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notizia del 07/06/2003 messa in rete alle 17:43:39
Virgadaula, vent’anni di cinema
Il regista gelese Gianni Virgadaula festeggia in questo 2003 vent’anni di carriera, e ciò accade in un anno particolarmente fortunato per la sua attività professionale. Il film “Il cuore altrove”, girato l’estate scorsa accanto a Pupi Avati, ha vinto l’ambitissimo David di Donatello e, unico film italiano in concorso, è andato a Cannes riscuotendo un notevole successo di critica e di pubblico.
E ora per Virgadaula ci sono altri importanti progetti. Intanto un nuovo film con Avati, poi la regia di “Lemuri”, un film horror vecchia maniera, le cui riprese inizieranno in autunno, e infine un altro film-documentario a carattere religioso su Santa Lucia, in programma per il 2004, anno in cui cadranno i 1750 anni del martirio della vergine e martire siracusana.
Virgadaula, diplomatosi all’Accademia romana del Cinema nell’80, e nell’83 migliore allievo regista alla Libera Università Europea, nel corso della sua carriera ha lavorato sempre con grandi maestri del cinema, da Fellini a Loy, allo stesso Avati, ottenendo riconoscimenti e attestati di stima ovunque, anche come studioso del cinema delle origini. Più difficile il rapporto con la sua città d’origine. Dice il regista: "A Gela non sono molto amato. Onestamente, non ho mai compreso il perché di tanta ostilità, di tanta cattiveria gratuita nei miei confronti. Comunque, se c’è gente che sta male per il semplice fatto che esisto, non è un problema mio. Il ricordo più bello della mia carriera? Quest’anno il cinema commemora Federico Fellini a 10 anni dalla sua scomparsa, e la mia mente non può che tornare al 1985, quando per la prima volta varcai la soglia di Cinecittà, proprio per fare da assistente a Fellini in “Ginger e Fred”, protagonisti due nostri sacri come Marcello Mastroianni e Giulietta Masina. E come non ricordare l’intenso rapporto umano e professionale con Nanni Loy, e la bella amicizia con Vittorio Gassman? E’ però triste pensare, che tutte queste meravigliose persone, questi straordinari artisti, oggi non ci siano più".
L’arte, la vita e la morte, l’impegno religioso, l’amore per i libri, le grandi passioni come il pugilato e la musica jazz, tutti argomenti di interesse per Virgadaula, che comunque – dopo la famiglia – pone al primo posto il cinema, una passione antica inculcatagli da papà Sebastiano sin da bambino. Infatti il papà gli regalò una cinepresa a soli 11 anni, e lui con quel “attrezzo” girò “Dollari insanguinati” il suo primo film in super 8.
Era il 1968, l’anno della contestazione giovanile, ma anche l’an-no in cui Sergio Leone girava “C’era una volta il West”. Era quella l’epoca d’oro del cinema italiano, così mirabilmente raccontata due decenni dopo da Giuseppe Tornatore in “Nuovo Cinema Paradiso”.
Autore : Eleonora Cerro
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