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notizia del 30/03/2009 messa in rete alle 12:41:34
Il paesaggio invisibile del degrado costiero
E’ stato dato alle stampe in una elegante veste tipografica un interessante lavoro, frutto di un progetto di ricerca prodotto da New landscapes, laboratorio di architettura, fotografia e comunicazione visiva, fondata e diretta dall’architetto Davide Pagliarini. Attraverso l’ausilio di diversi strumenti, – fotografie di qualità, testi, mappe, – il libro “Il paesaggio invisibile – Dispositivi minimi di neo-colonizzazione” documenta l’abusivismo edilizio e agricolo-costiero, lungo i trenta chilometri del territorio tra Gela e Ragusa, il più grande distretto italiano di agricoltura intensiva, costituito da serre, che dopo una crescita inarrestabile e incontrollata, si è avviata verso il suo recente declino, lasciando dietro di sé un territorio saturo e degradato. Si tratta di una indagine avviata nel 2003 e condotta attraverso tre ricognizioni fotografiche compiute tra il 2004 e il 2008. Il libro, che si apre con l’immagine della incompiuta periferia nord di Gela, mette in rilievo le diverse forme della dispersione urbana costiera, quella dei villaggi di seconde e terze case, sorti abusivamente tra gli anni Sessanta e Ottanta, in gran parte regolarizzati dai tre condoni del 1985, del 1994 e del 2003. L’intento dell’arch. Pagliarini è, oltre ad offrire una rappresentazione analitica del contesto, quello di individuare e presentare una strategia di intervento per il recupero del territorio, tramite un sistema infrastrutturale alternativo che sia nello stesso tempo processo di bonifica e occasione per nuove forme d’impresa locale. Il volume è stato prodotto con il patrocinio di Confindustria, InArtch Sicilia e Comune di Gela, assessorato ai Lavori pubblici.
Autore : Cinzia Sciagura
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