|
notizia del 27/09/2004 messa in rete alle 20:55:47
|
Bentornata Simona, per Gela sei la n. 1
Simona Gueli (foto)rientra fra le 30 più belle d’Italia, benché sia stata eliminata la diciannovenne gelese approdata a Salsomaggiore con la fascia di Miss Sicilia sente di aver raggiunto un grande ed inaspettato traguardo. La bella numero 20 ha ben difeso la nostra Regione con ambizione ed umiltà, ora è tornata a Gela dove è stata accolta con affetto e soddisfazione da amici e parenti che tanto l’hanno sostenuta insieme ai suoi concittadini attraverso il televoto, elemento fondamentale per poter passare il turno durante il concorso di Miss Italia, anche se alla fine il risultato finale è stato decretato dalla giuria e a ricevere corona e scettro per l’anno 2004/05 è stata la piemontese Chiabotto. Arrivare fra le prime trenta e percorrere quasi del tutto il viaggio intrapreso con altre 100 ragazze è stata comunque una bella soddisfazione per Simona che è riuscita a vincere anche la paura delle telecamere e delle interviste. Abbiamo voluto sentirla per poter rivivere insieme a lei questa esperienza e saperne i risvolti.
– Simona raccontaci della tua esperienza a Salsomaggiore, come trascorrevate le giornate?
"È stata molto dura, gli impegni sembravano non finire mai. La sveglia suonava alle 8 in punto, alle 9 avevamo l’opportunità di vedere i nostri genitori, erano degli incontri brevi che duravano non più di trenta minuti. Subito dopo andavamo al Palazzetto dello Sport a fare le prove, quei balletti che in tv duravano poco meno di cinque minuti in realtà erano frutto di ore di lavoro. Provavamo ininterrottamente. Alle 13 ci veniva concessa la pausa pranzo e alle 14 riprendevamo a provare, non c’era tempo da perdere e tutto doveva essere perfetto per il grande giorno, quello della diretta. Tornavamo in albergo distrutte anche molto dopo la mezzanotte".
– Come ti sono stati vicino i tuoi genitori?
"I miei genitori sono venuti a Salsomaggiore, quando ci era concesso di incontrarci mi sostenevano moralmente, mi dicevano di non preoccuparmi e soprattutto di divertirmi. Anche il mio ragazzo e mio fratello mi sono stati vicino".
– Di Gela soprattutto fuori dalla Sicilia non si parla molto bene, nonostante abbia una storia senza pari è identificata come “capitale” della mafia, questo aspetto pensi ti abbia penalizzata?
"Penso di no, anche se mi hanno fatto molte domande sulla Sicilia, mi hanno chiesto della politica gelese, della mia città, del modo di vivere. Tante domande ma penso nessuna idea particolare a riguardo li abbia influenzati".
– C’è un personaggio emblema del concorso di Miss Italia, il patron Enzo Mirigliani. Che rapporto aveva con le miss?
"E’ una brava persona, veniva a salutarci ma non spendeva molte parole, è un uomo molto anziano per noi miss assumeva una figura da nonno più che da patron. La figlia Patrizia ci è stata molto vicino, ci dava consigli e veniva a smentire le chiacchiere su “le preferite” che la stampa faceva circolare per i corridoi e che potevano scoraggiare le ragazze di cui non si parlava affatto".
– Quando ti hanno eliminata cosa hai provato?
"Non è stata una sorpresa, ci sono rimasta un pò male perché sono stata la prima ad essere squalificata, ma me lo aspettavo! Ar-rivare tra le prime 30 è stata per me una vittoria, un momento importante".
– Quali sono i momenti più belli che hai vissuto durante la tua permanenza a Salsomaggiore?
"Sicuramente la diretta, non ho più paura delle telecamere e non mi sento più a disagio durante le interviste, e poi i momenti dietro le quinte in cui dovevamo cambiarci d’abito in tutta fretta per poi rientrare in studio; ma anche la preparazione per il trucco che durava trenta minuti per ogni ragazza. Mi sono divertita davvero tanto, sono momenti che non si dimenticano".
– Sei riuscita a mantenere i contatti con le altre ragazze?
"Ho un buon rapporto con la ragazza di Piazza Armerina, con Laura Tolomeo e con le ragazze del Molise. Non avevamo molto tempo per stare insieme anche se abbiamo condiviso i momenti più faticosi delle giornate".
– Hai ricevuto proposte di lavoro nell’ambito dello spettacolo?
"Si, non appena arrivata a Gela mi hanno contattata per una serata dedicata alla moda. Il 24 settembre sono stata a Palermo, a fare da testimonial per Renato Balestra e Biblos".
– Il tuo sogno nel cassetto è ancora quello di diventare avvocato?
"Voglio studiare ma mi piacerebbe anche continuare a sfilare, se mi sarà data la possibilità, ma l’intento principale rimane quello di sempre".
– Che ruolo hanno avuto Angelo Trainiti ed i cittadini gelesi?
"Angelo Trainiti è stato il mio patron, è grazie a lui se ho ricevuto la fascia di Miss Sicilia e se sono arrivata così in alto. Durante il concorso di “Miss Italia” mi telefonava ogni sera per sapere come stavo e come avevamo trascorso la giornata. Devo ringraziare tutti i gelesi perché mi hanno seguita e votata assiduamente. Un grazie và anche all’Amministrazione comunale e all’Azienda Soggiorno e Turismo che hanno fatto tappezzare la città di volantini invitando la gente a votarmi. Sono tutti enti e persone che hanno svolto un ruolo fondamentale ".
Autore : Lorena Scimé
» Altri articoli di Lorena Scimé
|
|
|
In Edicola |
|
Cerca |
Cerca le notizie nel nostro archivio. |
|
|
|
|