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notizia del 12/01/2008 messa in rete alle 19:35:14
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Andrea Milana e le sue “lezioni tra le note”
Più ci addentriamo nei meandri della musica gelese e più emergono talenti e sempre più ci accorgiamo che i nostri artisti riescono a esprimere, oltre alla buona musica, sentimenti ed emozioni.
“La musica è espressione dei sentimenti, un linguaggio di comunicazione senza frontiere che va dritto al cuore di chi ascolta. Con la musica si possono dire tante cose, si può comunicare il proprio stato d'animo, si può protestare e chiunque sarà in grado di recepire il messaggio, anche se un brano è privo di parole. In questo caso saranno le note a parlare. E' il caso di “Something of mine” primo album di Andrea Milana (foto)” (Tratto da Cubase Magazine, n. 50 Novembre 2002 – recensione dell'album “Something of mine”).
Per Andrea non è facile esibirsi live in quanto è un produttore di musica elettronica. Sin da piccolo, grazie agli insegnamenti del padre, suona la tastiera. Sono i primi anni '90, il nostro artista ha poco più di 10 anni quando scopre per gioco, grazie ad un regalo del padre, il programma “Sound Club” installato in un pc 286 (ormai obsoleto), che girava su sistema MS-DOS.
Andrea inizia a “giocare” con questo programma musicale, ma si accorge ben presto che era limitato per le sue esigenze, consulta diverse riviste informatiche (l'informatica è un'altra passione di Andrea, infatti esercita la professione di webmaster) e inizia a utilizzare il programma “Fastracker” (sempre su MS-DOS).
Ben presto si accorge che una tastiera non è sufficiente alla composizione dei suoi brani e quindi, oltre a perfezionarsi nell'uso del pc, impara da autodidatta a suonare altri strumenti come la chitarra. Suona la tastiera e la chitarra con diversi gruppi, mantenendosi sempre nella scena della musica sperimentale, offrendo ad esempio cover dei Pink Floyd.
La passione per la musica lo porta ad investire nella nostra città, offrendo ai gelesi la possibilità di un nuovo spazio dove poter esprimere al massimo le potenzialità musicali: apre l'unico studio di registrazione di Gela, “Percezioni digitali”.
I servizi che offriva erano arrangiamenti, composizioni inedite, realizzazioni di colonne sonore, jingle pubblicitari, sala prove, trascrizione e stampe spartiti, registrazione voci e strumenti, equalizzazione e missaggio, restauro audio.
Uno dei progetti portato a termine da “Percezioni digitali”, è quello simpaticamente proposto da un'insegnante di scuola elementare che avvicina i propri alunni agli importanti temi di attualità scrivendo testi adattati e musiche popolari per imparare cantando. Da qui nasce l'idea di una compilation: “Lezioni tra le note”.
Dura dal 2001 al 2003, la sala di registrazione. Ironicamente Andrea ci racconta – spesso capitava che della gente venisse nel mio studio chiedendomi dei cd masterizzati, credendo che la mia professione consistesse proprio in questo. Forse ho chiuso per mancanza di cultura musicale – con rammarico ci confessa Andrea – era difficile arrivare alla fine del mese.
Nel 2004 si apre un'opportunità importante a Milano: Andrea diventa tecnico per l'Italia della “Edirol Direct Italia”, famosa società del gruppo Roland in ambito audio-video digitale, che lascia nel 2007 per incompatibilità caratteriali con la branch manager. Il suo primo lavoro si intitola “Something of mine” (Qualcosa di mio). Andrea riesce a comunicare i suoi sentimenti di riprovazione nei confronti di tutte le guerre e degli obblighi di leva. Questo lavoro infatti viene partorito nel momento in cui si trova a servire la Patria al servizio militare.
L'ultimo lavoro, “Polymateric”, contiene 10 brani ed è possibile acquistare l'album o ascoltare le tracce sul sito www.andreamilana.com. Attualmente sta lavorando al terzo album.
– Andrea, cosa offre la tua città sotto il profilo musicale?
«Interessante l'iniziativa jazz del Tre Zone, per il resto sono amareggiato per la mancanza di serate e poco spazio per l'arte».
– Cosa vorresti trovare invece?
«In primis, un negozio di musica che si possa chiamare tale. Mi piacerebbe trovare più spazi per poter ascoltare e fare musica live».
– L'amministrazione e i locali privati come si pongono nei confronti della musica?
«Faccio di nuovo riferimento all'unica rassegna jazz organizzata il un locale pubblico. D'altro canto, l'amministrazione comunale spende tanto offrendoci i big delle canzonette sanremesi (che oggi fanno trend) accontentando i gusti della maggior parte della gente ma investendo poco (se non nulla) sulle risorse che sicuramente a Gela non mancano, ma che non vengono valorizzate».
– Adesso parliamo un po’ della tua strumentazione
«La mia fonte sonora è costituita prettamente da sintetizzatori digitali e virtual analog, tra tastiere e moduli rack, con i quali creo ed utilizzo ogni genere di suono mi venga in mente. I virtual analog sono i synth che preferisco, poichè emulano le sonorità analogiche degli anni d'oro della musica elettronica, '70-'80 e che all'epoca in pochi potevano permettersi. Un elenco completo dei miei strumenti si può trovare sul sito www.andreamilana.com.».
Autore : Giuseppe Caci
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