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notizia del 26/05/2004 messa in rete alle 00:25:54
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Gli anni bui di Terranova nel libro di Carmelo Di Pietro
Nella doppia originale presentazione del libro “La mano occulta” di Carmelo di Pietro (foto) – editore Terzo millennio, Caltanissetta, 2004 – curata da Liborio Mingoia e Luciano Vullo, si legge che “…il romanzo non è inquadrabile nella tradizionale categoria dei romanzi storici, pur presentandone parecchie caratteristiche…”.
Sempre secondo i due curatori della prefazione “sotto le vesti di Nicola intravediamo la sagoma dell’Autore del romanzo; come nel giovane Emilio si incarnano le idee del ginevrino Gian Giacomo Rousseau”, con le sue idee rivoluzionarie e le fede inscindibile nell’eccellenza della natura.
Ma è sulla figura del Duca di Terranova (siamo intorno all’anno 1788) e del notaio Gino Lipardi che si sviluppa la fitta trama delle vicende racchiuse negli otto capitoli, con due ballate in appendice da parte del poeta gelese Rocco Vacca, che definiscono il contesto di tutta l’opera.
In molto films e romanzi una didascalia segnala che ogni riferimento a fatti e personaggi del passato o dell’oggi è puramente casuale. Si può dire la stessa cosa di questa pregevole opera letteraria di Carmelo di Pietro? Non certo, perché le allusioni “romanzate” ci offrono uno spaccato di Terranova degli anni bui, di un paese che ancora non è riuscito a scrollarsi di dosso completamente becere in-quieudini di natura politica ed esistenziale.
A Terranova – scrive di Pietro – era il sentimento dell’invidia che albergava nell’animo di ognuno e produceva contrasti, prevaricazioni, rifiuto delle prospettive più utili per tutti.
Interrogativi che lacerano lo scrittore di Pietro che, malgrado tutto, continua la sua battaglia letteraria secondo una dirittura morale che lo ha visto protagonista, anche se sotto altre angolazioni, nei suoi precedenti scritti.
Al riguardo leggasi “Prima di tutto il padre” (nel 200), “In nome dell’intrallazzo” (nel 2001), “Scapricciamenti” (nel 2000) tutti editi da Dainotto.
Per il suo libro Carmelo di Pietro si è avvalso della consultazione dei testi di Giovanni Altamore “Economia e società in Terranova-Gela” e di Dufour-Nigrelli “Terranova, il destino di una città federiciana – Gela e il suo territorio del XIII secolo ai nostri giorni”.
Il libro, attraverso uno svolgimento romanzato, nel contempo didattico, avrà positivo riscontro nelle scuola. Infatti il volume, alla fine di ogni capitolo, contiene una scheda operativa di verifica curata dai professori Fabiola Cammarata e Rocco Di Bartolo.
Tale scheda consentirà agli studenti (e non!) di addentrarsi fra le pagine del libro per vivisezionarlo anche sotto una determinata spinta e sollecitazione emotiva.
Un romanzo-libro di teso, dunque, che potrà essere utilizzato in tutte le scuole dell’Isola e non, per avere una quadro delle situazioni politiche e sociali siciliane risalenti al 1700.
La parlata, i dialetti, le mimiche gestuali, gli oggetti, sotto molti aspetti, da quel tempo fino ad oggi, non sono cambiati di molto; di ciò l’Autore ne è consapevole ma senza disdegnare una certa fraseologia dal taglio modernissimo.
Circostanze amorevoli ed amaritudini, nostalgie e moniti si intrecciano e fanno da supporto al libro, scritto con partecipazione morale e responsabilità letteraria.
Con “La mano occulta” si aggiunge un anello alla corposa produzione degli scrittori gelesi.
Autore : Federico Hoefer
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