|
notizia del 03/11/2013 messa in rete alle 08:16:14
Confindustria nissena e i compagni di merenda
Meno male! Ma che paura ho avuto, fino a che ho potuto conoscere i risultati della votazione con cui l’Assemblea regionale siciliana ha bocciato la mozione di sfiducia al presidente Crocetta. Sì, la mozione di sfiducia presentata da quei “vastasi” dei grillini, che tentavano di fare ripiombare la Sicilia in alto mare, proprio come i barconi che ogni giorno arrivano dalla Libia.
E invece, alla faccia dei grillini, dei destrorsi di Musumeci e dei pochi pidiellini rimasti, Crocetta continuerà a guidare la Sicilia, in collaborazione con le procure di tutta l’isola e con qualche giornalista che ancora lo gratifica con interviste a comando.
Adesso, passato ormai questo giorno “doloroso”, il governo regionale potrà finalmente mettersi al lavoro con nuova lena, pronto ad affrontare di petto i problemi dei siciliani. Che non sono pochi, se circa un quarto delle famiglie è ormai sotto la soglia della povertà. Se per la disoccupazione giovanile siamo agli ultimi posti della classifica nazionale, e così per la disoccupazione in generale. Se le piccole aziende chiudono a centinaia ogni mese. In un anno, da quando c’è il governo Crocetta, è stata fatta un po’ di pulizia nel settore della Formazione, ma nulla si è visto sul versante degli aiuti alle imprese, dell’occupazione, del miglioramento della qualità della vita (e soprattutto delle condizioni economiche) dei siciliani.
Ma dobbiamo comunque essere ottimisti, poiché abbiamo toccato il fondo e peggio di così non può certo andare: vedremo cosa si muoverà nei prossimi mesi.
Chi invece si muove, e con destrezza, è quel manipolo di galantuomini di Confindustria nissena. Sì, proprio i “moschettieri della legalità”. Quelli che, in nome della legalità, sono diventati ormai da tempo i veri “poteri forti” che decidono ormai l’andazzo in provincia (o meglio, ex provincia) e anche alla Regione. Nel governo Lombardo (sponsorizzato da Crocetta e Lumia) avevano come assessore alle Attività produttive il loro Marco Venturi, che per razionalizzare il settore e risparmiare ha abolito i consorzi per le aree industriali, raggruppandoli in un nuovo organismo regionale, denominato Irsap.
Il secondo passo l’ha fatto Crocetta, divenuto intanto presidente della Regione: alle Attività produttive ha chiamato Linda Vancheri (funzionaria di Confindustria nissena e collaboratrice dell’ex assessore Venturi), e a capo dell’Irsap, dopo qualche turbolenza, è riuscito a infilare alla presidenza l’ex collaboratore di Venturi (ancora lui!) Alfonso Cicero (che per far capire a tutti quanto vale, due mesi fa ha subìto un fallito attentato incendiario). Così Confindustria nissena controlla l’assessorato regionale e tutti i consorzi Asi: bel colpo!
Questa allegra brigata di “compagni di merenda” ha ora stabilito, nell’ambito della riforma dei consorzi Asi, di operare un vero e proprio “scippo” nei confronti di Gela, riducendo il Consorzio di contrada Brucazzi a un piccolo ufficio periferico, con una drastica riduzione di personale (rimarrebbero solo dieci unità) e nessun apporto di personale precario, che verrebbe mandato a casa. Utilizzando dati errati (ci auguriamo non volutamente…), gli “alfieri del buongoverno” hanno destinato solo sei milioni di euro agli uffici Asi di Gela, a fronte di dieci per Caltanissetta. Eppure dovrebbero sapere che a Gela la zona industriale include anche la Raffineria con i propri 1.200 addetti, dal momento che la Raffineria è uno dei grandi soci di Confindustria nissena e uno dei “grandi elettori” di Venturi, Montante e amici vari.
Sarà stato un momento di annebbiamento mentale, chissà. Bene hanno fatto intanto i capigruppo del consiglio comunale gelese a protestare, e con urgenza l’amministrazione comunale dovrà dare battaglia. Comunicando a Crocetta le “cavolate” messe in atto dai suoi amici, quelli che lui ha messo ai posti di comando.
Autore : Giulio Cordaro
» Altri articoli di Giulio Cordaro
|
|
|
In Edicola |
|
Cerca |
Cerca le notizie nel nostro archivio. |
|
|
|
|