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Corriere di Gela | Loredana Migliorisi giovane talento tra pennelli e colori
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notizia del 26/04/2009 messa in rete alle 12:02:00

Loredana Migliorisi giovane talento tra pennelli e colori

Ricreare sulla tela gli effetti di luci e ombre, esprimere sensazioni, realizzare opere dai tratti d’effetto. Queste sono alcune delle caratteristiche a cui si rifanno gli impressionisti che hanno dato il loro contributo alla storia della pittura. Si ispira a grandi artisti del calibro di Renoire Monet, Gustave Klimt, Paul klee, la giovane pittrice gelese che abbiamo conosciuto.
E’ subentrata in un ambiente difficile, quale quello dell’arte, ma il talento davvero non le manca. Si chiama Loredana Migliorisi, ed ha 33 anni. Le sua passioni sono la pittura e la fotografia. Ha frequentato il Liceo Scientifico “Vittorini” di Gela, e adesso si dedica alla sua passione maggiore. Dipinge fin dalle elementari, è già da allora spiccava per le sue doti artistiche. Il suo primo disegno fu un paesaggio. Ha frequentato un corso di pittura, ma già prima il suo talento innato era emerso. Fin dall’inizio i suoi genitori l’hanno appoggiata nella sua scelta. Una perfezionista nel suo stile fatto di linee e contorni ricreati con cura. Attenta osservatrice del mondo che la circonda, ricrea uno stile tutto personale. A circa 20 anni decide di continuare su questa strada, dipingere è la cosa più importante. I suoi quadri sono stati esposti in alcune mostre al Palazzo Ducale, qualche anno fa nella famosa via Pisa in onore della celebrazione della Madonna dell’Alemanna, un'altra nel quartiere Macchitella. Ora sta pensando di organizzare altre collaborazioni, per mostrare le sue opere. Ha visitato anche gli ambienti dell’arte fiorentina, settore affascinante ma con molte limitazioni, apprezzato da pochi amatori non necessariamente esperti. Per conoscere più a fondo la sua attività, abbiamo incontrato la giovane artista Loredana Migliorisi (nella foto con accanto una delle sue creazioni).
– Come definisci il tuo stile?
“La mia pittura rientra in uno stile espressionista quasi astratto, ma apprezzo anche l’arte impressionista. Ogni quadro è legato a sentimenti, stati d’animo che trasferisco poi nell’opera. Mi è capitato di realizzare opere impressioniste astratte, che rappresentano l’astrazione di quella realtà filtrata attraverso gli stati d’animo dell’artista. Con minuziosa attenzione, mi piace mettere in risalto luci e ombre, angolazioni e linee. Spesso nelle mie tele ricorrono delle farfalle, mi piace molto dipingerne di diverso tipo. La farfalla richiama per eccellenza il senso di libertà e di bellezza”.
– Cosa significa per te dipingere?
“E’ quello che amo fare e mi fa stare bene. Quando dipingo i pensieri svaniscono, ansie e tensioni non mi appartengono più. Ci sono periodi in cui la mia produzione è più ampia, ed altri in cui dipingo meno. Realizzare un’opera non è un fatto meccanico, lo faccio quando un momento preciso diventa per me, fonte di ispirazione”.
– A cosa si ispirano le tue opere?
“Tutto dipende dal momento. Magari mi capita di camminare per strada, vedere una farfalla, dei fiori o osservare un paesaggio. Quello che mi colpisce nel quotidiano, può diventare poi una produzione su tela. Anche guardare le immagini di un libro può diventare per me fonte di ispirazione. Se qualcuno richiede una mia opera, la creo con il mio tocco personale. Qualche anno fa mi capitava anche di avere l’ispirazione nel cuore della notte. Anche se per lo più dipingo nei pomeriggi”.
– Quali sono i colori che preferisci utilizzare nei tuoi quadri?
“Il viola, il rosso, il nero, il verde sono colori che utilizzo spesso. Prediligo i colori accesi, grintosi. E’ difficile trovare tele dai colori tenui, perché colori come il beige, il giallo chiaro non danno l’effetto giusto se si vuole ottenere un impatto d’effetto. Il rosso è per eccellenza il colore della passione, del tormento. Il verde trasmette serenità. Il nero invece non lo denoto con connotazione negativa, anzi per me è un colore affascinante. Non riesco a descrivere il perché di determinati accostamenti, li associo in modo naturale”.
– Ci sono dei pittori nello specifico ai quali ti ispiri?
“ In modo particolare no . Sono però affascinata da grandi artisti della pittura quali Gustave Klimt, Claude Monet, Auguste Renoir. Il loro impressionismo propone un gioco di luci e ombre che crea spazi vibranti, e che generano forti impulsi del sentimento. Apprezzo anche Joan Mirò affascinante nel suo surrealismo e nella sua evoluzione detta particolarista”. Mi piace mostrare ed esporre dei lavori di qualità. Ma per fare questo i miei genitori mi sostengono anche economicamente”.


Autore : Martina La Gristina

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