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notizia del 15/04/2012 messa in rete alle 14:12:35
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La Banda musicale Verdi perde elementi. Domicoli: noi andiamo avanti lo stesso
L’associazione bandistica “Giuseppe Verdi” presente ormai da molti anni nella nostra città ultimamente ha perso alcuni elementi.
Un numero di ragazzi, a quanto pare abbastanza cospicuo, compreso lo stesso maestro, si sarebbe allontanato infatti dall’associazione e sarebbe intenzionato a costituirne una nuova.
A tale proposito il presidente della “Giuseppe Verdi”, il dott. Salvatore Domicoli, afferma di non voler parlare di “scissione”, ma semplicemente di membri che, non più in linea con lo statuto, hanno preferito allontanarsi.
La banda “Verdi”, infatti, promossa dall'omonima Associazione culturale musicale gelese, continua normalmente ad esistere e a svolgere le proprie attività concertistiche.
Dal 1995, l’associazione “Verdi”, nata su iniziativa di alcuni amatori e promotori della musica, svolge un servizio per la città di Gela, accompagnandola con grande partecipazione in molte delle sue iniziative.
Nel corso degli anni ha riscosso anche numerosi successi sia in Sicilia che nel resto d’Italia.
Notevolmente stimata per il repertorio di grande spessore culturale presentato e per la bravura dei musicisti al suo interno, nel corso degli anni ha ricevuto anche dei premi al livello nazionale.
Si ricordi il concorso nazionale “La bacchetta d’oro” nella quale con molti apprezzamenti da parte del pubblico e della giuria si è classificata al primo posto, spiccando fra tutte le bande lì presenti.
Dovrebbe, dunque, essere un motivo di orgoglio per l’intera cittadinanza.
Eppure Domicoli a riguardo lamenta uno scarso interesse da parte delle istituzioni nei confronti della propria associazione, che, proprio grazie ai riconoscimenti ricevuti, non merita la scarsa attenzione che gli viene mostrata.
Associazioni come queste, infatti, svolgono un ruolo molto importante per la società, e in particolar modo per tutti quei giovani che, trovandosi a contatto con questo tipo di realtà, sono allontanati da altre che ne deviano il percorso educativo.
Autore : Roberta Gerboni
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