Corriere di Gela | Un Festival chiamato desiderio

Un Festival chiamato desiderio

Una piazza Roma gremita per assistere alla serata conclusiva della sesta edizione del Festival del Golfo. Grinta, passione e tanta buona musica, gli ingredienti del successo della kermesse canora, organizzata dall’associazione Si fa sol musica.

La finale della competizione ha visto sul palco l’esibizione di tutti i diciotto concorrenti in gara, divisi in due gruppi nelle precedenti serate. I cantanti sono stati votati da una giuria, composta da esperti e giornalisti, diversa per ogni serata. Ad aggiudicarsi il primo posto sul podio, Fabiana Gerbino, laureata in Lingue, che ha incantato il pubblico con il brano What’s up, portato al successo dal gruppo rock statunitense Non Blondes. 2° classificato, Ottavio Averna con Più bella cosa a cui è stato anche assegnato il Premio della Stampa a cura del Corriere di Gela. 3° posto per Emanuela Gallo con il brano No potho reposare. A ricevere il premio Facebook, novità di quest’anno, Paolo Giannone che si è esibito nel celebre brano di Lucio Dalla, Canzone.

Grande sorpresa ed entusiasmo tra i premiati.

«Non mi aspettavo questo risultato – ha affermato Ottavio Averna – anche se il fatto di essere stato il più votato la prima sera mi aveva incoraggiato. Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto e dedico questa vittoria a mia madre. Partecipare a competizioni sane come questa è un’esperienza formativa che aiuta a crescere, a mettersi in gioco e a migliorarsi».

«Sono felicissima – ha detto la vincitrice Fabiana Gerbino. Il pubblico è stato calorosissimo. Ho messo da parte per un periodo di tempo la mia passione per il canto perché volevo dedicarmi esclusivamente agli studi universitari. Mi sono un po’ pentita di questa scelta. Il consiglio che do a tutti è di non abbandonare mai le proprie passioni. Con impegno e buona volontà si può riuscire a conciliare più attività».

«Ricevere questo premio – ha affermato Paolo Giannone – è per me una grande gioia e una bellissima soddisfazione. Sono una persona molto socievole e questo aspetto del mio carattere mi porta a cercare il contatto con le persone anche attraverso i social network che, se usati correttamente, costituiscono un efficace mezzo di relazione costruttiva con l’altro. Dedico questo premio alla mia nipotina Beatrice e a chi ha creduto in me».

Anima della rassegna canora, l’orchestra, diretta dal maestro Rocco Mammano, che ha accompagnato i concorrenti nelle loro performance. Alle chitarre Simona Malandrino, Salvatore Mammano e Nuccio Caruso, alla batteria Andrea Insulla, alle percussioni Davide Romano, al basso Marco Giudice, al violoncello Francesco Musumeci e alle tastiere Samuele D’Amico. Presenza importante, il coro, composto da Serena Saia, Elisabetta Ferlenda, Walter Migliore e Alessandro Catania.

«Sono onorato – ha dichiarato Mammano – di avere avuto per il secondo anno consecutivo l’incarico di dirigere la band. E’ andata bene sotto ogni aspettativa. I ragazzi in gara si sono impegnati al massimo. Vorrei evidenziare la bravura degli orchestrali che sono stati fantastici e che hanno una grinta da vendere».

Un festival ricco di emozioni, grazie anche a due conduttori d’eccellenza, Monica Bevelacqua e Massimiliano Castellana che hanno intrattenuto il pubblico con numeri di varietà, gag comiche e duetti.

«Quello che mi ha colpito moltissimo – ha affermato la Bevelacqua – è stato l’abbraccio del pubblico che con il suo calore ci ha fatti sentire amati e ci ha dato tanta carica ed energia. La gente ha partecipato attivamente, si è divertita con noi. Sono questi i momenti in cui ti senti fiera di essere a casa tua e di essere apprezzata proprio qui, nella tua città. Con Massimiliano ci siamo ritrovati e siamo stati ancora più affiatati dell’anno scorso. Sentire le risate del pubblico era per noi come sentire una musica soave».

«Riuscire a costruire un festival e all’interno di questo un varietà – ha aggiunto Castellana – è stato per noi un grande onore. Tra noi conduttori c’è stata una grandissima sintonia e una straordinaria intesa. Siamo diventati complementari e sincronici in tutto quello che abbiamo fatto. Ringrazio Monica Bevelacqua e gli organizzatori che ancora una volta hanno creduto in noi».

Tantissimi gli ospiti che hanno animato la tre giorni, dal gruppo folkloristico Bellamorèa che ha portato sul palcoscenico ritmi e colori della tradizione siciliana, alla rock band gelese Maktub, dal giovane pianista Alberto Ferro al cantante di Amici Virginio Simonelli, a Massimiliano Cona. Spazio anche alla comicità con Litterio, Salvo La Rosa e il gelese Simone Russo e alla danza con le coreografie curate da Pamela Arces e Claudia Abbate.

La manifestazione è stata trasmessa in diretta, a reti unificate, dalle emittenti televisive Canale 10 e Rete Chiara. Un festival che va lontano e che non conosce confini. I gelesi residenti all’estero hanno infatti potuto seguire in streaming l’evento.

Soddisfazione espressa dagli organizzatori Daniela Venosta e Gaetano Lorefice, direttore artistico della kermesse.

«Quello che sento di fare – ha detto la Venosta – è un bilancio sicuramente positivo. Tutta la fatica è stata ricompensata».

«La partecipazione del pubblico – ha affermato Lorefice – è stata grandissima. Non ci aspettavamo questa affluenza sin dalla prima sera. Questo testimonia che il festival è riuscito ad arrivare nel cuore della gente».

Di seguito la classifica finale dei primi dieci, con i relativi punteggi ottenuti: Fabiana Gerbino (150), Ottavio Averna (148), Emanuela Gallo (145), Adele Russotto (138), Federica Ferrara (135), Laura Giudice (125), Orazio Di Giacomo e Valentina Petralito (124), Giovanni Marinetti (124), Paolo Giannone (123), Aurora Marinello (123), Cristian Di Vita (123), Cinzia Cavaleri e Madyson Legname (116).

Autore : Alice Palumbo

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