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Corriere di Gela | La vita del Club Nautico, una storia lunga 35 anni
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notizia del 30/03/2003 messa in rete alle 11:43:47
La vita del Club Nautico, una storia lunga 35 anni

Trentacinque anni condensati nell’elegante volume “Storia di un circolo virtuoso”, edito da Dainotto per il Club Nau-tico di Gela, amorevolmente curato da Marina Incardona Reale (nella foto sotto), collaborata da un nutrito gruppo di amici.
Era il 15 marzo 1968 e il notaio Renato Mattina, mediante atto notarile, costituiva ufficialmente l’associazione denominata “Club Nautico Gela”, alla presenza di Vincenzo Gennuso, Emanuele Minardi, Rosario Di Bartolo, Vittorio Lampasone e Giovanni Renda. Il prof. Vincenzo Gennuso assumeva la presidenza del Club per promuovere, praticare ed incrementare lo sport della nautica, della vela, del nuoto e della pesca sportiva, nel quadro generale delle attività sportive e turistiche locali, regionali e nazionali.
Il quadro generale, nel corso degli anni, veniva ampliato mediante tutta una serie di innesti qualitativi, soprattutto sotto il profilo culturale.
Il riferimento, in questo caso, è da ascrivere alla creazione del “Timone d’argento” con l’assegnazione del premio ai siciliani che si erano distinti nel campo della letteratura, delle varie arti e nello sport.
Nella prima edizione del 1975, l’apposita commissione formata da Pietro Palma, Alfonso Parisi, Salvatore Parlagreco, Enzo Leonardi, Enrico Abbate e Felice Damaggio individuò le personalità da premiare in Leonardo Sciascia (letteratura), Angelo Panzera (motonautica), Salvatore Puma (lirica) e Angelo Arcidiacono (scherma).
Erano trascorsi appena pochi anni ed il Club si proiettava già, con stile di originalità operativa, oltre gli angusti confini territoriali.
Tutto ciò rappresentava una tappa, l’inizio di una progressiva operosità ad ampio raggio fino ai giorni nostri.
All’odore pungente del greggio, per la produzione degli idrocarburi nel primo centro oli dell’Agip mineraria, che esalava da quel deposito situato a due passi dalla sede del nautico, si sostituiva l’odore delle prime piante che andavano circondando il Club e, successivamente, il bar, le sale, la pista, il deposito delle barche, la piscina.
Il Club prendeva sempre più forma e consistenza; l’arenile prospiciente veniva nettato da scorie varie e da alghe alla rinfusa.
Le splendide conchiglie dai colori dell’iride incominciavano a trasmigrare dai fondali a quelle rive colore della paglia per opera dei rastrelli puntuali.
Quelle conchiglie erano ormai preda di mani gentili e di orecchie anelanti echi di maree e di fasciame di antichi galeoni inabissatisi, da secoli prima e dopo l’era di Eschilo. In quella atmosfera “esclusiva” il Club maturava sempre di più, e diveniva essenza di una comunità vissuta a misura d’uomo fra i campi geloi chiazzati di messi e di cotone. Ma era sempre il mare, con la sua dolce ed estenuante cantilena, a scandire la vita dei soci del Club Nautico e di coloro che, occasionalmente, ne erano ospiti.
Sole, venti brevi di scirocco, lune piene, balli, amori a prima vista con i sottofondi delle risacche puntuali. E in lontananza le lucciole di qualche nostalgica lampara sfiorata dalle luci delle trivelle che perforavano per una ricchezza effimera.
Tutto questo e molto di più sintetizza “Storia di un circolo virtuoso” che si avvale anche di tutta una serie di testimonianze cronologiche di grande spessore affettivo, e si coniugano con una ricca documentazione fotografica che spigola fra gli archivi del cuore e del tempo.
Un libro amarcord che esalta, nel suo genere, una particolare componente gelese non di élite ma di amicizia diversificata, di cultura e di sport ad ampio raggio; quasi una storia patria moderna da inserire nell’album dei ricordi più significativi, e da sfogliare nelle notti fredde e delle folgori.
Una raccolta, allora, per rinverdire il tempo e ricavarne momenti, esperienze: da trasmettere alle nuove generazioni del nautico.
Un processo lento ma inesauribilmente continuo, da riversare anche nel tessuto connettivo di Gela: dal primo vagito con Vincenzo Gennuso fino all’eredità di que-st’anno con Gaetano Trainito.
Il Club Nautico di Gela continua…


Autore : Federico Hoefer

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