1 2 3 4 5
Corriere di Gela | Rassegna «Cunta» Si riprende il 7 maggio
Edizione online del Periodico settimanale di Attualità, Politica, Cultura, Sport a diffusione comprensoriale in edicola ogni sabato
notizia del 17/04/2011 messa in rete alle 17:21:05

Rassegna «Cunta» Si riprende il 7 maggio

Si è svolto venerdì 8 aprile l’ultimo incontro, per ora, della rassegna Cunta narrazione della contemporaneità, che da un mese offre alla città importanti incontri culturali. A chiudere la prima fase del programma è stato il fotografo agrigentino Angelo Pitrone, il quale ha presentato una carrellata di foto del paesaggio siciliano. Durante il suo intervento, Pitrone ha sottolineato come l’arte fotografica, in Italia, venga sottovalutata tanto che nell’università, dove ancora se ne studia la storia e la tecnica, si sta provvedendo a farla scomparire come disciplina didattica e scientifica. Lo studioso agrigentino ha tenuto a precisare come da noi manchi la cultura delle foto e della fotografia. Diversamente dall’America, dove si comincia a utilizzare la macchina fotografica sin da bambini. Dopo questo appuntamento, gli incontri della rassegna cunta riprenderanno nel prossimo mese di maggio. Approfittiamo di questa pausa per incontrare Carmelo Scicolone (nella foto) presidente dell’associazione daterreinmezzoalmare, per conoscere più da vicino l’associazione e sapere quali progetti ha in serbo per il futuro.

– Come nasce l’associazione daterreinmezzoalmare?

«È la naturale continuazione dell’associazione perletizia, che l’estate scorsa ha organizzato una serie di eventi dedicati alla memoria della nostra cara amica Letizia Laccisaglia. Siamo un gruppo di persone che hanno la pretesa di proporre un metodo per incontrarsi, basato sulla cultura. Realizzare queste serate è un modo per creare connessione e relazioni non solo tra le persone ma soprattutto con la città. Io per primo, che sono gelese, per anni ho vissuto la città soltanto come il luogo della mia professione. Partecipando all’organizzazione di questi eventi ho scoperto che si può essere protagonisti della propria città».

– Come avete scelto il programma della rassegna?

«Anzitutto abbiamo dovuto tenere in conto la disponibilità degli ospiti; aggiungo che l’organizzazione degli incontri è avvenuta in poche settimane. Comunque abbiamo dato una precisa linea al nostro programma, proponendo una specie di “trilogia” su Gela. Siamo partiti dalla Gela del passato: il primo incontro con la prof.ssa Bocchi che ha parlato della città federiciana. Abbiamo affrontato la scottante attualità gelese raccontata da Marco Trainito che “ha parlato male” di Gela. Parleremo della città che, speriamo, sarà, nell’incontro del 7 maggio quando svolgeremo il forum delle arti, delle imprese e delle professioni».

– A proposito di parlare male di Gela, un esercizio fin troppo semplice?

«Organizzare questi eventi è un modo per non piangersi addosso. Parlare male di Gela come ne ha parlato Marco Trainito è una maniera per crescere culturalmente. Dobbiamo abbandonare il solito piagnisteo che rischia di essere un esercizio mentale sterile e perfino dannoso».

– Che contributo possono dare iniziative come la vostra alla politica locale?

«Anzitutto pensiamo alla politica non come militanza, nel senso che l’associazione è ovviamente apolitica. Ritengo che proporre incontri di una certa qualità possa solo fare bene alla città. Del resto gli argomenti che abbiamo fin qui trattato, e quelli che tratteremo a maggio, hanno un carattere molto ampio anche quando si parla specificatamente di Gela. Nell’incontro del sette maggio noi “affronteremo” la città. In quella occasione parleranno di Gela diverse persone gelesi e non solo, persone che comunque rappresentano delle eccellenze nelle loro professioni. I politici locali saranno invitati ad ascoltare e solo alla fine saranno eventualmente chiamati a dire la loro. Penso che questo sia un buon modo di contribuire alla politica della città».

– Quali iniziative pensate prossimamente di proporre?

«Per adesso siamo impegnati a mantenere alto il livello della qualità, anche per i prossimi incontri di maggio. Per il resto non voglio sbilanciarmi. Direi che il nostro motto è fare di più di quello che diciamo».


Autore : Emanuele Antonuzzo

» Altri articoli di Emanuele Antonuzzo
In Edicola
Newsletter
Registrati alla Newsletter Gratuita del Corriere di Gela per ricevere le ultime notizie direttamente sul vostro indirizzo di posta elettronica.

La mia Email è
 
Iscrivimi
cancellami
Cerca
Cerca le notizie nel nostro archivio.

Cerca  
 
 
Informa un Amico Informa un Amico
Stampa la Notizia Stampa la Notizia
Commenta la Notizia Commenta la Notizia
 
㯰yright 2003 - 2024 Corriere di Gela. Tutti i diritti riservati. Powered by venturagiuseppe.it
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120