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notizia del 25/02/2006 messa in rete alle 05:41:28
Scintille tra la Galioto e Bonura
Scintille in Consiglio comunale nella seduta di giovedì 23 scorso. Forse una parola mal detta o mal capita ha indotto Angela Galioto, vicepresidente di turno, a togliere la parola al comunista Peppe Bonura. Quale il fattaccio che ha spinto la Galioto a questa insolita reprimenda?
Evidentemente una frase che Bonura aveva rivolto all’assessore Guido Cirignotta che pochi minuti prima aveva risposto all’interrogazione della stessa Galioto e ad altri interventi di consiglieri che chiedevano spiegazioni. “Chiedo all’assessore Cirignotta di non ri-spondere più a nessuno”. Queste la frase che Bonura ha rivolto all’assessore a conclusione di un suo circostanziato e appassionato intervento. Frase che ha ripreso tre volte nonostante il presidente lo invitasse a non continuare.
E’ qui che la Galioto ha chiesto al tecnico fonico di interrompere la comunicazione del microfono dove stava parlando Bonura. Subito dopo si è alzata dallo scranno della presidenza e non si è ben capito se avesse dichiarato sospesa la seduta, mentre Bonura continuava a voce alta a profferire parole del tipo: “Non ti permettere mai più di togliermi la parola” ed ancora “Spiegami perché non posso chiedere all’assessore di non rispondere alle ri-chieste dei consiglieri”. In quello stesso momento forse perché erano stati dichiarati sospesi i lavori, è stato anche chiesto di spegnere la telecamera che riprendeva la seduta consiliare, mentre si avvicinavano al tavolo della presidenza i consiglieri Sammito, Pingo e Catalano per calmare gli animi oltremodo accesi.
La seduta è ripresa di lì a qualche minuto mentre il consigliere Bonura ad alta voce chiedeva, rivolto alla Galioto in quale parte del regolamento o della legge fosse scritto che lui non poteva chiedere all’assessore di non rispondere più alle richieste dei consiglieri. Probabilmente deve essere stato il reiterare quella frase ed il tono adottato che deve avere indotto il vicepresidente a togliergli la parola e ad avvalersi della facoltà che gli dà il regolamento di sospendere la seduta.
Tutto era iniziato con una interrogazione della Galioto che contestava il trasferimento del mercato settimanale da Via Recanati a Via Madonna del Rosario con i nuovi criteri stabiliti dalla giunta, criteri che la giunta chiedeva venissero adottati dal consiglio comunale. Il centro destra non ne voleva sapere di dovere decidere una cosa della quale si era occupata la giunta. Ad anticipare lo spstamento del mercato, d’altro canto, lo aveva deciso, motu propriu, il sindaco in persona. Se la sbrigasse ora lui!
Intanto c’è da dire che la proposta di modifica del regolamento sul mercato settimanale non era ancora approdata in Consiglio comunale ma se ne sapeva il contenuto. Forse sarebbe stato più giusto che la discussione si sarebbe potuta fare solo dopo che l’atto propositivo sarebbe giunto in aula.
“La modifica del regolamento – ha detto l’assessore Cirignotta quando gli sono state chieste spiegazioni – non riguarda lo spostamento di questo mercato settimanale ma del mercato. Si tratta di stabilire i criteri. Perché quando si sposta il mercato da Via Recanati a Via Madonna del Rosario non c’è assolutamente corrispondenza. Non si può applicare il ribaltamento. L’unica soluzione è spostare con delle norme ben precise. L’assegnazione del posto avverrà secondo il criterio dell’an-zianità di servizio del venditore ambulante allo “Sviluppo economico” e ha priorità l’ambulante gelese rispetto a coloro che provengono da fuori Gela. Questo è un criterio che resterà per sempre. Vogliamo che in questo ci aiuti il Consiglio comunale e se la pensa diversamente siamo pronti ad accettare i suggerimenti che ci verranno dati”.
Dopo l’intervento dell’assessore Cirignotta la parola viene data al consigliere Maria Pingo che non vede bene il trasferimento in Via Madonna del Rosario perché lì c’è un Centro di riabilitazione e il Centro di salute mentale. Si chiede come mai l’amministrazione non ha scelto un’altra ubicazione.
“Questa cosa è fatta con i piedi – afferma il consigliere di Forza Italia – senza il benché minimo progetto. E’ da dieci anni che si cerca questa nuova ubicazione senza arrivare mai al dunque. Non c’è una cosa nuova che questa amministrazione abbia realizzato. Voi avete preso la decisione di spostare il mercato e noi non possiamo farci nulla”.
Anche il consigliere dell’Udc Robilatte si chiede perché il Consiglio comunale sia stato investito di questo argomento. “Voi affermate – dice Robilatte - che si tratta di effettuare una modifica al regolamento. Veniamo investiti in una problematica dove i criteri sono stati già scelti. L’amministrazione si trova in difficoltà e passa la patata bollente al Consiglio”.
Bonura, viste le polemiche che si sono innescate dopo l’intervento chiarificatore della linea dell’amministrazione da parte dell’assessore Cirignotta, dice a chiare lettere che l’assessore ha fatto malissimo a rispondere con chiarezza. Evidentemente quella chiarezza e trasparenza non ha ripagato anzi ha sortito l’effetto contrario. “Stiamo facendo campagna elettorale – continua Bonura – e poi mi chiedo perché tutto questo accanimento senza che ancora l’atto sia ancora approdato in consiglio comunale? Non era oggi che si doveva discutere di regolamento. Ricordatevi che questa amministrazione aveva fatto un bando in cui si annunciava alla città che per il mercato settimanale abbisognavano circa 50 mila metri quadri. Ma non ha risposto nessuno. E’ facile sparare a zero, invece bisogna dare merito a chi il merito ce l’ha. Quando l’assessore Cirignotta dice che vale il criterio dell’anzianità sceglie un criterio giusto”. Un’altra parola ancora e poi scoppia la polemica. Seduta sciolta alle 23 circa per macanza di numero legale.
Autore : Nello Lombardo
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