Corriere di Gela | Una targa a Gianni Virgadaula per i suoi 30 anni di attività

Una targa a Gianni Virgadaula per i suoi 30 anni di attività

Al liceo ginnasio “Eschilo” Gianni Virgadaula negli ultimi anni ha insegnato più volte cinematografia ai giovani liceali, e proprio in quell’aula magna dove spesso ha tenuto le sue lezioni sulla storia del cinema o sulla sceneggiatura ha presentato il suo libro autobiografico “Una vita da set” (Edizioni Arianna).

Ha fatto gli onori di casa il dirigente scolastico prof. Gioacchino Pellitteri, il quale ha brillantemente moderato il tavolo dei relatori davvero ben assortito con la presenza dello stesso autore, dello storico del cinema Nino Genovese, della editora Arianna Attinasi e da don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana, che ha aperto i lavori con un bello e sentito intervento attraverso il quale ha tessuto le lodi professionali e umane di Virgadaula, nonché le sue qualità di scrittore. Allo stesso modo il prof. Genovese, anche critico cinematografico - che ha scritto la prefazione del libro - ha ricostruito la carriera cinematografica del cineasta siciliano mettendo in evidenza le sue peculiarità di autore, riconosciuto sì come “il regista dei santi”, ma capace di andare oltre questa “etichetta” attraverso esperienze cinematografiche diverse e originali. Basti pensare ad esempio a quel piccolo capolavoro tanto apprezzato dai maggiori storici del cinema muto che è “Lèmuri”.

E poi come non ricordare le collaborazioni del cineasta gelese con importanti maestri quali Fellini, Loy e Pupi Avati; regista quest’ultimo che ha scritto pure una interessante nota introduttiva del libro dove decanta i molti meriti di Virgadaula. L’ultimo intervento, prima che pendesse la parola l’autore, è stato quello della dott.ssa Attinasi che aveva già pubblicato il precedente libro del regista “La notte del vino amaro”, romanzo destinato a diventare presto un film. Il sentito e affettuoso omaggio a Gianni Virgadaula ha poi registrato un altro momento significativo quando il sindaco Angelo Fasulo gli ha consegnato una targa a ricordo di questi suoi 30 anni di attività cinematografica attraverso i quali - è scritto nella motivazione – ha tenuto “alta nel mondo la bandiera della Gelesità”.

Grato per il calore ricevuto, per la vicinanza di tanti amici e anche per la foltissima presenza di insegnanti e studenti che hanno seguito l’evento, Virgadaula si è congedato dal pubblico dicendo che nel suo futuro ci sarà naturalmente altro cinema e altri libri, ma che la sua autobiografia segna pure un preciso spartiacque con il passato, perché se è giusto di tanto in tanto fare dei bilanci, comunque bisogna sempre avere lo sguardo aperto verso, nuove idee, nuovi progetti, nuovi orizzonti.

Autore : Cinzia Sciagura

» Altri articoli di Cinzia Sciagura