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Corriere di Gela | Al liceo Eschilo il libro di Rosetta Maganuco
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notizia del 17/12/2004 messa in rete alle 10:27:53
Al liceo Eschilo il libro di Rosetta Maganuco

Sarà presentato, nell’Aula Magna del Liceo Classico di Gela, l’opera letteraria della prof.ssa Rosetta Maganuco “Storie e poesie di Gela e della Sicilia”. L’opera, pubblicata dalla Betania Editrice di Gela, verrà presentata a cura del Centro di Cultura e Spiritualità Cristiana “Salvatore Zuppardo” venerdì 17 dicembre alle ore 17,30.
La prof.ssa Maganuco è nota nella nostra città per avere insegnato per tanti anni nelle scuole medie e soprattutto presso l’Istituto Tecnico Commerciale e per le sue continue conferenze sulla storia patria realizzati nel corso degli anni. Tra i fondatori dell’Archeo Club (fa parte di Italia Nostra, del Wwf, della Lipu, della Fai e della Lav) è stata anche direttrice del Museo Archeologico di Gela. Ha presentare il libro sono stati chiamati il prof. Giorgio Romano, preside della scuola media “San Francesco”, il prof. Biagio Pardo che declamerà le poesie dell’autrice contenute nell’opera e il critico letterario Enzo Salsetta. Coordinerà i lavori Ignazio Giudice, presidente del “Centro Zuppardo” e responsabile dell’editrice Betania.
L’opera di ben 320 pagine contiene il contenuto delle conferenze della Maganuco per “svelare” – come ella dice – il volto della Gela medievale e poi nei secoli spagnola, su cui è ancora tanta “nebbia”.
“Ho voluto avvicinare – scrive la Maganuco nella introduzione – alla maniera plutarchesca, gli dei greci che un tempo qui si adoravano, con i “santi” medievali e moderni, che ancora oggi si venerano a Gela. Ho cercato di “rivelare” i segreti delle varie iscrizioni greche e latine che si trovano nel nostro territorio e che sono anch’esse una fetta di storia importante, se sono rese comprensibili: un lavoro faticoso, che mi ha portato nelle chiese e nei vari monumenti, che spesso, per coloro che non conoscono le lingue classiche, sono “muti”. Ho frugato nei vicoli del centro storico, nei campanili, alla ricerca della storia e della bellezza, nei resti di mura, nei pinakes, ancora sopravvissuti alle temperie distruttrice dell’età moderna, nei resti di castelli e di torri di guardia”.
“Ho voluto ricordare – continua – alle giovani generazioni gli usi, i costumi, le tradizioni della Gela degli avi, affinché conoscessero le loro radici, ed anche i loro canti, espressioni di poesia popolari importanti e le feste pasquali siciliane, a cui annetto un grande valore etnico e antropico. Ho accostato monumenti e poesie, e non è casuale quello fatto tra i monumenti arabi e la poesia araba. Ho voluto anche un po’ approfondire argomenti di storia “moderna” come lo sbarco degli anglo-americani a Gela e gli avvenimenti successivi che hanno avuto una profonda influenza nella storia siciliana”.


Autore : Emanuele Zuppardo

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