Moravia, Piera degli Esposti. Parlare di sé attraverso la memoria anche se con rigurgito di dolore.
Del ricordo, che fa parte del corpo della scrittura, intrisa pure di dolcezze e delicatezze. Il racconto diviene funzione terapeutica, un modo per proiettare all’esterno ciò che addolora, sciogliendo i nodi più grossi. Silvana Grasso ha fatto gli “onori di casa”, raccontando un po’ di lei, della sua infanzia sofferta, dell’incontro con la parola avvenuta a Gela, e del sicario delle sue nevrosi che l’assillano, per poi avanzare alla Maraini una serie di domande; le ha chiesto cosa sia nel suo percorso di donna il lutto, la pedofilia argomento dettagliatamente affrontato in alcune pagine di “Bagheria”, degli uomini della sua vita verso cui è sempre stata molto tollerante, e con cui ha mantenuto rapporti che secondo Silvana Grasso, sanno di “un’antropofagia antica che non ammette resurrezioni”.
Fra gli interventi avanzati quello di Pina Arces Giordano Presidente dell’Unitre e dell’Assessore Luciano Vullo, secondo cui “raccontare è rattoppare, la lettura terapia e la penna strumento che scava nelle anime”. La scrittrice Dacia Maraini, ha poi parlato dei personaggi dei suoi libri “loro bussano alla mia porta – ha detto – li ascolto, e quando si fissano nella mia mente, ne scrivo la storia”.
Un’accoppiata particolare quella delle “due muse”, che ha messo in evidenza i profili di due donne molto diverse che hanno in comune però, l’amore insostituibile per la scrittura che riporta alla luce gli inquietanti silenzi dei loro pensieri irrefrenabili.
Autore : Lorena Scimé
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