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| notizia del 07/04/2004 messa in rete alle 09:31:44 Gela provincia, il sindaco che fa? Ancora nessuna novità, da parte del Comune, in merito all’approvazione delle graduatorie per i concorsi interni, delle quali parlavo la settimana scorsa. Giunge notizia che in settimana sia stata presentata al Sindaco una petizione firmata da un centinaio di dipendenti comunali. Ho ripreso il discorso sui concorsi al Comune perché la scorsa settimana, per un refuso, è “saltato” l’ultimo periodo dell’articolo, laddove smentivo le “malelingue” convinte che le graduatorie non vengano attivate perché qualche “raccomandato” di ferro non è risultato vincitore, e ribadivo che no, nella città della trasparenza e della legalità una cosa del genere non può assolutamente accadere. Per cui, se le graduatorie ancora non si attivano, basterà aspettare qualche giorno: si tratterà di un problema burocratico che verrà velocemente risolto. Nell’attesa, torniamo a parlare della provincia di Gela, un tema che mi è sempre particolarmente caro, e che è caro a quei gelesi che veramente amano questa città. Su questo tema, va detto, non si sono impegnate né l’amministrazione Scaglione, né quella Crocetta. Sembrava quasi che nessuno volesse dare fastidio ai manovratori (nisseni) della provincia. Il disegno di legge esitato mercoledì scorso dalla Commissione Affari Istituzionali dell’Assemblea Regionale riapre prepotentemente il discorso provincia, portando a giugno 2006 il termine per presentare le nuove istanze e abbassando a 180.000 abitanti (120.000 in particolari casi) il limite minimo di popolazione necessaria. Si pensa che il disegno di legge rappresenti il “via libera” per Caltagirone, pronta a diventare provincia con il placet di Raffaele Lombardo, presidente della provincia di Catania e candidato al Parlamento europeo. Con questo disegno di legge Lombardo dovrebbe avere risolto ogni problema di campagna elettorale. Ma il gioco si riapre anche per Gela, e va dato atto soprattutto a Speziale (ma anche a Morinello) di avere svolto un buon lavoro con l’emendamento che fa salve le istanze già presentate, a meno di ripensamenti da parte di qualche comune che ritenga di fare marcia indietro. Dunque per Gela, se non vi saranno modifiche al disegno di legge, varrà l’istanza già presentata (e finita nel dimenticatoio) per la costituzione della provincia del Golfo, che raggiungeva i 200.000 abitanti circa. Ora si tratta di non dormire, svegliarsi una volta per tutte ed attivarsi, destra, centro e sinistra, per seguire da vicino il disegno di legge ed evitare le immancabili “imboscate” che verranno tese da quei politici, di ogni schieramento, che vorranno evitare nuove realtà provinciali, a Gela come a Sciacca, a Marsala come ad Alcamo. Va fatta una battaglia a tutto campo, e sarà una battaglia senza esclusione di colpi. Per questo motivo il Sindaco, che nella sua amministrazione ha i due deputati regionali di Gela, deve immediatamente costituire un comitato che riunisca l’esperienza e la capacità del vecchio comitato promotore della provincia del Golfo con la capacità della deputazione regionale e nazionale di Gela e con la forza delle categorie produttive e imprenditoriali. Non si perda più tempo e si inizi a lavorare seriamente per la provincia! Autore : Giulio Cordaro » Altri articoli di Giulio Cordaro |
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