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notizia del 31/10/2008 messa in rete alle 23:28:12
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Consiglio, si discute sulla raccolta rifiuti ma non se ne fa niente
Fumata nera per la votazione dello schema di Statuto inviato dalla Regione nella seduta di giovedì 30 in Consiglio comunale. E dire che il giorno prima consiglieri di maggioranza e di opposizione sono stati concordi nel rinviare di 24 ore i lavori consiliari dopo una discussione infruttuosa di tre ore perché il capogruppo del Mpa Fortunato Ferracane comunicava che dalla Regione siciliana c’era stata una giunta di governo che aveva varato un disegno di legge che eliminava il motivo del contendere fra i due schieramenti. Infatti la seduta precedente convocata con urgenza prevedeva l’approvazione da parte del civico consesso dello schema di statuto consortile riguardante lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La discussione si era impantanata su due posizioni che erano emerse. Quella della maggioranza, che intendeva approvare la proposta di emendamento dell’amministrazione allo schema di statuto (inserita all’articolo 2, comma 4) che prevedeva la possibilità, oltre che per i privati anche per i Comuni di consorziarsi provvedendo alle gestione diretta del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani compresa la differenziata.
La posizione del centro destra invece era quella di votare lo schema di statuto così come è stato predisposto dalla Regione. D’altro canto si trattava solo di una prima deliberazione in quanto ce ne sarà un’altra definitiva successivamente considerato che sia la Regione che i Comuni stanno discutendo su come rendere lo Statuto più condivisibile.
La seduta è iniziata con quasi un’ora di ritardo in quanto per l’amministrazione non era presente nessun assessore. Si comincia non appena è entrata in aula il vicesindaco Elisa Nuara.
Si parte dal punto in cui la sera prima si erano lasciati i lavori. Purtroppo, anche se i giornali hanno parlato di un disegno di legge che avrebbe superato l’intoppo evidenziato durante la lettura dell’art. 2 comma 4, nulla di ufficiale – come ha puntualizzato l’assessore Nuara – era pervenuto all’amministrazione di Gela. Il vice sindaco ha spiegato nuovamente le buone ragioni che avrebbero dovuto indurre il civico consesso ad approvare lo schema di statuto con gli emendamenti proposti e inseriti all’art.2, comma 4, che erano il risultato di discussioni tenute fra i Comuni del nisseno che già gestiscono direttamente il servizio in questione. Si tratta – ha aggiunto il vicesindaco – di un atto provvisorio in quanto si dovrà tornare a deliberare in via definitiva non appena si sarà trovata una soluzione condivisa in armonia con le leggi regionali e nazionali. Su questa posizione si sono attestati i consiglieri del centro sinistra e per bocca del capogruppo del Pd Totò D’Arma hanno dichiarato che avrebbero votato positivamente sulla proposta che contemplava l’emendamento dell’amministrazione. C’è stato il tentativo dei consiglieri di opposizione tramite Lucio Greco di fare passare un emendamento che consisteva nel “cassare” il 4° comma dell’art. 2 in modo che tramite questo taglio l’atto approvato, fosse identico a quello trasmesso dalla Regione per l’approvazione. Forse l’opposizione pensava di avere i numeri, invece c’è stata una parità di voti (10 favorevoli alla proposta e 10 contrari). Al momento di votare per intero l’art. 2, tutti i consiglieri di centro destra, escluso il capogruppo del Pdl Gaetano Trainito che sedeva al tavolo della presidenza, hanno abbandonato l’aula facendo venir meno il numero legale. Al momento in cui scriviamo non sappiamo se la seduta si è aggiornata un’ora dopo, ma è improbabile che ciò potesse accadere e pertanto se ne sarebbe parlato venerdì alle 21.
Nella seduta di mercoledì 29 c’è stata la surroga del consigliere Davide Giordano divenuto assessore, con il neo consigliere Giuseppe Collura, alla sua seconda legislatura. Collura accanto alla presidenza ha letto la formula di rito giurando fedeltà alla Repubblica ed alla Regione siciliana. Nessuna incompatibilità è stata riscontrata
Autore : Nello Lombardo
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