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Corriere di Gela | Simona Malandrino e i suoi virtuosismi alla chitarra Jbanez
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notizia del 12/04/2008 messa in rete alle 18:03:00

Simona Malandrino e i suoi virtuosismi alla chitarra Jbanez

E' un connubio, quello tra Simona Malandrino (nella foto) e la chitarra, nato per gioco o per noia, ma che oggi è arrivato ad essere una passione per la vita. Già tredicenne, la nostra Simona prende le prime lezioni di chitarra classica in uno dei tanti corsi oratoriali, ma dopo poco tempo decide di intraprendere gli studi dell'accademia di Fiesole, la “Lizard”, che a Gela è rappresentata dal maestro Massimiliano Cona, insegnante della giovane chitarrista.
Oggi Simona sta studiando per conseguire il terzo livello Lizard. Ad accentuare la passione per la chitarra elettrica sono state le svariate iniziative, che hanno mutato la sua passione in tecnicismi e virtuosismi, come gli spettacoli al liceo o le giornate dell'arte. Simona ha depositato alla Siae due brani strumentali, il primo dal nome “Sweet Emotion”, recensito dalla rivista tecnica “Chitarre” ed un secondo dal nome “Escape from the dark” che è possibile ascoltare sul sito www.myspace.com/simonamalandrino.
La sua strumentazione è formata da una chitarra Ibanez js 1000 da un amplificatore Marshall TSL 602; effetti: pedale wha Bad Horsie (Steve Vai), Noise Suppressor NS-2, chorus ensemble CE-5, digital delay DD-6, compression sustainer CS-3, tube screamer TS9Dx, microamp Mxr .
Nel prossimo mese di luglio, la giovane artista sarà impegnata a Terrasini, per partecipare al seminario “Rock campus”, con Andy Timmons, ed è reduce da un altro seminario con Greg Howe, chitarrista di Easton, gruppo statunitense, svoltosi lo scorso mese a Messina.
Simona suona con due cover band: “Le Iene” e i ”Full Optional”, la prima considerata storica, è nata dall'incontro fortuito tra Ottavio Averna (voce) e Simona; assieme a Samuele D'Amico (tastiere), Graziano Missud (basso) e Totò Comandatore (batteria), da diversi anni suonano animando le notti gelesi all'insegna del rock.
– Simona cosa offre la tua città sotto il profilo musicale?
«Ma direi nulla».
– Cosa invece vorresti trovare?
«Più disponibilità e serietà da parte dei gestori e dagli organizzatori degli eventi».
– I locali pubblici o l'amministrazione come si pongono nei confronti della musica?
«I locali offrono molto poco, mentre l'amministrazione dovrebbe puntare più sulle risorse locali che ai grandi nomi della musica sanremese. Questo è quello che penso io. Ci sono tanti giovani artisti a Gela che hanno difficoltà a trovare opportunità per esprimersi. C’è, insomma, tanto bisogno di qualche vetrina che dia loro la possibilità di far musica ed altro».


Autore : Giuseppe Caci

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