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notizia del 07/04/2004 messa in rete alle 09:40:52
Il sindaco di Mostar incontra Crocetta e gli operatori economici
Era venuto due giorni prima della grande manifestazione di lunedì della “Nona giornata della memoria” per vedere la nostra realtà economica, cosa si produce a Gela, come sono organizzate le attività economiche ed eventualmente chiedere un aiuto per ricostruire la sua città distrutta durante la guerra dei Balcani.
Vogliamo parlare del signor Salko Bubalo (foto) sindaco di Mostar (Bosnia) che ha concluso il suo soggiorno nella nostra città incontrandosi con alcuni operatori economici e professionisti: geom. Melfa (Comes), Italiano e Giardino (Agroverde), Barone, Psaila, dottori commercialisti Nicoletti e Gennuso ed altri. A coordinare l’incontro è stato il sindaco Rosario Crocetta che a conclusione dei lavori, in segno di ospitalità quasi a tracciare un ponte tra Gela e Mostar, ha regalato un prototipo di reperto greco fortemente gradito dall’ospite bosniaco.
Nel corso della riunione a prendere per prima la parola è stato il signor. Bubalo che ha tracciato la storia della sua città di come era prima della guerra e quali devastazioni ha subito registrando danni per circa il 60% delle strutture industriali. Si è detto entusiasta della realtà gelese e volentieri prenderebbe a prestito le iniziative di tipo agroalimentare, ma anche gradirebbe essere rifornito di maestranze per la costruzione di strade e strutture industriali.
Ha quindi elencato una serie di opere di cui necessita Mostar dalla costruzione di case, alla creazione di piccole fabbriche alla produzione di alimenti vegetali genuini. Una conversazione molto approfondita che si è avvalsa della collaborazione di un interprete bosniaco trapiantato ad Enna che risponde al nome di Dado Ivazzi e sposato con una siciliana.
«E’ stato un incontro positivo perché mette in luce le possibilità di un Paese che nella fase di ricostruzione – ci ha dichiarato alla fine dell’incontro molto soddisfatto il sindaco Crocetta – ha bisogno di grandi investimenti e sicuramente anche merci per cui si possono intraprendere rapporti di scambio. E’ chiaro che vanno verificate tutte le possibilità compresa la sicurezza degli operatori e degli investimenti.
Su questo, in occasione della fiera di Mostar nella seconda metà di maggio ci prefiggiamo di fare una delegazione di imprenditori interessati ad investire in quel Paese che ha bisogno dell’industria metalmeccanica, edile, prodotti agricoli. Credo che questa possa essere una grande occasione».
L’incontro si è concluso con la proposta di Crocetta di costituire un comitato operativo.
Abbiamo pensato di intervistare il sindaco di Mostar per sapere più da vicino come si vive nella sua terra e le motivazioni che lo hanno indotto a venire a Gela.
– Sindaco Bubalo, è risaputo che la Bosnia ha subito danni elevatissimi durante la guerra dei Balcani, colpita al cuore nella sua economia di per sé debole. Quali sono le cose che chiedete ai nostri operatori commerciali e alle nostre Istituzioni?
«Noi abbiamo bisogno di prodotti semilavorati ma anche di prodotti finali dell’industria e dell’agricoltura. Abbiamo avuto un’industria dei fiori molto sviluppata e vorremmo riprenderne la produzione. Vorremmo ripristinare l’industria telefonica completamente distrutta, le telecomunicazioni e l’industria elettrica. Necessitiamo di strade l’80% delle quali sono state riparate. Ciò che più importante per ora è l’avvio della nostra economia e la creazione di nuovi posti di lavoro. Riteniamo fondamentale uno sviluppo dell’agricoltura con la produzione di cibo sano, della metallurgia, dell’industria del legno e del turismo».
– Dall’incontro col sindaco e con gli operatori economici ritenete che ci siano dei margini di intesa per avviare una collaborazione di tipo industriale, commerciale e turistico?
«Si è vista una voglia e una disponibilità dell’imprenditoria gelese con cui ci siamo incontrati di venire ad investire in Bosnia secondo una reciproca convenienza. In questo momento tutte le leggi agevolative in Bosnia dovrebbero incoraggiare ad operare nel nostro Paese».
– Quale potrebbe essere la convenienza commerciale per gli operatori gelesi nell’investire in Bosnia?
«La maggiore convenienza sta nei costi molto bassi della nostra manodopera. C’è molta disponibilità di materia prima».
– Possiamo dire che è stato costruito un ponte tra Mostar e Gela?
«In questi tre giorni che sono stato a Gela ho ascoltato moltissime buone parole, ho avuto modo di visitare aziende floride interessate a darci una mano di aiuto e sicuramente porto un bel ricordo ed un buon messaggio da trasmettere ai miei cittadini. Posso confermare che un grande ponte da oggi è stato costruito tra Mostar e Gela».
Autore : Nello Lombardo
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