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notizia del 04/12/2010 messa in rete alle 14:11:03
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Il libro e la città
“Gela l’identità perduta”: il libro scritto da Francesco Salinitro )(foto a sinistra) è stato presentato sabato scorso alla libreria L’Araba Fenice di via Rossini a Gela. L’autore, architetto-urbanista nato a Gela, vive e lavora a Milano, ma con la nostra città mantiene un continuo rapporto sia ideale che reale. Nel suo libro Salinitro compie un viaggio nella memoria: dalla Gela degli anni cinquanta, prima dell’insediamento industriale, che l’autore descrive con personali ricordi carichi di forte emozione alla città dei nostri giorni. In cui lo sviluppo industriale ha creato delle fratture economiche e sociali nel territorio: urbanizzazione selvaggia, degrado ambientale, limitata integrazione dei forestieri, difficoltà di pensare ad un modello alternativo a quello industriale. In occasione della presentazione, Franco Salinitro ha discusso i temi proposti nel suo libro con lo scrittore calatino Domenico Seminerio (foto a destra). Dal dibattito è emerso che l’analisi della nostra realtà cittadina induce al pessimismo, ma l’ottimismo dell’intelligenza e della volontà ci deve portare a proporre soluzioni, più tosto che a cercare colpe e colpevoli. Per questo, Salinitro nel suo testo, da urbanista, propone interventi da attuare per migliorare l’aspetto della nostra città. Il libro, elegante nella grafica, è corredato da belle fotografie che colgono interessanti squarci di Gela. La presentazione di un libro è sempre un evento, a maggior ragione quando il libro parla di Gela o l’autore è gelese. Per questo motivo credo sia opportuno partecipare a manifestazioni del genere. In questo periodo la libreria L’Araba Fenice, che si trova a Gela nella galleria Rossini al numero 49 dell’omonima via, propone l’iniziativa, “l’esperienza di un libro – incontro con l’autore” – al fine di promuovere, da un lato la riflessione su temi legati al nostro territorio, dall’altro fare conoscere autori locali la cui opera è molto apprezzata a livello regionale e nazionale.
In questo ambito, sabato 4 dicembre, alle 18.30, è prevista la presentazione del libro “Baby Killer – storia dei ragazzi d’onere a Gela, del giornalista ennese di Rai-Parlamento Giuseppe Ardica. Vi invito a partecipare. Molto spesso, nella nostra città, tendiamo a lamentarci di tutto; tante volte, in passato, ci siamo rammaricati della chiusura della biblioteca comunale e dell’assenza di una libreria. Adesso che, anche se piccole, due librerie ci sono, li frequentiamo poco. In questo periodo circola la battuta del ministro Tremonti secondo il quale: “Con la cultura non ci si imbottisce il pane”. Diversamente, alcuni dati e molte esperienze, in Italia e non solo, dimostrano che invece “l’impresa culturale” contribuisce in maniera importante al prodotto nazionale e all’occupazione. Inoltre, soprattutto in alcuni territori come il nostro, la cultura può essere “un’ arma letale” contro il malaffare. Nei giorni scorsi si è svolta la XVI edizione della manifestazione “città del libro” che si tiene ogni anno nel Comune di Campi Salentina (quasi undicimila abitanti in Provincia di Lecce). Questo piccolo centro fino a vent’ anni fa era il crocevia della criminalità pugliese. Il libro è stato lo strumento per una svolta della città. Penso che per combattere la Mafia non bastino gli eroi solitari, di cui ho comunque grande rispetto; non servono “i professionisti dell’anti-mafia”; ci vuole invece un mutamento culturale e i libri sono un buon punto di partenza.
Autore : Emanuele Antonuzzo
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