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notizia del 25/05/2003 messa in rete alle 08:43:16
Toponomastica a metà
E’ risaputo che le vie delle città servono anche a valorizzare la storia locale. Per cui ogni città (piccola o grande) tiene a dedicare le vie del centro agli uomini più noti e più illustri a cui ha dato i natali.
Gela vanta nel passato e nel presente nomi che danno onore e vanto alla città e hanno fatto bene gli amministratori comunali a dedicare loro delle vie.
Alla commissione di toponomastica ci permettiamo però di fare un piccolo appunto: molti nomi di illustri personaggi, nati o vissuti a Gela, sono sconosciuti a tanti cittadini, o per la giovane età o per la loro scarsa cultura. Pere cui sarebbe bene, quando si intitola una via, di aggiungere nel rettangolino di marmo, sotto il nome e cognome, la qualifica del personaggio: storico, patriota, pittore, politico, artista, letterato ed altro e aggiungere inoltre la data di nascita e di morte, per inquadrarlo bene nel tempo.
Nelle città toscane si fa così e ogni via “odora” di storia del tempo trascorso e di orgoglio cittadino.
Le vie dedicate a personaggi gelesi fanno parte della storia di Gela e tutti sono tenuti ad essere riconoscenti, ad apprezzarli, ad emularli, a rendersi degni di loro.
Si dice che non si muore completamente fino a quando c’é qualcuno capace di ricordare e di trasmettere la forza del sentimento e la riconoscenza verso questi uomini. Esiste un particolare tra destinatario della via e i cittadini, che é patrimonio etico e sociale.
Ricordiamoci che la storia di una città non si scrive soltanto sui libri, ma anche con i monumenti ai grandi uomini, a dedicare loro delle vie. Ognuno deve amare la città dove é nato, come la propria madre, apprezzare i suoi uomini migliori, che ad essa hanno dato lustro nel passato, custodendo gelosamente le memorie di quei grandi testimoni del tempo lontano.
Autore : Gino Alabiso
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