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notizia del 30/05/2010 messa in rete alle 12:34:52
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La media San Francesco alle prese con le tradizioni turche
In un momento in cui la scuola vive difficoltà oggettive, fra riforme che disorientano gli studenti e mancanza di fondi per garantire servizi sempre più all’avanguardia, qualcuno cerca di muoversi nella direzione opposta. Una risposta positiva arriva proprio dalla scuola media San Francesco di Gela, che cerca di offrire ai suoi studenti una formazione al passo con i tempi. L’apprendimento fra i banchi di scuola serve, ma se a fare da contorno ci sono progetti di formazione extrascolastica, altro non può che giovare. Una giornata , quella di martedì 25 Aprile, nella quale gli studenti della media San Francesco si sono distinti. L’aula magna gremita è diventata luogo di gran festa. La manifestazione dal titolo “Con la scuola in Europa – una finestra sulla Turchia”, che rientra nel progetto Pon 2007/13 denominato“Competenze per lo sviluppo”, ha coinvolto proprio tutti. Un modo nuovo di apprendere, di suscitare la curiosità degli studenti, con una full- immersion nella lontana Turchia, terra dalle bellezze incontaminate. Soddisfazione è stata espressa dal dirigente scolastico prof.ssa Giovanna Palazzolo, dalla vice preside prof. Maria Grazia Nicosia e dall’assistente linguistico Gamze Karasahin.
Gli studenti hanno relazionato sugli usi e costumi di questo popolo, a noi sconosciuto. Strabiliante il modo quasi naturale di padroneggiare la lingua turca attraverso i canti e le poesie degli alunni.
– Preside Palazzolo quanto è importante realizzare progetti di questo tipo nelle scuole?
«Molto, senza dubbio. La giornata di oggi rappresenta la fase finale di un progetto, nella quale i docenti si sono impegnati parecchio. I ragazzi si sono mostrati entusiasti, tanto quanto i docenti. Fra le tante iniziative abbiamo realizzato an-che dei gemellaggi con altri paesi europei. Cre-diamo che l’apertura della scuola all’Europa sia molto importante».
– Come si è svolto il percorso di apprendimento della lingua turca per gli studenti?
«L’assistente linguistico Gamze Karasahin, ha seguito i ragazzi passo dopo passo. Dal mese di Settembre vive a Gela, e rimarrà insieme a noi fino alla conclusione dell’anno scolastico. La scuola San Francesco fra l’altro è sede del Trinity, e dato che la madrelingua è una docente di inglese, è stato un motivo in più per coinvolgere gli studenti».
Soddisfazione è stata espressa inoltre, dalla vice preside dell’istituto, prof. Maria Grazia Nicosia in quanto responsabile del progetto e docente di lingua inglese.
– Cosa le è parso di questo progetto prof.ssa Nicosia?
«Non è il primo progetto della quale mi occupo. Quest’anno abbiamo avuto la fortuna di avere con noi una giovane madre lingua turca. Grazie alla disponibilità dei fondi europei, abbiamo potuto portare a termine anche questo percorso formativo. Guardare all’Europa oggi è fondamentale, tutto ciò lavorando anche con altre scuole. I fondi europei ci hanno permesso di realizzare vari corsi di formazione e non solo. Altri progetti importanti sono quello del laboratorio di scienze, del laboratorio musicale e di quello linguistico. La docente turca è stata molto disponibile con i ragazzi, che hanno affrontato lo studio in modo ludico».
– In quanto docente, questa esperienza come si è rivelata?
«Beh ,per me personalmente è stata bellissima. Per i ragazzi poi è diventato quasi un gioco apprendere canti, danze e tradizioni turche. La docente madrelingua è stata molto disinvolta. I bambini la adorano. In un momento in cui la scuola vive difficili condizioni, poter realizzare progetti di questo tipo è un dato positivo».
– E dell’approccio degli studenti che dice?
«I ragazzi sono stati ben disposti a studiare. Nonostante i tempi ristretti di preparazione, si sono impegnati molto. C’è anche da dire che il turco non è una delle lingue più facili da apprendere, soprattutto per degli studenti di scuola media».
– Prof. ssa Karasahin come si sono mostrati gli studenti?
«Sono stati molto bravi. Imparare il turco non è molto facile. Hanno studiato e soprattutto si sono divertiti molto. Nonostante la giovane età, si sono mostrati volenterosi di imparare le tradizioni del mio paese».
Fra gli studenti alcuni hanno voluto dare la propria testimonianza. Emanuele Pirone della 2a C si dice soddisfatto del progetto che gli ha permesso di condividere anche momenti di gioia con i compagni. Dice di essere rimasto affascinato dalle particolari danze turche.
Kevin Monachella della 1a F ha preparato insieme agli altri un dialogo, una canzone ed alcune poesie turche. Ha parlato del progetto in modo positivo, ed è rimasto molto colpito dalla bellezza delle tradizioni di questo popolo.
Autore : Martina La Gristina
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