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Corriere di Gela | Euclide, cittadino gelese?
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notizia del 08/02/2003 messa in rete alle 21:10:36
Euclide, cittadino gelese?

Come riferisce la ricerca scrupolosa effettuata a suo tempo da due scrittori locali Nunzio Vicino e Giuseppe Blanco, può essere nato a Gela il matematico Euclide.
Ci sembra affascinante l’ipotesi che proprio l’inventore del “teorema di Euclide” sia nato a Gela ed in seguito deceduto nel 310 a. C. così’ come viene indicato nei testi antichi.
Considerato che nessun libro riporta il nome della città in cui nacque il geom. Euclide e considerato anche che la Grecia non ha mai rivendicato di avergli dato i natali, appare dunque probabile che la sua nascita possa essere avvenuta nella nostra città.
Almeno fino a quando altri storici non produrranno documenti che provino il contrario, dice il compianto prof. Giuseppe Blanco nel suo interessante volumetto edito nel 1985 dall’Archeoclub, può essere considerato a buon diritto di origine gelese.
Le varie tesi sulla natalità di Euclide sono state oggetto anche di ricerche storiche da parte di eminenti storici come il Mongitore e prima ancora il Maurolico nel 1561.

Lo stesso nostro storico locale Salvatore Damaggio Navarra nella sua pubblicazione “Memorie Gelesi”, edita nel 1986, riporta la nota dello stesso Mongitore (1663-1743) dove scrive che Euclide probabilmente fosse gelese. Altri storici come Vito Amico e Benedetto Candioto e Pizzolanti vissuti nel XVIII secolo affermano, alla luce di documenti da loro visti, (nota di Giuseppe Blanco) che “Euclide Geometra Gelous fuit” fosse siculo. Altri testi riportano la presenza di ben 6 Euclide vissuti nel mondo Ellenico: filosofi, scultori, letterati e matematici, compreso quello nato a Megara di Sicilia.
Ci viene spontaneo domandarci attraverso gli iscritti antichi perchè Euclide lasciò Gela per andare ad Atene?
Il compianto scrittore Giuseppe Blanco nelle sue approfondite ricerche ha avanzato l’ipotesi che il matematico si trasferì con la famiglia da bambino, prima ad Atene e poi ad Alessandria d’Egitto dove, divenuto adulto, aprì la famosa scuola alessandrina che rimase fiorente per quasi cinquecento anni.

Il trasferimento di Euclide si deve proprio alla distruzione di Gela nel 405 a. C. e poichè il matematico, sarebbe morto a 90 anni il conto torna così come fila il ragioinamento del Blanco, anche se in verità questa tesi non è confortata da alcuna testimonianza storica.
Sottolineamo che il nome di Euclide nella nostra città appare prima con la pubblicazione del frizzante volumetto del prof. Blanco “Euclide cittadino gelese” e poi con l’istituzione nel lontano 1989 del Circolo culturale “Euclide Gelese”. Recente-mente anche la biblioteca comunale reca il suo nome.
Alla luce di tante ricerche da parte degli autori citati, ci permettiamo suggerire all’amministrazione comunale di voler erigere un busto marmoreo raffigurante Euclide, che certamente darebbe lustro alla nostra città anche sul piano turistico.


Autore : Renzo Guglielmino

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