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Corriere di Gela | La rassegna di Triskelion per una settimana tra convegni, mostre e sfilate d’alta classe
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notizia del 05/05/2013 messa in rete alle 18:08:33

La rassegna di Triskelion per una settimana tra convegni, mostre e sfilate d’alta classe

“Torno qui per l’amore di quelle voci che non ci sono più, e da cui viene quella luce che c’è in me. Gela continua ed essere un punto decisivo di comprensione di me stesso”. Così il grande fotografo, di origine gelese, Giovanni Chiaramonte, ha introdotto il pubblico presente nella comprensione della sua estetica fotografica, con un viaggio di immagini che da Gela ci ha condotti a Gerusalemme, attraversando Berlino, Atene, Reims, Istanbul, dove il mondo si rivela immerso in una sorta di luminosa lontananza sospesa nel tempo. Il celebre fotografo nonché regista e docente di Storia e teoria della fotografia alla Iulm di Milano, ha sempre rivolto la sua attenzione ai segni della terra che ha amato più per vocazione che per scelta e ha dedicato a Gela molti progetti fotografici, l’ultimo Ai confini del mare risale al ’98, e dove è sempre evidente il richiamo a Tarkovskij, in cui il realismo è la rappresentazione dell’infinito dell’esistenza e dell’uomo.

L’incontro si è svolto domenica scorsa presso il Museo Archeologico di Gela, e ha costituito l’ultimo appuntamento inserito nella rassegna La primavera dell’arte, che ha portato nella nostra città, dal 20 al 28 aprile un ventaglio di personaggi e opere che rappresentano la cultura declinata nelle sue massime espressioni: teatro, arte, fotografia, letteratura, musica. L’evento, frutto di un lavoro sinergico, fatto di passione e attitudine, tra i componenti dell’associazione culturale Triskelion e l’artista Giovanni Iudice, che ne è stato il direttore artistico, ha preso il via con l’inaugurazio-ne della mostra Leggenda, curata dal critico e storico dell’arte Francesco Gallo Mazzeo. L’istalla-zione ha coinvolto 25 artisti con ciascuno un’opera di un metro per due e dove le opere di artisti di calibro nazionale hanno condiviso lo stesso palcoscenico con opere di artisti locali, rappresentando per quest’ultimi un’ottima occasione di confronto. Un connubio tra artisti figurativi dell’antica Grecia e Sicilia e artisti contemporanei. Del resto il nome Leggenda, come ha dichiarato lo stesso Gallo Mazzeo, richiama a un tempo e un luogo fisico e metafisico, al mito e al sogno, cose di cui la nostra terra, patria di diverse culture, stile e civiltà, è intrisa. E così come nella tradizione della terra siciliana, «in cui la contaminazione tra nuovo e moderno mantiene la sua specificità di individualità collettiva, che è un sentire comune», come affermato da Gallo Mazzeo, si inserisce anche la mostra di Verga fotografo, un aspetto dello scrittore siciliano che in pochi conoscono. Un’esposizione di 31 foto in bianco e nero riprodotte dalle lastre verghiane che rappresenta un patrimonio di immagini, una testimonianza della vita agropastorale e borghese di fine ottocento, vista attraverso gli occhi dello scrittore letterato e fotografo. Scorci del passato che convivono con il presente.

Alla presentazione della mostra fotografica è intervenuto Sebastiano Favitta, direttore della Galleria Ghirri di Caltagirone, e lo scrittore e insegnante di italiano Domenico Seminerio. Le due mostre saranno visitabili per tutto un mese, un’occasione per far conoscere a chi viene da lontano i “tesori” di una Gela antica che il nostro gioiello archeologico custodisce. Ma la Primavera dell’arte è stata anche formazione, con i workshop didattici di arte, tenuti da Giovanni Iudice e dall’artista ragusano Francesco Rinzivillo, e il laboratorio di teatro, condotto dall’attrice e regista teatrale Gabriella Guccione. Questi incontri hanno rappresentato per gli alunni delle nostre scuole un’occasione di crescita attraverso il contributo di grandi professionisti del settore e un confronto tra coloro che vogliono condividere una passione o cercano riscontri da parte di esperti. Una struttura museale che è uscita da una fase di staticità, riprendendo il fervore artistico della bottega di un maestro o di una sala prove di drammaturgia.

«I laboratori didattici – ha dichiarato Giovanni Iudice – ma anche tutta la manifestazione hanno messo in evidenza come i giovani gelesi abbiano bisogno di vedere l’arte come punto di riferimento. In una città dove mancano totalmente gli stimoli culturali, ci siamo presi l’impegno di dare, al di là del messaggio stilistico, un valore che vede nella cultura il riferimento giusto».

Un'occasione di speranza nel segno della cultura, sulla quale Gela deve continuare a scommettere e a investire, e per dimostrare che si possono organizzare grandi eventi anche con poche risorse, basta dare la possibilità di mettere in campo le buone idee. Ed è ciò che ha sempre perseguito il direttore del Parco archeologico, Ennio Turco.

«È compito – ha detto Ennio Turco – del direttore del museo, fare promozione culturale nel proprio territorio, anche in un periodo in cui non ci sono soldi per la cultura nel capitolo di bilancio di questo settore. Tale evento è stato reso possibile solo attraverso una sinergia tra pubblico e privato, una formula che bisogna riproporre per un rilancio culturale della nostra città»

Otto giorni di promozione dell’arte in tutti i suoi aspetti, che ha avuto un grande successo di pubblico eterogeneo, a dimostrazione del fatto che la gente vuole reagire alla decadenza morale e culturale degli ultimi anni e che i contenitori culturali, debbano essere svincolati dalla gestione pubblica, per aumentarne la fruibilità. E tra le arti non poteva mancare la musica, che in questa prima edizione della rassegna, ha visto l’esibizione dei musicisti Giovanni Mazzarino, uno dei più noti pianisti italiani richiesti in ambito internazionale, e Dino Rubino, talento emergente sulla ribalta del jazz italiano.

«Parola d’ordine di questa manifestazione – ha asserito Giuseppe La Spina, presidente dell’associazione Triskelion – è stata la bellezza, che abbiamo cercato di trasmettere non solo nelle opere, ma anche in tutto ciò che abbiamo realizzato. Fondamentale è stato il contributo nella scelta degli artisti, del critico d’arte Francesco Gallo Mazzeo e di Giovanni Iudice, con cui vogliamo continuare a collaborare. Questo è un evento che avrà una continuità e anche nelle prossime edizione l’arte in tutte le sue forme continuerà ad essere protagosta».

Gli artisti che partecipano alla mostra collettiva Leggenda sono i seguenti: Dario Agati, Filippa Antinoro, Rosi Antinoro, Salvo Barone, Marco Bunetto, Desideria Burgio, Sandro Bracchitta, Simona Cavaglieri, Giovanni Chiaramonte, Giuseppe Colombo, Giuseppe Diaria, Angelo Di Quattro, Giovanni Iudice, Andrea Lanzafame, Giovanni Lentini, Giovanni Lissandrello, Gualtiero Lo Curto, Daria Musso, Michele Principato, Floriana Rampanti, Francesco Rinzivillo, Piero Roccasalvo, Giacomo Rizzo, Francesco Savatta, Elisa Vicari.



Autore : Filippa Antinoro

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