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notizia del 12/09/2009 messa in rete alle 13:08:55
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La scomparsa di Mike Buongiorno il re della televisione italiana
Con Mike Bongiorno se ne è andato un eroe buono del nostro tempo, un personaggio che ha inciso sulla storia del nostro Paese (e sulla storia personale di ciascuno di noi) per oltre mezzo secolo. Un galantuomo che con garbo e leggerezza ha saputo essere protagonista indiscusso e inarrivabile della televisione, di cui è stato pioniere, inventore e sovrano incontrastato. Tutti volevano e hanno voluto bene a Mike e anche la morte ha avuto rispetto di lui, rapendolo a Montecarlo in un istante, senza sofferenza e senza malattia. Nato a New York il 26 maggio 1924 da padre siciliano (originario del palermitano) e madre torinese, Mike Bongiorno venne in Italia ancora bambino. Studiò a Torino. Poi, allo scoppio della guerra, venne coinvolto nella Resistenza. Fu partigiano e, a seguito di una spiata, nel '44 venne imprigionato a Milano insieme alla madre. Al carcere di San Vittore conobbe Indro Montanelli, e rischiò di essere fucilato insieme ai 15 partigiani giustiziati a Piazzale Loreto. In seguito fu internato in diversi campi di concentramento, ma grazie ad un fortunoso scambio di prigionieri, potè rientrare negli Stati Uniti dove iniziò la carriera di speaker radiofonico. Bongiorno tornò nel nostro Paese per inaugurare, nel 1954 la Tv Italiana di Stato. Del 1955 è invece "Lascia o raddoppia", il programma a quiz che spopolerà in tutta Italia riscuotendo indici d'ascolto mai più raggiunti. Con quel programma Mike sconvolse anche la programmazione cinematografica dando il primo serio colpo agli incassi nelle sale. Negli Anni '50 dunque Bongiorno diventò un divo entrando nelle case di ogni famiglia con il suo "Allegria!". La sua ascesa fu irresistibile. Egli diventerà poi (insieme a Baudo) il presentatore del festival di Sanremo per eccellenza (10 edizioni vengono condotte da lui), ma anche il cinema lo vuole ed egli recita in diversi film facendo per lo più il verso a se stesso. Chiuso il rapporto con la Rai, Bongiorno chiamato nel 1980 da Silvio Berlusconi, inventa la Tv commerciale. Il suo debutto avviene a "Tele Milano" da cui nascerà di seguito Canale 5. Con Mediaset Bongiorno riscuote altri clamorosi successi, sebbene il rapporto professionale con le reti di Berlusconi finisca all'improvviso e senza una spiegazione dopo quasi 30 anni di proficua collaborazione. Ma Bongiorno avrebbe debuttato su Sky con una nuova edizione di "Rischiatutto", un programma che negli anni '70 in Rai gli regalò un successo pari a "Lascia e raddoppia". In Mike Bongiorno, che ha avuto tre mogli pure lo sport ha avuto una grande importanza. Tifosissimo della Juventus dei Charles e dei Sivori, da ragazzo praticò l' atletica leggera, e ad appena 17 anni divenne cronista sportivo per "La Stampa" di Torino. Ma Bongiorno, che era anche un subacqueo, amava soprattutto la montagna. Era un provetto sciatore e un eccellente scalatore. Rimasta famosa la sua pubblicità per una grappa, realizzata sul monte Cervino. Religiosissimo, Bongiorno ripeteva sempre ai giovani di credere nell'esistenza di Dio. Nel 2007, per i suoi meriti professionali, ricevette a Milano dall'università lo Lulm la laurea honoris causa in "televisione, cinema e produzione multimediale". La morte lo ha accolto ancora iperattivo e con molti progetti che avrebbe voluto presto realizzare. Dicevamo come Bongiorno abbia inciso sul costume italiano, e non a caso egli è stato oggetto di studi socio-psicologici, ed ancora, Umberto Eco gli dedicò un saggio dal titolo "Fenomenologia di Mike Bongiorno". Certo ora, senza "mister Allegria", la televisione sarà ancora più povera e più volgare di quanto non lo sia già da qualche tempo.
Autore : Gianni Virgadaula
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