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notizia del 01/06/2004 messa in rete alle 11:43:18
L’interiorità come bellezza sublime, Zecchi a Gela
Prosegue con la presenza di ospiti illustri il progetto “Ecclesiazuse” intrapreso dalla scrittrice Silvana Grasso, nell’ambito della consulenza culturale affidatale dal Sindaco Rosario Crocetta. Domenica 16 maggio è stata la volta di Stefano Zecchi scrittore e professore universitario di Estetica; è stata proprio la bellezza il tema dell’incontro che si è svolto al Museo Archeologico Regionale di Gela, città che è un continuo miracolo di rinascita e in un luogo dove ruderi e macerie sopravvivono. Una bellezza universale ma che sembra ogni volta concretizzarsi più nella sfera del femminile, una bellezza che per Zecchi sembra andare oltre l’apologia o all’apoteosi poiché essa riflette uno status interiore che non necessariamente deve esprimersi poi nella corporeità. «La bellezza è la capacità e la possibilità di trasmettere sentimenti, tutto dipende da ciò che si cerca – ha detto Stefano Zecchi – essa è una forza di costruzione, mai dissolutiva.
Questo sta a dimostrare come la seduzione, l’incontro, la bellezza del corpo siano dei poteri effimeri, legati al tempo, nonostante le società di tutte le epoche la premino come simulacro. Silvana Grasso ha avanzato domande attraverso versi di Saffo, Anacreonte, su cosa si cerchi oggi nella bellezza, come contrastare la corporeità pingue. La quotidianità vincola la collettività con stereotipi errati, quello della fisicità, il rifiuto dei propri limiti è un complesso che essa stessa si crea, la bellezza è anche responsabilità culturale civile e politica. Una breve mostra fotografica è stata allestita all’interno della sala da Longo e Morello che hanno espresso un’idea di bellezza attraverso alcuni dei loro scatti commentandoli. Vari gli interventi avanzati dai presenti che hanno seguito con interesse l’incontro.
La scrittrice Silvana Grasso ha anticipato fra i nomi dei suoi prossimi ospiti la presenza dello scrittore e giornalista Corrado Augias; gli appuntamenti estivi del suo progetto che proseguirà con il titolo di “Estate al chiaro di luna”, prevede dei notturni letterari che si svolgeranno all’aperto.
Autore : Lorena Scimé
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