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Corriere di Gela | Furnari alla segreteria del partito liberale a Gela
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notizia del 23/03/2005 messa in rete alle 23:09:19

Furnari alla segreteria del partito liberale a Gela

Ad indicare il suo nome è stato l’on. Stefano De Luca, liberale, che ha apprezzato l’opera di ricucitura realizzata a Gela ricomponendo vecchie anime e ricevendo richieste di adesione al Pli da parte di nuovi simpatizzanti. Un grande impegno riversato per dare più visibilità e forza a questo partito di cui da oltre dieci anni non si parlava più. Un impegno che doveva limitarsi alla prima fase organizzativa e poi ritornare nuovamente dietro le quinte, in maniera anonima senza alcun impegno in prima persona, ma poi non ha potuto sottrarsi al richiamo del massimo responsabile del partito, ma anche dalla pressante richiesta da parte di tutte le componenti del partito. Una unanimità di consensi.
Del resto un passato trascorso nell’impegno della professione a Roma. Da giovane studente liceale e poi all’Università, ha sempre strizzato l’occhio e simpatizzato per il Partito Liberale. Tornato a Gela ha ricominciato ad avvicinarsi al vecchio amore, ossia alla politica attiva a tempo pieno, partecipando alla rifondazione del partito liberale assieme a tanti altri suoi amici che negli ultimi due anni si sono riavvicinati al partito che fu di Malagodi. Dopo avere assunto la carica di segretario cittadino ha intensificato i rapporti a Gela con gli altri due partiti con i quali da qualche tempo si marcia assieme ossia con il partito repubblicano e il nuovo Psi. Si tratta di Giosuè Francesco Furnari (nella foto), medico, 55 anni, due figli all’Università, il maschio a Bologna e la ragazza a Roma, specializzato in chirurgia generale, e da qualche tempo con responsabilità di rilievo presso l’azienda ospedaliera di Gela.
«Non è stato difficile ricucire nel senso di avvicinare le amicizie che nel tempo erano rimaste sopite – ci confida il neosegretario mentre ci riceve nel salotto di casa sua – tutto è partito da Roma da Stefano De Luca che ha saputo ben gestire questa fase di riaggancio di amici repubblicani, socialisti e liberali. Devo dire che non mi aspettavo un risultato tangibile in così poco tempo. Sicuramente l’apertura dei socialisti verso di noi e noi verso i socialisti credo che abbia contribuito sicuramente a portarci alla ribalta. Noi ci sentiamo una forza di centro destra però è chiaro che siamo ritornati in politica attiva non certo per partecipare ad un coro, ma in chiave critica. Siamo disposti a dare tutto ciò che possiamo dare alla casa delle libertà ma anche non avremo pregiudizio alcuno a livello di Consiglio comunale verso tutti gli atti che l’amministrazione intende portare avanti per il bene della città. Il gusto di essere liberali è anche quello di essere fuori dalle regole non in forma pazzoide ma per critica costruttiva. Pur essendo avversari del centro sinistra possiamo rilevare che il sindaco Crocetta ha avuto un gran coraggio mettendo anche a repentaglio la sua incolumità personale forse alcune volte in maniera inopportuna, perché non possiamo non ammettere che una certa buona dose di protagonismo sicuramente c’è».
Quando il dott. Furnari parla del protagonismo di Crocetta sottolinea con rincrescimento che esso ha messo spesso Gela in una luce non positiva per coloro che osservano dall’esterno a livello di grossi mass media televisivi dove Crocetta ha parlato di cose che non ci hanno fatto fare bella figura a suo dire. Poi continuiamo a parlare della politica del centro sinistra e gli riproponiamo il famoso appello che Crocetta fa al centro destra e quasi provocatoriamente gli chiediamo se daranno anche il loro apporto qualora ritenessero valide le proposte crocettiane.
«Se Crocetta dovesse – risponde con franchezza – avanzare delle proposte reali che possono dare a questa città dei miglioramenti, noi le valuteremo e le sosterremo se ci convinceranno. Spero che queste sue aperture non si fermino solo alle parole. Non troverà in noi situazioni preconcette».
Quando gli chiediamo se ci sono degli aspetti della politica e del sociale che ha particolarmente a cuore e che intende portare avanti nel suo programma di lavoro, ci confida che terrebbe a puntualizzare alcuni aspetti che tra i mass media non ha ancora avuto modo di esplicitare e quindi coglie l’occasione per farlo dalle nostre colonne.
«Riguardo ai nostri partners politici – continua il segretario del Pli – c’è più che una pacifica convivenza. Mi voglio riferire al partito repubblicano ed al Nuovo Psi di De Michelis, molto presenti qui a Gela. Con loro abbiamo già effettuato un percorso comune. A Catania per l’elezione del sindaco ci siamo presentati insieme. Questa è la prima volta che succede a livello nazionale. Noi pensiamo di realizzare questa intesa anche qui per le prossime regionali. Per esempio di recente mi riferisco al referendum sullo sbarramento del 5%, noi siamo stati i primi firmatari e siamo andati insieme a Palermo. Sicuramente è una affettuosa e molto interessata collaborazione. Riguardo poi agli incontri con la Casa delle libertà quando si è discusso del porto isola con la partecipazione dei marittimi, io ci sono andato e devo dire che ho tratto delle perplessità quando Ventura ci ha rappresentato che l’Agip investirebbe a Gela come se lo stabilimento adesso avesse nuove energie. Che l’Agip fosse disposta ad anticipare le somme per arrivare in tempio celeri a sistemare la mantellata, posso anche crederci, ma quando afferma che adesso la strategia industriale è cambiata e Gela ritorna ad essere il faro del mediterraneo, non saprei. Pensi un po’ a come si è svuotato di significato il nostro centro direzionale. Quella struttura è eternamente deserta. Il nostro ospedale la usa solo come eliporto per l’elisoccorso. Altra cosa che mi lascia perplesso è il finanziamento riguardante il porto turistico. Non so se veramente ci sono più i presupposti per fruire di quelle risorse e se non siamo già oltre i termini».


Autore : Nello Lombardo

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