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Corriere di Gela | Il Pd si rifa il look, aspettando Renzi
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notizia del 03/11/2013 messa in rete alle 08:22:05

Il Pd si rifa il look, aspettando Renzi

Si apre una stagione nuova per il Partito Democratico, che, per certi versi, nasce solo adesso. E’ la sensazione che proviamo incontrando i segretari dei tre circoli Pd. Per la cronaca al “1° circolo”, trasferitosi da Via Palazzi alla Via Parioli, fondato da Miguel Donegani, è stata eletta l’avvocato Claudia Caizza (nella foto), succeduta al dott. Gianpaolo Alario. Al Circolo “Gela centro” fondato da Lillo Speziale è stato rieletto l’avv. Angelo Licata (nella foto a destra). Al circolo “Gela città”, di recente costituzione, è stato eletto l’avv. Giuseppe Licata (nella foto a sinistra), già consigliere provinciale.

E’ la prima volta che tutti i massimi responsabili dei circoli appartengono a una generazione – anagrafica e politica – diversa, che non c’entra davvero più né con le ideologie del Novecento e i loro lasciti buoni e cattivi, né con le pratiche politiche della prima e della seconda repubblica. Per la prima volta, nella storia del Pd a Gela, si affaccia sulla scena un modo di intendere la politica che viene dal presente e guarda al futuro, anziché guardare al passato rimanendo impantanata nel presente. Pensa più ai frutti da far germogliare che alle radici da curare e da ostentare ai quattro venti.

Stiamo assistendo ad un cambiamento di clima e di rotta? Lo vedremo.

La scorsa settimana i circoli del Pd di Gela hanno concluso i loro lavori svolgendo i rispettivi congressi in un momento sicuramente non certo felice per il partito. Eletti i segretari dei circoli cittadini, si dovrà metter mano ad un progetto comune di riorganizzazione che porti sintonia all’interno degli organi statutari ed istituzionali. I buoni propositi non mancano, solo che bisognerà passare al più presto dalla fase dei proclami a quella operativa. E di cose da fare non ne mancano. Prima fra tutte riportare il sereno dopo le fibrillazioni di questi giorni. Quel che emerge a conclusione dei congressi è la gran voglia di partecipazione non solo da parte degli iscritti al circolo, ma anche di semplici cittadini e simpatizzanti. I circoli del Pd a Gela, per certi versi nel passato hanno costituito una sorta di longa manus, se non addirittura strumento di potere e di controllo, da parte dei leader democratici verso cui essi si richiamavano. Avrebbero dovuto essere una sede di dibattito e di elaborazione politica – come vuole lo statuto del Pd – invece si sono rivelati più una macchina elettorale a sostegno della linea politica dell’onorevole di riferimento, che una sede di elaborazione politica e di indirizzo.

Ad affermarlo è Giuseppe Licata. Adesso sembra che si cominci a parlare un linguaggio diverso dal recente passato, un modo nuovo di intendere la politica che vorrebbe scrollarsi di dosso logiche correntizie e politiche personalistiche dannose al partito ed alla città. Si guarda, ora, ad un circolo come fucina e sede di elaborazione di idee e programmi, con più spazio ai giovani e alle donne. Si pensa in generale ad una organizzazione più snella, con pochi obiettivi ed a nuovi strumenti partecipativi. Bocche cucite sul nuovo segretario cittadino che dovrà succedere a Carlo Romano, di fatto dimissionario. Claudia Caizza preferisce dribblare sulla questione, giustificando il fatto che è prematuro parlarne dato che la sua elezione dovrebbe avvenire a marzo o ad aprile del prossimo anno, anche se lei preferisce che avvenga entro Natale. Una riconferma di Carlo Romano la ritiene difficile per via dei suoi interventi poco efficaci e per nulla incisivi. Sarà, a suo avviso, necessario raccordarsi fra i circoli per poi affrontare unitariamente il problema della successione alla segreteria. C’è chi afferma addirittura l’inutilità della elezione del segretario in considerazione che questa figura non è prevista dallo statuto del partito. Tra l’altro, si dovrà decidere di concerto con la segreteria regionale se celebrare il congresso cittadino prima o dopo l’elezione del segretario nazionale. La candidatura di Claudia Caizza nasce da lontano. E’ stata presidente durante la segreteria di Gianpaolo Alario. Qual è il suo giudizio politico sulla giunta e sulla gestione complessiva del partito? Non certo positivo. Perché?

Tutto ciò che di negativo è accaduto – avverte la Caizza – è successo perché il Pd, pur essendo il primo partito della città di Gela, ha dimenticato quale doveva essere il ruolo dei partiti all’interno del territorio. Delusione per i comportamenti sia dei suoi rappresentanti in giunta che dei consiglieri comunali di appartenenza democratica. Di opinione diversa è invece Giuseppe Licata che ritiene positivo il lavoro finora fatto dalla giunta Fasulo: investimenti sulle strutture sportive, sulla viabilità, piena collaborazione col mondo associativo, sviluppo culturale. Angelo Licata, anche lui come la Caizza, ha una vecchia militanza nel Pd e quando gli chiediamo se è esatto identificarlo come vicino a Lillo Speziale, ci risponde che si tratta di una semplificazione giornalistica. Non nega il riferimento, ma tre anni fa – ammette Licata – esistevano due circoli e la contrapposizione tra Donegani e Speziale era fortissima. Allora fu eletto segretario e chiaramente Speziale era il suo riferimento. Ma è acqua passata. Basta pensare che al recente congresso Speziale gli ha votato contro. Positivo il suo giudizio su giunta comunale e consiglio comunale. Ritiene che ci sia un difetto di comunicazione in quanto non tutto ciò che di buono fa l’amministrazione emerge e viene portato a conoscenza dei cittadini. Forse la giunta agisce sotto traccia e nel silenzio. Importante l’ultimo atto della giunta e del consiglio che hanno portato a Gela il colosso Mac Donald’s. «Purtroppo – ammonisce - siamo riusciti a rovinare l’immagine di una iniziativa positiva».

Ecco quanto ci hanno dichiarato i tre neosegretari.

Claudia Caizza segretario 1° Circolo Pd. Si richiama a Gianni Cuperlo.

«La prima tessera del Pci me la regalò mio padre. Erano tempi diversi allora. Dopo la maturità mi sono allontanata dalla politica attiva per dedicarmi agli studi universitari. Tre anni fa mi sono candidata a sostegno della lista Donegani per Fasulo. All’interno del circolo abbiamo avuto sempre una linea condivisa per raggiungere risultati di crescita nel circolo e nel Pd. Obiettivo del gruppo dirigente di questo circolo sarà quello di portare la politica al centro delle responsabilità riguardo alla linea politiche che dovrà assumere sia il consiglio comunale che l’amministrazione. Una linea politica di riferimento deve essere vincolante per chiunque rappresenti il partito democratico. Purtroppo rileviamo che i consiglieri comunali hanno perso questo punto di riferimento considerandosi loro stessi unico punto di riferimento. Ma non è così. Occorre il ritorno alle assemblee di partito dalle quali esca la linea di sintesi che possa guidare consiglio comunale ed amministrazione nelle scelte che dovranno assumere”.

Giuseppe Licata, segretario circolo Gela Città, di stretta osservanza della linea di Matteo Renzi. «A mio avviso si è sbagliato nel considerare il circolo come un fatto personalistico. E la colpa è di tutto il partito, non dei singoli. Ho sempre sostenuto che esso deve essere considerato come luogo di elaborazione di idee e iniziative, come supporto all’azione amministrativa, come luogo di comunicazione. Deve uscire dalla propria stanza e scendere nei luoghi dove sta la gente assumendo la sua vera funzione associativa. Obiettivo immediato è che i tre circoli si riuniscano insieme, e su questo sono concordi sia la Caizza che Angelo Licata, per concordare un’assemblea Pd al di fuori dei circoli stessi e comunicare ciò che il partito intende fare in questi ultimi due anni di amministrazione della città. Fare un consuntivo di ciò che abbiamo fatto e possiamo dire di avere fatto tanto. Non ci può essere un partito a gruppi, i crocettiani da una parte, gli spezialiani e i fasuliani dall’altra. Assolutamente no. Tutti insieme ora per condividere una linea da portare avanti e decidere come l’amministrazione comunale possa essere rafforzata per quello che ha fatto, agli occhi dell’opinione pubblica».

Angelo Licata, segretario circolo Gela Centro con un legame affettivo a Gianni Cuperlo.

«Questa mia rielezione a segretario di Gela Centro mi auguro che possa rappresentare il viatico di sempre nuove iniziative politiche per il futuro di questa città, al di fuori di ogni demagogia populista. Il nostro circolo sicuramente assieme agli altri continuerà a sostenere questo sindaco che, come tutti gli altri sindaci, si dimena tra le grosse difficoltà di bilancio. Meritano sostegno ed incoraggiamento per il buon lavoro che fanno, i nostri due assessori Casano e Ventura. Metterò a disposizione il mio circolo, e son sicuro che lo faranno anche gli altri due segretari, per rappresentare assieme agli altri la presa a terra per eliminare discrasie e tensioni che nuocciono al partito. Fra due anni ci ripresenteremo alla città con un consuntivo delle cose fatte sottoponendoci con grande umiltà al loro giudizio e dovremo fare i conti anche col centro destra molto agguerrito, oltre che con l’antipolitica. Ci attendono momenti difficili perché con la scarsità di fondi di bilancio sarà arduo dare risposte alla gente. Se poi al nostro interno dovessimo apparire ancora litigiosi faremmo un danno a noi e alla città. Mi consenta però di affermare, che pur con queste negatività, il Pd è veramente l’unico partito democratico. Infatti non è un partito personalistico, il suo simbolo è l’Ulivo, non Monti, Casini, Renzi o Cuperlo».


Autore : Nello Lombardo

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