|
notizia del 25/02/2006 messa in rete alle 05:44:43
Caltanissetta-Gela o Caltanissetta-Mare?
Sarà perché sono stupido io, ma il fatto è che ancora non riesco a capire come mai la nuova scorrimento veloce l’abbiamo chiamata impropriamente Caltanissetta-Gela dal momento che quella strada arriva a parecchi chilometri di distanza da Gela. Dicono che si sta preparando la variante per Gela e chissà quanti anni passeranno prima che la variante sia compiuta. Trentadue ne sono passati da quando sono iniziati i lavori! La logica vorrebbe che se l’intenzione era quella di congiungere Gela al capoluogo, prima bisognava fare la diretta Caltanissetta-Gela e poi, se proprio ce n’era il bisogno, potevano fare la variante per Piano Marina. Non so quali siano i vantaggi in termini di risparmio di tempo, con la nuova strada nei confronti di quella che prima passava per Butera. Prima ci voleva poco più di mezz’ora, ora ce ne vogliono 25 minuti. Facendo i miei calcoli approssimativi, per percorrere gli otto o nove chilometri per raggiungere da Gela la nuova strada ci vorranno perlomeno dieci minuti. Dieci più quindici minuti per percorrere la nuova strada fanno, se non sbaglio, venticinque minuti. L’unico vantaggio è che adesso si evitano le curve di Butera e la nuova strada è bella e diritta.
Io resto stupito come mai i gelesi e principalmente le autorità della città e gli uomini politici abbiano potuto accettare questo che è un vero e proprio schiaffo si gelesi. Le nostre sorti si decidono altrove senza tener nessun conto dei diritti della nostra città. Avrebbero tutti dovuto protestare energicamente.
Invece all’inaugurazione hanno partecipato un po’tutti gli uomini politici e amministratori. Per protesta nessuno avrebbe dovuto presenziare a quella inaugurazione. La nuova strada collega Caltanissetta con Piano Marina. Cosa c’è a Piano Marina? Niente di niente. Qual sono dunque gli oscuri motivi che hanno portato a questa scelta che fa pensare più ad una Caltanissetta-Mare anzichè ad una Caltanissetta-Gela? Un tassello in più che alimenta il secolare dissidio tra Gela e i capoluogo. Piuttosto però che lamentarci dell’insensibilità e della trascuratezza del capoluogo nei nostri confronti, dovremmo lamentarci della nostra insipienza e della nostra incapacità a difendere i nostri diritti ed i nostri interessi.
Autore : Antonio Corsello
» Altri articoli di Antonio Corsello
I Vostri commenti
Signor Corsello, Lei è straordinario e concreto. Anche se le Sue parole non saranno accolte con entusiasmo dai politici gelesi i quali, dal dopo Aldisio, non sono mai riusciti ad ottenere per Gela nessuna
Autore: attento lettore del Corriere di Gela
data: 25/02/2006
Caro Sig. Corsello con amarezza deve dire che lei ha ragione. Quella che ci fanno credere la Caltaniissetta- Gela è la via del mare per i nisseni. Qualcuno che doveva capire, non ha capito nulla. O meglio gli va bene cosi. E cosi i gelesi dobbiamo ingoiare un altro rospo amaro. Ma quando andiamo via da questa peovincia?
Autore: romano romano
data: 25/02/2006
Caro signor Corsello,oramai e' da 5 anni che ho lasciato il nostro paese,ovviamente per questioni di lavoro e devo dire che in questi cinque anni Gela non e' cambiata di una virgola,rimane sembre un paese mal gestito dove il caos regna sovrano,la nostra politica e' molto debole,Caltanissetta continua ancora a non tenerci molto in considerazione ed il segno tangibile e' la nascita di questa strada che come destinazione non da' una citta' ma una spiaggia.E' ora di svegliarsi, e' arrivata l'ora che il nostro comune si dia una mossa,evitando cosi' che Gela venga calpestata da una Provincia che pensa solo a se stessa.
Autore: pippo
data: 03/03/2006
|
|
|
In Edicola |
|
Cerca |
Cerca le notizie nel nostro archivio. |
|
|
|
|