notizia del 12/01/2008 messa in rete alle 19:36:23
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I dolmen di Sicilia nel libro di Salvatore Piccolo
In Sicilia il passato continua spesso ad essere attuale, nel senso che è impossibile non “imbattersi” in qualcosa che non ricordi le antiche vicende storiche dell’Isola. In sostanza nella nostra terra è difficile perdere i contatti col mondo del passato, basta spostare l’obiettivo e ci appare un fenomeno che ha esercitato una notevole influenza sulla nostra percezione della vita dei nostri antichissimi antenati.
Tutto ciò lo si riscontra in una recente pubblicazione dello scrittore Salvatore Piccolo (foto), esperto in Beni Culturali Archeologici, col suo interessante libro “Antiche pietre: la cultura dei dolmen nella preistoria della Sicilia sud orientale”, in vendita anche nelle librerie di Gela.
Che cosa sono i dolmen? Sono antichissime lastre di pietra che avevano la funzione di monumento funebre megalitico (ma anche di altare) assai diffuso nelle regioni europee, costituito da due o più lastre di pietra di supporto e di una copertura. Con un accurato studio, Piccolo mette in rilievo che anche in Sicilia e precisamente ad Avola, nel monte Bubbonia, a Butera, a Gela, a Ragusa, a Cava Lazzaro e in altri antichi centri dell’Isola sono stati scoperti questi dolmen giganti, che i nostri antichi progenitori adoperarono (con la forza delle braccia) per creare tombe dove seppellire i loro defunti. Siamo nell’età del bronzo e cioè tra la fine del III e la metà del II millennio a. C.
L’autore, che ha pubblicato insieme a Emanuele Zuppardo “Terra mater, sulle sponde del Gela greco” e numerosi articoli di carattere archeologico su riviste nazionali, in questa nuova pubblicazione fa emergere che tali monumenti esistevano in Scilla quando nell’VIII secolo a. C. i primi coloni greci giunsero nella nostra terra e l’isola era abitata da tre stirpi indigene: i Sicani, i Siculi e gli Elimi. Naturalmente i greci antichi portarono la loro civiltà, i loro usi e costumi e diedero alla Sicilia un nuovo volto. Il pregevole volume di Salvatore Piccolo, pubblicato dall’editore Morrone (Siracusa), gode della introduzione di Lorenzo Guzzardi, dirigente responsabile del Servizio Beni Culturali della Soprintendenza di Siracusa; la realizzazione artistica della copertina è di Gina Pardo, l’adattamento grafico di Silvio Piccolo.
Autore : Gino Alabiso
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I Vostri commenti
Bellissimo libro, abbastanza chiaro e, per la prima volta, apprezzo come un saggista scientifico abbia promosso un argomento che potrebbe sembrare ostico con un piacevole discorso comprensibile ai neofiti.
Autore: Antonio Mistretta
data: 03/03/2012
Bellissimo libro. Uno dei rari libri di archeologia che si fa capire da tutti!
Autore: marco andini
data: 18/04/2012
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