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Corriere di Gela | Il Pittore Cesare Augusto all’Aurora fino al 19 marzo
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notizia del 08/02/2009 messa in rete alle 22:55:19
Il Pittore Cesare Augusto all’Aurora fino al 19 marzo

Cesare Augusto, il pittore di Licata, ritorna ad esporre le sue opere nella nostra città. Dopo la partecipazione alla manifestazione culturale “Sperone Arte 2008”, in occasione della grande esposizione in via Pisa in occasione della festa in onore a Maria SS. d’Alemanna, espone nella sala esposizioni del Ristorante Aurora in piazza Vittorio Veneto. L’iniziativa è del Centro di Cultura e Spiritualità Cristiana “Salvatore Zuppardo” presieduto dal giovane Andrea Cassisi. Orario di apertura: ogni sera dalle ore 19 fino a tutto il mese di marzo.
Il pittore Cesare Augusto, nativo di Melilli, ipovedente, viene notato negli anni Settanta dal pittore Franco Bernuzzi che lo invitò a partecipare a collettive d’arte contemporanea e facendolo conoscere alla critica e al pubblico di Milano. Realizza mostre a Bologna, Ferrara ed altre città del nord dove, a Dozza Imolese, in occasione della realizzazione di un grande murale conosce Aligi Sassu. Dopo si trasferisce a Licata, città di adozione.

Pittore molto significativo ha iniziato un discorso con la natura in una ricerca appassionata e senza fine. I suoi paesaggi, quasi sempre sono marine, isole o striscie di sabbia tra mare e cielo come a significare gli ultimi passi dell’uomo verso l’eternità nel grande mistero della vita.
Per il nostro pittore, infatti, immergersi nel mondo delle arti visive significa precisare una sua posizione di solidarietà umana e di adesione agli eterni valori della natura. Egli si ribella così alla desolazione del mondo, eccitandolo con bruschi e sferzanti passaggi di colore, con la contratta sommarietà del segno, con l’asprezza della materia. E tali sue caratteristiche riaffiorano anche dagli afosi campi, dai fiori intensi di colore e, soprattutto nelle sue isole e nelle sue spiagge sognate con un vago, inconsapevole rimpianto il cui tessuto cromatico si fa più tenue e sottile, a specchio di un sentimento carico di nostalgie imprecisate.


Autore : Emanuele Zuppardo

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