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notizia del 15/01/2004 messa in rete alle 23:19:59
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Conferenze per i 10 anni di Archeo-Ambiente
Sabato prossimo, 17 gennaio, alle ore 17,00, nell’ex chiesetta San Biagio, e domenica 18, alle 10,00, presso l’Hotel Sileno, due conferenze rispettivamente delle archeologhe dell’Università di Messina Katia Ingoglia e Grazia Spagnolo. Ad organizzarle per celebrare il suo decennale della fondazione, l’Associazione Archeo-Ambiente, nata nel 1994 grazie alla volontà di un gruppo di persone che avevano oltre al valore dell’amicizia un principio fondamentale: “l’adoperarsi mediante una preventiva opera di conoscenza – come è detto nella relazione che il presidente Giuseppe Andrea Alessi (nella foto) farà nel prossimo congresso – e di divulgazione dei beni archeologici, monumentali ed ambientali di Gela e della Sicilia per una migliore valorizzazione di essi ai fini culturali e turistici”.
Una delle caratteristiche di questa associazione è stata quella di utilizzare le quote associative non per mantenere in vita apparati burocratici, ma per realizzare esclusivamente iniziative culturali per la città. Parlando col suo presidente ci è stato fatto un dettagliato elenco delle cose realizzate. Per grandi linee oltre ad avere provveduto alla piantumazione di alberi di pino d’Aleppo nella Via Omero, alla donazione al Comune di progetti di poster a colori e in doppia lingua riguardanti le mura di Caposoprano ed i Bagni greci, ha realizzato pannelli didascalici riguardanti beni culturali della città. Moltissime sono le richieste indirizzate agli Enti di competenza per l’istituzione del parco archeologico regionale, per la realizzazione di un’area attrezzata per posteggio con verde e servizi. Ha pubblicato nel 1996 il libro “Gela, città greca della Sicilia” a cura del prof. Giuseppe Andrea Alessi, ha in corso di pubblicazione una brochure a colori ed una guida di Gela e del suo entroterra completa di un profilo storico-topografico, di un percorso consigliato con relativa planimetria della città. Per sapere qualcosa in più abbiamo posto ad Alessi alcune domande alle quali ha volentieri risposto.
– Da cosa nasce l’esigenza di costituire una nuova associazione culturale di tipo archeologico e ambientale?
“Quando alcune iniziative sono fattive che ben vengano, ma quando servono a buttare fumo allora non ci sto. Nell’as-sociazione nella quale militavo (Archeoclub – ndr) non ho visto iniziative coerenti e concrete. Un riscontro che nessuno può smentire è quello che si riferisce alla costruendo caserma dei vigili del fuoco. Sin dall’inizio in dignitosa solitudine non l’abbiamo mai approvata perché la si voleva fare a ridosso delle mura timoleontee. Quando qualche mass media ci impedì di esprimere la nostra opinione, noi reagimmo con un’affissione murale a nostre spese”.
– E’ stata tutta in salita la strada di percorrenza dell’Archeo-ambiente?
“E’ stato difficilissimo l’inizio anche perchè si tratta di un’associazione locale e non ti tipo nazionale con un suo rodaggio. Inizialmente qualcuno avrà pensato con prevenzione dove io volessi arrivare. Personalmente sono orgoglioso per un semplice motivo: tutto il bilancio derivante dalle quote associative è stato sempre devoluto alla città, cosa che tutte le altre associazioni non possono fare per statuto. Non mi importa proprio che il tal presidente vada a tagliare il nastro nel mar Nero perché ha restaurato un quadro che si trova a Perugia o a Roma. Quando ci fu la scissione vedevo che le mura andavano degradando e non notavo alcuna presa di posizione di altre associazioni. Il sottoscritto nel suo piccolo cercò di fare qualche iniziativa concreta. Ricordo che pubblicai una monografia storico-archeologica per denunciare lo stato di abbandono delle mura”.
– La vostra associazione è di tipo archeologico ed anche ambientale.
“Anche i beni culturali fanno parte dell’ambiente. Conservare un bene per noi significa anche difendere l’ambiente. L’ho anche definita ambiente perché nel 1986 facevo parte del Comitato contro la Mega centrale a carbone, che nacque nella mia scuola. Fui appoggiato perché irradiavo queste mie convinzioni contro l’installazione anche in altre scuole. Abbiamo ribaltato in forma democratica le decisioni del consiglio comunale che poi votò per il no alla centrale a carbone”.
– Con quanti soci siete nati e quanti ne contate ora?
“Non ho segreti. Abbiamo iniziato con 49 socie ed oggi siamo fermi a 53”.
– Cosa può significare che il numero non è pressocchè cresciuto in dieci anni di attività?
“In una città dove esistono tanti club, e tante associazioni, non è facile aumentare il numero dei soci. Però posso dire che altre associazioni del tipo della nostra annovera quattro gatti. Parlando con gli Amici della Terra, si sono meravigliati del nostro grosso numero di partecipanti. Io dialogo con tutti e la cultura l’ho posta sempre al di sopra di ogni piano”.
– C’è qualche rammarico per non essere riuscito in questi dieci anni di attività a portare a compimento uno o più progetti?
“Per esempio avrei voluto che si realizzassero dei cd per i turisti privi di guida; un plastico in scala 1:10 di un tempio da realizzare sui resti del basamento esistente sull’Acropoli costruito con conci arenari di Sabucina”.
Autore : Nello Lombardo
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