Corriere di Gela | Vincenzo Comandatore stile di vita hip hop

Vincenzo Comandatore stile di vita hip hop

Ogni forma artistica si basa su accorgimenti tecnici, abilità innate, e molto studio. L’hip hop è una forma d’arte molto particolare che poco o nulla ha in comune con la normale danza. Le sue origini partono dalle comunità giovanili afro-americane e latine del South Bronx degli anni 60-70. Oggi è una forma d’arte diffusa in tutto il mondo, con tecniche evolutive sempre più spettacolari ed acrobatiche.
Vincenzo Comandatore (nella foto), 23 anni, ed è uno dei talenti del genere hip hop. Pratica una danza non facile, che richiede impostazioni, abilità fisiche precise. E’ un appassionato di surf, di basket ma non disdegna lo sport in generale. Solare, creativo, divertente, crede in quello che fa. Spera di poter continuare gli studi e nel frattempo compone musica. La sua esperienza nella danza lo ha portato a vivere in varie parti d’Italia passando anche per l’Europa. Spesso partecipa a vere e proprie competizioni, come quella che si svolgerà a Palermo, a cui parteciperanno giovani provenienti da tutta la Sicilia. Spesso vengono organizzati eventi nella quale confluiscono giovani da tutto il mondo, che si confrontano in uno stile personale. La caratteristica più comune della musica per la breakdance consiste nei cosiddetti breaks, ossia tracce musicali concatenate dal Disk Jockey. L’hip hop danza segue una struttura espressiva fortemente legata alle categorie tecniche dei passi. Top rock (parte in piedi), Go down (passaggio dalla parte in piedi a quella “a terra”) o Freeze cioè posizioni di blocco in equilibrio del corpo, sono alcune delle tecniche spesso utilizzate. E’ una danza senza confini, in cui i giovani inventano e innovano passi eseguiti poi in accordo con il ritmo e la melodia. Oggi la sua diffusione è su scala mondiale.
– Che cosa significa per te questa disciplina?
“Vivere la cultura hip hop diventa un modo di essere personale, una realtà a se. L’obiettivo di un breaker boy è quello di vivere la danza, di comporre musica. E’ un modo di esprimere attraverso questa forma d’arte , sensazioni, stati d’animo, opinioni. E’ un arte che ti coinvolge in modo assoluto, diventa un modo di essere. Spiegarlo non è facile”.
– Come si sta in un gruppo che pratica questa disciplina?
“Ci sono aspetti positivi e negativi. Mi trovo in un gruppo che posso considerare come una famiglia, altrove spesso c’è competizione. E’ una disciplina che prevede molto allenamento, tecniche particolari che non si apprende dall’oggi al domani. In questa forma di danza serve stile, un modo personale di esprimersi.”
– Hai avuto la possibilità di esibirti?
“ Abbiamo realizzato qualche spettacolo insieme ad alcune scuole di ballo. Sono stato anche a Milano ad esibirsi.”
– Come hai appreso le tecniche di ballo?
“Serve tempo ed esperienza, non si apprendono le tecniche in poco tempo. Bisogna impegnarsi. Io ho appreso anche grazie ad alcuni ragazzi che ho conosciuto che come me amano questa cultura. Ti confronti con gli altri, impari tecniche nuove, ma c’è sempre uno stile personale che ti contraddistingue”.

Autore : Martina La Gristina

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