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Corriere di Gela | Al buterese Giuseppe Marrone Il premio di Filosofia 'Altamore'
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notizia del 11/10/2005 messa in rete alle 09:21:50
Al buterese Giuseppe Marrone Il premio di Filosofia 'Altamore'

Il tocco della campana e le note dell’Inno nazionale, hanno dato inizio al concorso organizzato dal Kiwanis club e dal Comune di Gela, per l’assegnazione del premio di studio “Giovanni Altamore”. La finalità importante dell’evento, ospitato presso l’Aula Magna del Liceo Classico “Eschilo”, è stata evidenziata proprio all’inizio della serata: affermare la supremazia dei valori umani e spirituali su quelli materiali.
Il ricordo di Giovanni Altamore, intellettuale di grande rilievo, insegnante e da sempre militante nella sinistra politica, deputato regionale all’Ars della IX e X legislatura scomparso prematuramente lo scorso anno, è avvenuto dinanzi ad una nutrita platea, presenti anche il presidente della Provincia Filippo Collura, i figli e la moglie; per informare e stimolare, ma soprattutto valorizzare il suo pensiero filosofico.
La buona intesa tra Kiwanis e le istituzioni ha portato alla fondazione dell’Associazione Giovanni Altamore, fortemente voluta anche dall’assessore alla Pubblica Istruzione Luciano Vullo. A ricevere il premio studio è stato Giuseppe Marrone di Butera, il quale è stato tutor presso la facoltà locale di Scienze della Comunicazione, laureatosi con 110 e lode in Filosofia teoretica presso l’Università di Catania, il giovane ha redatto la sua tesi di laurea dal tema: “La morte come problema nella filosofia di Heidegger”, a lui è stato consegnato un premio in denaro pari a mille euro, una targa ricordo ed i libri scritti da Giovanni Altamore. Ad elaborare la tesi di Marrone per la realizzazione di un’accurata riflessione è stato il professor Marco Trainito, numerosi sono stati i confronti fatti con il filosofo Edmund Husserl e i riferimenti allo stato sociale, alla dimensione pratica e culturale su cui si snoda la storia cittadina, fatta di movimenti a cui bisogna dar conto.
“L’impegno civile e culturale di Giovanni Altamore sono ancora vivi tra noi – ha detto l’avvocato Lillo Giardina – e la voglia di trasmetterla alle nuove generazioni è talmente forte da voler continuare a ricordarlo attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto e con questo premio che vogliamo istituzionalizzare”. A ricevere targhe e libri sono state anche due giovani ragazze laureatesi presso l’ateneo di Palermo; Viviana Torrisi e Rosalia Giovanna Vella. Prima di concludere la serata, il kiwanis Junior ha voluto conferire il premio “Federico II” a Nuccio Mulè, altra figura prestigiosa nel panorama storico-culturale, che da anni lotta e si prodiga per il recupero e la conservazione di beni archeologici di grande valenza per la città di Gela.


Autore : Lorena Scimé

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