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| notizia del 29/04/2012 messa in rete alle 17:32:18 Lo storico Nuccio Mulè per la realizzazione del Palazzo della Cultura Lo storico Nuccio Mulè, presidente della sezione gelese dell’Archeoclub d’Italia, ha scritto al sindaco Fasulo la lettera ch segue, in cui si chiedela realizzazione in città del Palazzo della Cultura. «Con la presente desidero coinvolgere la S.V. nell’idea di rendere possibile la realizzazione del tanto agognato Palazzo della Cultura a Gela, di cui si è parlato in tante occasioni nel corso degli ultimi decenni, ma che mai ha avuto una seria collocazione nella programmazione da parte dell’ente locale. E per arrivare a tale obbiettivo si vuole cogliere l’occasione del riattamento in corso d’opera dei locali della biblioteca e dei due piani superiori per destinarli al suddetto scopo. Nella sede dell’attuale biblioteca comunale essenzialmente, oltre ai libri della stessa, sono depositati anche una parte dei carteggi dell’archivio storico del Comune, i libri del fondo antico, provenienti dalle biblioteche dei conventi, e una notevole quantità di giornali; la maggior parte di questo materiale cartaceo, però, è raggruppato in uno stanzone a piano terra dove la indisponibilità di spazio rende difficoltoso anche muoversi. E tale mancanza di spazio è stato anche di impedimento al recupero di altre due ragguardevoli sezioni di archivio storico, uno che si trova depositato nei locali a piano terra di Via Mediterraneo del Municipio e l’altro, in serio rischio di perdersi, nel capannone dell’area ex Iannizzotto, di fronte il petrolchimico; si tratta di una notevole mole di carteggi che comprende la vita amministrativa di Gela, ovvero la sua storia, degli ultimi due secoli: la loro perdita sarebbe un danno incalcolabile per la città e per il suo patrimonio storico. A tutto ciò, come se non bastasse, si aggiunge, sempre nei locali della biblioteca, la presenza anomala di una sezione periferica di anagrafe comunale . Il palazzo della cultura prospettato potrebbe così disporre dei locali stessi della biblioteca e di quelli ai piani superiori, fino ad ieri sedi di assessorati; ambedue locali separati fisicamente, ma che con una semplice apertura potrebbero essere messi in comunicazione in modo tale da realizzare un unico complesso in cui potrebbero ripartirsi in modo funzionale quattro tipi di fruizione: biblioteca, consultazione archivio storico, consultazione libri del fondo antico ed emeroteca. La razionalizzazione degli spazi a primo piano successivamente darebbe corso al ricavo di una sala multiuso, oltre a quella di lettura già presente e funzionante, mentre i locali del secondo piano potrebbero essere adibiti ad uffici e ad ulteriore deposito. Se poi si vuole guardare più in avanti nel tempo, non si dimentichi che sul lato est del palazzo esiste il colombaio cimiteriale, comunicante tramite una cripta con la chiesetta di S. Nicola di Tolentino, di proprietà della curia che opportunamente riattato potrebbe ampliare i locali del Palazzo della Cultura. Infine, al di là di tutto ciò, sarebbe opportuno che l’attuale biblioteca disponesse di un fondo economico per un adeguato acquisto di libri e per migliorare la sua fruizione cittadina. Non fosse altro per continuare un servizio che nel bene e nel male dura dal 1875, ben 137 anni, anno di istituzione della biblioteca comunale a Gela. Qui di seguito, per avere una maggiore attenzione di quanto proposto, mi sembra opportuno descrivere sinteticamente le caratteristiche principali delle quattro suddette fruizioni con in più quella dei manifesti antichi e delle foto d’epoca, in mostra permanente, da Terranova di Sicilia a Gela. Biblioteca Comunale. La biblioteca comunale di Gela, istituita nel 1875, nonostante il suo depauperamento e una serie di vicissitudini nel corso degli ultimi decenni, possiede oggi 32.000 libri riferiti alle più diverse tematiche di cui un copioso numero di volumi di notevole pregio artistico ed editoriale; oltre al servizio di prestito e consultazione dei libri vi sono diverse postazioni di collegamento ad Internet. La biblioteca dispone anche di libri parlati e in Braille per non vedenti. La consultazione della biblioteca può anche essere effettuata tramite internet da casa. Fondo Antico dei libri. Il fondo antico è costituito da 2.400 volumi, in buono stato di conservazione, che coprono un lasso di tempo di quattro secoli, dal 1500 al 1900, con la trattazione di diverse tematiche, dalla teologia all’architettura, dalla storia alla letteratura, dalla giurisprudenza alla metafisica, dall’agricoltura ai sermoni, ecc. Interessanti, tra essi, una Bibbia in sei volumi del 1634, Sicilia Sacra di Rocco Pirro del 1733, una raccolta di commedie del 1827 e una serie di importanti dizionari di vario indirizzo. Archivio storico del Comune. L’Archivio Storico del Comune di Gela, tuttora in fase di ampliamento, comprende fino ad oggi quasi un migliaio di faldoni tra i cui carteggi è possibile leggere i fatti, gli avvenimenti e i personaggi più importanti della storia della città degli ultimi due secoli, oltre a manifesti e giornali d’epoca. Emeroteca. Il servizio di emeroteca comprende la lettura e consultazione di quotidiani, settimanali e mensili oltre alla gazzetta ufficiale della Repubblica e della Regione Sicilia. Dei quotidiani regionali è possibile consultare La Sicilia e il Giornale di Sicilia, di quelli nazionali si possono richiedere Il Corriere della Sera e Il Sole 24 ore. Oltre al settimanale Corriere di Gela si possono anche richiedere L’Espresso e Panorama. Manifesti e fotografie. Nei locali della biblioteca esistono due mostre permanenti, una riguardante una moltitudine di antichi manifesti incorniciati, di due secoli di attività amministrativa del Comune, l’altra relativa ad una serie di fotografie e cartoline d’epoca, riprodotte in diversi formati». Autore : Nuccio Mulè » Altri articoli di Nuccio Mulè |
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