Corriere di Gela | Romanzo d’esordio per Giulia Ottaviano

Romanzo d’esordio per Giulia Ottaviano

Il primo impatto con il linguaggio adoperato da Giulia Ottaviano (nella foto di Laurea Rodari), al suo esordio con il romanzo L’amore quando tutto crolla (edizione Rizzoli, ottobre 2012), denota un ricercato desiderio di porsi “fuori dal coro” e, forse, di isolarsi dal panorama dei facili approcci con gli scrittori prestati alla letteratura consumistica. Eppure Giulia Ottaviano è figlia di questo nostro tempo; di quest’epoca forse ancora non decifrabile per coloro che hanno vissuto la cultura umanistica. Una cultura non certamente di comodo se pur condizionata da determinati conformismi striscianti.

La Ottaviano libera la scrittura dalle (scorie?) del tempo, dalla patina dei secoli sovrapposti, per approdare là dove la scrittura intimistica, con gli opportuni innesti psicologici, slarga per interpretare i misteri del sociale, gli altalenanti luoghi geografici.

Nativa di Cittadella, nel Padovano nel 1987, cresciuta fra Roma e Milano dove vive, ha origini siciliane ed appartiene al “clan” della famiglia Ottaviano di Ragusa.

Clan da intendere nel senso migliore del termine: per la prolifera composizione della famiglia in simbiosi con la esemplare professionalità dei suoi componenti.

Nella lettura del libro risalta un continuo rispecchiarsi dell’autrice in se stessa, attraverso un quasi compiacente abbandonarsi all’imprevedibilità del circostante.

Così come gli incontri della protagonista principale del romanzo, Eugenia, nel contesto della metropoli lombarda, fra luci ed ombre, appaiano volutamente prevedibili, e dove quasi tutto “puzza di umidità”.

Milano: città variegata. Metafora di slanci altruistici e di improvvise solitudini; e la sera:

“illuminata dalle luci rosse delle gru, le uniche stelle visibili” (pag. 149).

Nella fascetta di presentazione del libro l’editrice Rizzoli ha tenuto ad evidenziare che L’amore quando tutto crolla è stato la novità digitale italiana più venduta questa estate, contemporaneamente anche in Inghilterra.

Dal mese scorso la prima edizione si trova nelle librerie, anche in edizione cartacea, con buone probabilità – secondo noi – di una trasposizione cinematografica.

In tale evenienza i luoghi per le riprese esterne, oltre a quelle lombarde, potrebbero individuarsi fra quelli prediletti dal commissario Andrea Camilleri. Infatti anche per Giulia Ottaviano la costa ragusana, in particolare con la ridente località di Cava D’a-liga, rappresenta il covo estivo del clan e dei suoi numerosi parenti: funzionari, professori, giornalisti, esperti di arte culinarie e campioni di tamburelli a riva di mare.

In una sua recente intervista rilasciata ad Emanuela Abbadessa del quotidiano la Repubblica, Giulia Ottaviano che vive in un apparente ovattato suo mondo in quel di Milano, fra strade eleganti, locali alla moda, tentazioni, sogni, studi, in una città sempre da “bere”, ha tenuto a mettere in evidenza una intima considerazione.

“Non esiste un’unica Sicilia, un modello convenzionale univoco nel quale credono solo quanti non conoscono questa terra; la Sicilia è multiforme come qualsiasi altro posto del mondo”. Di questa giovane scrittrice siculo-lombarda sentiremo ancora parlare. E sapremo sempre più addentrarci nei meandri di una generazione appena agli albori.

Non sempre culturalmente vivisezionata e valutata realisticamente. Anche il libro, il romanzo italiano volta pagina. Nuove pagine.

Autore : Federico Hoefer

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