|
notizia del 06/07/2003 messa in rete alle 22:05:10
A Manfria Convegno su Angela da Foligno
Una mistica umbra del XIII secolo “approda” per la prima volta in Sicilia, a Gela, e incuriosisce, affascina e conquista. Tutto ciò è accaduto durante la celebrazione del convegno “Una mistica per il terzo millennio: la beata Angela da Foligno, terziaria francescana”, tenutosi i giorni 28 e 29 giugno alla Casa francescana “Sant’Antonio di Padova” di Manfria. Relatore, lo studioso padre Domenico Alfonsi, direttore del Cenacolo della beata Angela.
L’evento, inserito fra le tante manifestazioni del 25° anniversario della Regola di Paolo VI “Seraphicus Patriarc, data all’Ordine francescano secolare il 24 giugno 1978, ha contribuito a fare conoscere meglio – attraverso gli appassionati interventi di padre Alfonsi, frate minore conventuale, già Ministro provinciale – il singolarissimo itinerario spirituale della beata Angela, che nel 1600 venne chiamata da un gesuita Magistra Theologorum, e che Papa Pacelli definì la più grande mistica di tutti i tempi.
Dalla beata Angela, conosciuta in tutto il mondo – i francesi la chiamavano Saint Angel – si sono occupati oltre 250 autori, di cui 130 stranieri. Lo stesso pontefice, Giovanni Paolo II, nella sua tesi di laurea sul misticismo scrisse della beata Angela, e nel 1993 – esattamente 10 anni fa – si recò in Umbria per pregare davanti all’urna che conserva le spoglie mortali della folignate.
Il convegno, patrocinato dal Comune di Gela, – Assessorato all’Istruzione, università e ricerca, si è aperto con la lettura di un breve messaggio di Emanuela De Nunzio, ex Ministra Generale dell’Ordine francescano secolare, e attualmente Consultore del Pontificio Consiglio dei Laici, per nomina papale. All’inaugurazione ha presenziato il prof. Luciano, assessore all’Istruzione, anch’egli affascinato dalla dirompente esperienza mistica della beata Angela, che pure ebbe una giovinezza turbolenta, e che anche nel periodo antecedente la sua conversione, aveva fatto parlare di sé a Foligno per il suo temperamento, che la vide addirittura “donna guerriera” battersi a difesa delle mura della città, in una delle tante guerre che Foligno dovette combattere con Perugia. ma è al compimento dei 37 anni che Angela “trova” Dio, e attraverso i “trenta passi” che racconta nel suo Li-ber, arriva alle più alte vette mistiche e all’incontro con la Santissima Trinità. Ed è proprio sul “Libro” di Angela, dettato dalla folignate al cugino frà Arnaldo, che padre Alfonsi ha condotto la sua esegési con grande rigore filologico.
Contemporanea di Margherita da Cortona, di Chiara da Montefalco, di Jacopone da Todi, Angela è figlia di quel Medioevo, che fu la stagione più fiorente del misticismo italiano europeo, ma come tutte le grandi sante, la sua opera e il suo messaggio di amore, di pace, di fratellanza, rimangono attuali per tutti coloro che si battono per l’affermazione di un mondo migliore, al di là delle ideologie e delle loro convinzioni religiose.
Autore : Gianni Virgadaula
» Altri articoli di Gianni Virgadaula
|
|
|
In Edicola |
|
Cerca |
Cerca le notizie nel nostro archivio. |
|
|
|
|