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notizia del 04/07/2010 messa in rete alle 22:14:24
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Tesina di un liceale piemontese (figlio di gelesi) sullo sbarco del ‘43
Quest’anno ricorrre il 67 ° anniversario dello sbarco degli americani a Gela. Un evento che per i gelesi appartenenti ad una certa generazione rievoca tragici ricordi mai dimenticati, mentre ai più giovani consente di divenire coscienti di una pagina di storia mondiale molto importante, che ha visto protagonista la nostra città nel lontano 1943.
Un argomento storico questo che spesso è stato oggetto di tesi per il conseguimento di titolo accademico, della maturità, di ricerche.
Davide Collodoro (nella foto) ha conseguito quest’anno la maturità liceale all’istituto salesiano Val Salice di Torino, presentando per l’appunto una ricerca approfondita sullo sbarco degli americani a Gela. Davide è il nipote del sig. Gaetano, gelese, che vive ormai da 42 anni a Rivoli Torinese, nel Piemonte, nostro affezionato lettore, che in prima persona, ha vissuto quei tragici giorni di guerra, che ha voluto raccontare ai suoi figli e nipoti.
Davide, appassionato di storia, curioso, molto interessato ai racconti dei tempi passati sentiti da suo nonno, ha voluto approfondire per la sua maturità quell’avvenimento che tanto ha segnato la sua famiglia e studiato sui libri di storia.
Da ragazzino ha trascorso a Gela molte delle sue vacanze e nonno Gaetano lo ha portato a vedere da vicino i luoghi dove si sono svolti i combattimenti: Ponte Olivo, la zona del Castelluccio, Contrada Grotticelli.
La tesina di Davide è ben articolata, e come ci tiene a precisare nella premessa, “ i contenuti non riportano esclusivamente i singoli momenti e gli avvenimenti che caratterizzarono i giorni dal 10 al 12 luglio del 1943, ma cercano di mostrare ciò che, forse per comodità, per paura, o per falso pudore, finora non si era ancora detto su quei tragici argomenti. Tutto parte dalla curiosità che non potendo colmare sui libri scolastici ho cercato di soddisfare ricercando maggiori informazioni su quei fatti che videro come protagonista la città natale di parte della mia famiglia”.
Vi è una parte dedicata agli antefatti storici dello sbarco, alla figura del generale Patton, protagonista dell’Operazione Husky, il piano di sbarco e le forze di difesa, uomini e mezzi, le fasi dello sbarco, gli scontri avvenuti tra costa ed entroterra, il ruolo della mafia. Vi è poi una sezione dedicata al ricordo di un testimone, suo nonno Gaetano, che all’epoca dei fatti aveva 16 anni e che insieme ai genitori, fratelli e sorelle, cercarono di allontanarsi da Gela per sfuggire ai bombardamenti. Nei suo tragico racconto, carico di pathos, rievoca la paura delle bombe, la gioia di ritrovare parenti e amici nei rifugi antiaerei, i tanti morti disseminati nella piazza, il grande dolore per la perdita del padre, la necessità di sopravvivere.
Diversi i testi scritti da gelesi, cultori di storia patria, ai quali Davide ha fatto riferimento per la sua ricerca: “Breve cronaca dello sbarco delle truppe americane a Gela” di Rosario Medoro , “La battaglia di Gela” di Nunzio Vicino, “Sbarco americano a Gela” di Nuccio Mulè.
Nelle ultime 15 pagine una panoramica fotografica dello sbarco arricchisce la ricerca.
Autore : Cinzia Sciagura
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