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notizia del 17/06/2012 messa in rete alle 20:19:30
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Note e Cerasuolo al Vittoria Jazz Festival
È appena calato il sipario sulla kermesse di musica classica le Vespertine, che per tutto il mese di maggio ha fatto da colonna sonora al centro storico di Gela, e a pochi chilometri di distanza un’altra città ha iniziato a popolarsi di note e di musica appartenente anch’essa ad un genere d’elite, non accessibile a tutti, ma in grado di essere apprezzata se inserita negli angoli più suggestivi della città. Si tratta della quinta edizione del Vittoria Jazz Festival, diretta dal giovane sassofonista Francesco Cafiso, l’enfant prodige di Vittoria che vanta già numerose collaborazioni con le più affermate stars del panorama jazzistico internazionale e che per tre fine settimana consecutivi, dal 9 al 24 giugno, trasformerà la città iblea nella capitale del jazz italiano. L’inaugurazione della settimana scorsa ha visto l’esibizione del gruppo di Stefano Di Battista con il suo inno alle donne, e del trio di Francesco Mela, acclamato batterista di origine cubana che è stato affiancato da due giganti del jazz mondiale, il chitarrista Mike Moreno e il bassista Noam Wiesemberg, in un mix di musica tradizionale cubana e jazz. Grandi artisti di fama nazionale e internazionale, negli anni precedenti si sono esibiti sul palco del festival valorizzando uno dei quartieri più affascinamti di Vittoria, la restaurata piazza Enriquez.
Il programma 2012 punta su nomi di prestigio come il clarinettista mantovano Mauro Negri, apprezzato dal pubblico e dalla critica, il violoncellista svedese Lars Danielsson, ammirato in tutta la scena jazz internazionale per la sua musica da camera, il notissimo sassofonista Piero Tonolo, figura eterogenea che si esibirà in un ottetto di jazz tradizionale con incursione di elementi etnici, l'alto sassofonista Claudio Chiara e il pianista Daniele Gorgone che proporranno brani tratti dal repertorio di famosi compositori, rivisitati in chiave originale. Concluderà la manifestazione Francesco Cafiso che presenterà brani originali di sua composizione e brani appartenenti alla tradizione jazzistica americana arrangiati ed eseguiti con una sorprendente sensibilità e stupefacente freschezza.
«Conduttore del festival – ci ha dichiarato il giovane Cafiso – è l’esibizione di jazzisti dotati di notevole tecnica, che affondano le loro radici nel jazz tradizionale, ma da cui si allontanano per trovare forme originali e orizzonti sperimentali Ho visto questo evento – ha continuato il sassofonista vittoriese – crescere sempre di più e questo ha alimentato in me il piacere di continuare a portare nella mia città nomi di calibro internazionale».
Altre iniziativa è il Vittoria rotary jazz awards, un concorso aperto a tutti i musicisti jazz che non hanno superato i 35 anni d'età, la cui finale si terrà venerdì 22 giugno.
Durante tutto il periodo del festival le piazze, le strade e i palazzi del centro storico diventano la sera location privilegiate per gli artisti che dopo il concerto si esibiscono in jam session. Lo scopo delle jam è quello di creare un clima gioioso che coinvolga non solo il pubblico ma anche i tanti musicisti presenti che possono esibirsi e divertirsi oltre che dar prova della loro bravura.
E mentre le strade della città risuonano di note sincopate l’enoteca regionale, ex castello Enriquez, si trasforma in un vero e proprio jazz club con degustazione del vino simbolo della città: il cerasuolo, ottenuto principalmente dai vitigni nero d’Avola e frappato, che accompagnerà la degustazione di piatti tipici della cucina mediterranea. Ma il jazz festival è anche incontro con l’arte: botteghe, mostre, gallerie, bancarelle di giovani artisti donano luci e colori alle strade del centro, creando un’atmosfera piacevole e una grande opportunità per la città.
L’evento richiama una quantità rilevante di pubblico appassionato che, come ogni anno, accorre da ogni parte della Sicilia, e che ha visto nella serata inaugurale di sabato scorso una considerevole presenza di nostri concittadini che apprezzano gli eventi di qualità, così come hanno dimostrato con la loro partecipazione alle manifestazioni artistiche organizzate di recente nella nostra città. Il jazz festival è un esempio di come una rassegna possa crescere e migliorare costantemente nel tempo, grazie all’autenticità di uno sviluppo artistico. Inoltre il connubio di origine antica tra buona musica e buon vino mantiene sempre il suo fascino, una formula che ben si adatta anche all’ascolto di musica classica e che potrebbe essere importata nella nostra città. Gli eventi a cui stiamo assistendo in questa primavera sono una conferma di come la riscoperta del centro storico attraverso la musica restituisca fascino alla città e arricchisca il territorio
Autore : Filippa Antinoro
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