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notizia del 29/11/2003 messa in rete alle 15:24:39
Katia Ricciarelli alla San Francesco
E’ stato il soprano Katia Ricciarelli a cantare sabato 22 novembre nella chiesa San Francesco d’Assisi, per festeggiare Santa Cecilia protettrice universale della Musica. Insieme a lei il tenore Filippo Piccolo affermatosi in vari concorsi nazionali ed internazionali, e il coro e l’orchestra della Camerata Poifonica siciliana, di cui il maestro Giovanni Ferrauto è fondatore e direttore artistico, un ensemble vocale e strumentale impegnato sul versante della musica antica e su quello della musica contemporanea. Fra i brani intonati anche il “panis Angelicus” di Cesar Frank, il “Cantique Noel” di Adolphe Adam e “Ave Maria” di Franz Schubert. Un appuntamento che si ripete dal 97 anno in cui il sindaco Crocetta, allora assessore alla cultura, seppe proprio per il giorno di Santa Cecilia che il Coreco aveva dato il via per l’istituzione della scuola comunale musicale “Navarra” a cui lui stesso aveva lavorato. Da allora, ogni 22 novembre, da ben sette anni l’amministrazione comunale organizza concerti in onore alla Santa, nella chiesa dove è venerata. Dicono che il ruolo di patrona della musica attribuito a Santa Cecilia dipenda dalla lettura affrettata di un passo agiografico, secondo cui la nobile d’animo eletto durante la festa delle sue nozze, al suono degli strumenti cantava solo al Signore nel suo cuore; la caduta delle ultime parole l’avrebbe trasformata in una cantante, facendola poi salire alla sua morte nel Regno dei cieli e nel rango di protettrice della musica e dei musicisti.
Quest’anno ricordare Santa Cecilia dinanzi ad una chiesa gremita di gente, è stato un soprano di grande prestigio che continua ad esibirsi in diversi teatri europei, nonché in Cina, Giappone e Australia; la presenza di Katia Ricciarelli a Gela non è una novità bensì un ritorno; “è sempre un piacere tornare in questa terra e in questa città dove sono sempre stata bene accolta” ha detto. Anche questa volta l’amministrazione comunale è riuscita ad attuare un forte connubio, combinando Arte e Religione in un legame indissolubile.
Autore : Lorena Scimé
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