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notizia del 05/03/2007 messa in rete alle 13:36:31
Le foto di Chiaramonte (genitori gelesi) in mostra a Padova
Si inaugura venerdì 6 aprile a Padova, al Museo Civico di Piazza del Santo, la mostra fotografica dal titolo “Nascosto in prospettiva. Scene nel paesaggio italiano” dell’artista Giovanni Chiaramonte. Nato nel 1948 a Varese da genitori di Gela, Chiaramonte scopre la sua passione per la fotografia alla fine degli anni Sessanta. Vanta diversi riconoscimenti per lavori di alto calibro e pubblicazioni. Nel 2004 espone anche alla Biennale di Venezia. Ha insegnato Drammaturgia dell’Immagine alla Facoltà Teologica di Sicilia e al Master di Comunicazione e Cultura Visuale di Palermo; Fotografia alla Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo; Storia della Fotografia all’Università degli Studi di Parma. Al momento è docente di Storia della Fotografia allo Iulm di Milano.
Tema principale delle immagini di Chiaramonte, la complessità e la bellezza del paesaggio italiano, a cui si dedica continuativamente sin dal 1980 e che ha tra i suoi momenti più significativi Paesaggio italiano del 1983, Dolce è la luce del 2003, Attraverso la pianura del 2004, Senza foce del 2005 e Come un enigma_Venezia del 2006.
La mostra di oltre 70 immagini, raccoglie il lavoro di Giovanni Chiaramonte dal 1980 al 2000 si colloca nell’ambito delle manifestazioni promosse dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia – all’interno della rassegna Padova Aprile Fotografia 2007, dedicata quest’anno al tema Passaggi e paesaggi.
Una lunga riflessione teoretica sta alla base della scelta della rappresentazione urbana per Chiaramente, maturata alla fine degli anni Settanta. A segnare l’inizio è Paesaggio italiano del marzo 1983, esposto allo Studio Marconi di Milano e pubblicato con la prefazione di A. C. Quintavalle, della fotografia italiana dedicata al tema del luogo. L’Italia scena privilegiata di millenni di storia umana, essendo stata creata plasmata dalle diverse civiltà dell’Occidente risulta essere l’unico spazio veramente contemporaneo, quello dove i diversi tempi delle diverse culture sono presenti nello stesso luogo. Per Chiaramonte la visione della pittura prospettica e la conseguente invenzione dell’obiettivo da parte di Galileo sono stati in qualche modo generati proprio dalla struttura del paesaggio. Le diverse culture vissute lungo la penisola hanno creato un’infinità di centri, che nell’orizzonte della visione si pongono come punti di fuga significativi e duraturi.
La mostra di Padova resterà aperta fino al 3 giugno 2007. Per maggiori informazioni, http://www.ultreya.it/homefoto.htm
Autore : Alessandra Cascino
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