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notizia del 15/01/2004 messa in rete alle 23:05:01
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Dove va la politica?
Il nuovo anno nasce sotto buoni auspici? Se dovessi rispondere a titolo personale non saprei cosa rispondere. Se dovessi analizzare cosa pensano i partiti, in particolar modo quelli più corposi che costituiscono l’ossatura del cento sinistra, sarei costretto a rispondere la stessa cosa. Troppo facile rispondere sulla scorta delle opposizioni, mi esimo quindi dal farlo. Però confesso che la mia curiosità mi ha spinto a compiere un sondaggio interpellando esponenti politici di primo piano, altri meno rappresentativi ma non meno degni di considerazione. Alla fine mi sono chiesto se la politica a Gela sta esprimendo qualcosa di positivo. Fatto un rapido esame mi sono detto che qualcosa di buono c’è. Sarebbe disdicevole affermare che tutto va male. Mi si consenta di dire che qualcosa incomincia a muoversi nell’orizzonte politico amministrativo, ma l’azione dei partiti è incisiva, assente o del tutto inesistente? Vi confesso che nonostante tutta la buona volontà e dopo avere sentito l’onorevole Speziale, il coordinatore provinciale della Margherita Peppe Di Dio, il segretario Ds La Folaga ed una voce critica Ds Tony Gangarossa (nella foto), sono al punto di prima. Volevo capire cosa stesse succedendo nei Ds, ma mi accorgo di venire dribblato non solo dal presidente del gruppo parlamentare Speziale, ma persino dagli altri interlocutori. Se batto a “coppe” mi si risponde a “denari”. Le cose che sento sono solo buoni propositi e nulla più. Poi penso al sindaco Crocetta e mi accorgo che forse solo lui sa quello che vuole e che quando dice “apriti Sesamo”, vedi effettivamente Sesamo aprirsi. Il resto è bla-bla a tutti i livelli. Senza per nulla offendere, anzi da ringraziare, i miei intervistati per avere accettato di rispondere alle mie domande, devo dire che sono rimasto deluso. Mi aspettavo risposte più incisive e meno evasive o dal sapore politichese. Mi resta solo la speranza che il nuovo anno venga percorso nel migliore dei modi anche se rimango del parere che tutto cambierà ma per restare come era prima.
Grandi progetti per la nostra città? Sicuramente ci saranno. Ma fin quando con una nuova legge regionale non verranno ridefiniti compiti, funzioni e ruoli degli organi consiliari, si andrà avanti alla carlona, solo con tanta buona volontà di tutti di voler fare, ma in ordine sparso. Il consiglio comunale sarà sempre preso dalla tentazione di sostituirsi all’am-ministrazione. L’amministrazione sarà tentata di fare tutto da sé ritenendo di potere fare a meno dei partiti della coalizione. Gli assessori si convinceranno sempre più di essere gli esperti del momento potendo fare bene a meno degli organi dei partiti che li hanno espressi… e così via dicendo. Insomma, c’è molta confusione. Però tra tutto questo marasma non me la sento di affermare che tutto va male: qualcosa si muove. Una cosa è certa: non sono d’accordo con le affermazioni catastrofiche delle opposizioni che per la prossima volta ascolteremo con molta attenzione per accertare se parlano lo stesso linguaggio.
Ed ora un invito a leggere quel che segue.
Intervista al presidente del Partito La Margherita Peppe Di Dio.
– Qualcuno ha attaccato la Margherita accusandola di essere altalenante. Qualche volta attaccate, poi fate marcia indietro per ricominciare daccapo. Sembra che siate insoddisfatti di come proceda la politica a Gela, ma anche insoddisfatti della vostra azione amministrativa in giunta. Come stanno le cose?
“Non so cosa lei intende per “attaccare”. Se per attaccare si intende, chiedere un confronto, ossia chiedere dove vogliamo arrivare, allora.. stiamo attaccando”.
– Ma i chiarimenti non ritiene che debbano avvenire nelle sedi più appropriate?
“Infatti sono già avvenuti. Tant’è che abbiamo avuto un incontro che non è neanche chiarificatore, ma sereno e proficuo. Abbiamo spiegato le nostre esigenze come partito. Si è trattato di un incontro interlocutorio con l’impegno di rivederci dopo le feste. Il sindaco ci ha dato disponibilità a 360 gradi ritenendo la Margherita un partito alleato e su questo ci stiamo confrontando senza cercare risse che nuocciono alla coalizione. Abbiamo detto che siamo l’unico partito che serve da sbarramento ed abbiamo bisogno di un’azione amministrativa più incisiva e chiediamo più visibilità nella nostra azione politica”.
– Più visibilità significa avere più assessori in giunta?
“Può anche significare anche avere più assessori. Devo dire che mi sono infastidito nel vedere la Margherita ogni giorno sui giornali senza che io abbia mai rilasciato interviste di nessun tipo. Siamo stati sempre disponibili e quando qualcuno ci ha chiamati abbiamo detto sempre come la pensiamo. Il nostro partito non intende tagliare teste a nessuno, ha discusso, sta valutando e sostiene semplicemente che va rilanciata l’azione amministrativa”.
– Quali sono i punti portanti per questo rilancio?
“Al primo punto c’è lo stabilimento petrolchimico. E’ un problema che stiamo affrontando con troppa leggerezza. Poi c’è la questione della nettezza urbana come potenziarla e come avviare la raccolta differenziata in maniera corretta e come pubblicizzarla. L’altra azione che vorremmo rilanciare riguarda la manutenzione delle strade. La nostra città sta diventando un colabrodo. Occorre mettere moltissimi euro nel prossimo bilancio per rifare tutte le strade ad alta percorribilità. Mi riferisco al corso principale, al Lungomare, alla Via Crispi, Via Romagnoli, Via Venezia”.
– Ma c’è dell’altro che voi rivendicate, vuol dirlo con chiarezza?
“Si. Non è da scandalizzarsi se la Margherita rivendica la vice sindacatura. Ne ha pienamente titolo perché è un partito della coalizione, è l’unico partito moderato. Chiedere questo non significa scontro ma confronto dialettico. Occorre fare il punto sul programma”.
– Il sindaco Crocetta, consapevole di non avere una maggioranza numerica in Consiglio, spesso si rivolge a tutti i consiglieri compresi quelli di centro destra. Questo suo modo di procedere vi da fastidio?
“No. Il Sindaco probabilmente pensa alla necessità di rivolgersi a qualcuno dell’opposizione. E’ una sua scelta che non condividiamo ma che infine rispettiamo per diverse ragioni. Il Consiglio ha mostrato segni di disponibilità sulle grandi questioni. Questa maggioranza non vedo a cosa gli debba servire. Se all’orizzonte ci sono giochi di prestigio, ciò ci dà fastidio e che probabilmente si avranno ripercussioni. Oggi non mi sento di dare dei giudizi. Comunque credo che i 14 consiglieri comunali possano lavorare bene e degnamente. Con la nuova legge le maggioranze lasciano il tempo che trovano. Se si intende allargare la maggioranza, discutiamone. Non è un problema che riguarda il sindaco ma l’Ulivo. Credo che il sindaco faccia bene in questo momento a tenere ferma e compatta la sua coalizione che è abbastanza numerosa e qualificata”.
– E per quanto riguarda il problema dei vostri assessori?
“Il partito si è riunito e ha preso le sue decisioni a livello democratico. E’ intervenuto sia Montagnino che Aronica. Mi hanno chiesto di ritirare le dimissioni. Ho rimesso nelle decisioni del partito la mia disponibilità. Noi non abbiamo nessuna intenzione di sostituire gli assessori che verranno valutati dal partito per quello che hanno fatto, che stanno facendo e che faranno. A quel punto deciderà se riconfermarli o sostituirli senza preconcetti”.
– Vuole elencarci tre punti sui quali non intendete retrocedere?
“Noi siamo sempre disponibili a discutere sulle mediazioni e sul confronto, lasciamo ad altri partiti i diktat. Primo problema: maggiore visibilità della Margherita da discutere con serenità. Ma anche di vicesindacatura. Poi manutenzione delle strade ad alta percorrenza. Nettezza urbana e questione stabilimento”.
Intervista all’on. Lillo Speziale, Presidente gruppo parlamentare Ds, vice sindaco e assessore all’Urbanistica.
– Speziale, ha già rassegnato le dimissioni da assessore?
“Quando lo abbiamo fatto, il sindaco ci ha detto di congelarle fino alla sentenza del Cga”.
– Ci sono fatti, prese di posizione e avvenimenti che all’interno della coalizione le hanno dato fastidio?
“No. Mi sembra che ci sia una coalizione abbastanza coesa. Una coalizione effervescente che ha tante personalità e che ha un profondo radicamento nella città, composita perché interpreta le diverse anime presenti nel territorio. Ho notizie che anche altri tendano ad aggregarsi per il livello di consenso che c’è nella città. Si tratta del livello di consenso più alto in Sicilia che il centro sinistra di Gela abbia”.
– Qualcuno afferma che il consenso è più per il sindaco Crocetta che per la coalizione. Lei cosa pensa?
“Mi auguro che il sindaco Crocetta possa costituire un valore aggiunto. Tuttavia, penso che per prima lui spera che il consenso sia nei confronti della coalizione. Io sono convinto che la politica non la fanno le persone, ma la fanno le coalizioni. Devo dire infine che a Gela si registra una sintonia. Rosario Crocetta è il sindaco del centro sinistra e questo sostiene Rosario Crocetta”.
– Onorevole, secondo alcuni, la presenza di parlamentari in giunta potrebbe nuocere al buon andamento dell’azione amministrativa. Lei cosa pensa?
“Non so se ci siano queste voci. Io avrei preferito che l’opposizione di centro destra qualificasse la sua iniziativa su questioni di carattere politico. Registro che nel centro destra c’è una mancanza di progetto. Non si ha l’idea sulla città, sul comprensorio, sul suo sviluppo. Si cavalca qualche volta sull’emergenza, ma non si ha un’idea”.
– Cosa succede a casa Ds a Gela? Di tanto intanto c’è qualche voce critica, ma tutto finisce lì.
“Speriamo che ci siano più voci critiche. Un partito come i Ds, ha messo in campo assieme alla Margherita e allo Sdi il più grande progetto che ha investito il Paese negli ultimi cinquant’anni che in prospettiva punta a fare un unico partito riformista che per dimensione è paragonabile ai partiti socialisti europei. Voglio azzardare una previsione la lista riformista non scende al di sotto del 40%. Ritornando alla questione delle voci critiche, una coalizione del 40% ha anche punti di vista differenti. Noi non siamo il partito dell’azienda in cui il padrone detta le leggi. Le diverse posizioni che vengono espresse costituiscono una ricchezza per i Ds e per il centro sinistra”.
– E la dialettica all’interno dei Ds c’è o è pressocchè inesistente?
“Ho cercato di spiegarla ai miei. Da questo momento in poi la scommessa è la lista per le elezioni europee, non è quanti voti prendono i Ds in più o in meno alla Margherita o allo Sdi o agli altri. E’ una sciocchezza. Il problema è come troviamo i punti di unione”.
– Ritorno alla domanda espressa in forma diversa. Volevo chiederle se c’è un appiattimento nella dialettica interna al suo partito. La segreteria La Folaga ha funzionato o ancora non ha espresso quanto avrebbe voluto?
“No, Antonio La Folaga è un ragazzo militante con un suo rigore morale. Sta cercando di riportare ordine in una situazione che dal punto di vista organizzativo aveva subito un rallentamento. Tuttavia in questo momento non è questo il problema. Ho annunciato che a Gela nasce un’unica sede dei partiti che fanno riferimento alla lista riformista”.
Intervista a Tony Gangarossa giovane Ds.
– Lei è stato sempre una la voce critica dei Ds e non riuscito mai ad assumere un ruolo, vorrei sapere come si vive in casa Ds.
“Un attimo. Adesso a livello nazionale, locale e regionale stiamo vivendo un grande momento politico straordinario perché la sinistra sta investendo su un progetto che è quello riformista che in qualche modo è candidato a governare il Paese. Ciò significa che non possiamo perdere questa occasione. Per valorizzarla al meglio dobbiamo far sì che sia un processo che interesse quanta più gente possibile. Con le dovute differenze così come ci sono nei Ds, come è apparso nell’ultima fase congressuale dove ci sono state tre distinte mozioni”.
– Mi sembra che ci siano state delle posizioni critiche da parte sua riguardo alla conduzione del partito a Gela. Vuole chiarire questo aspetto?
“A Gela abbiamo la condizione di un partito fortemente immobilizzato. L’immobilità è dipesa dal fatto che da diversi anni non abbiamo fatto altro che ragionare su campagne elettorali. Fortunatamente gli esiti delle ultime campagne sono stati positivi per noi. Ma non sempre la positività del risultato elettorale si traduce in positività nella capacità di realizzare un progetto politico credibile”.
– Manca un progetto politico ai Ds?
“I Ds ce l’hanno. Il problema è che oggi quel progetto politico viene essenzialmente fatto rappresentare a coloro che ricoprono incarichi istituzionali”.
– L’allusione è all’onorevole Speziale o ad altri?
“No. Lillo è una delle più alte figure istituzionali che il partito regionale ha. Quindi ancor più della questione localistica”.
– E’ questa figura carismatica che impedisce la positività della dialettica all’interno dei ds?
“No, no. La dico diversamente. Deve essere compito delle nuove generazioni appropriarsi di spazi che in qualche modo sul piano del confronto sono l’alternativa a quello che può essere un modello di chi è di un’altra generazione”.
– Ma lei fa parte della più recente generazione, perché non si impossessa di questo spazio?
“Noi dobbiamo far sì che il dibattito all’interno dei democratici di sinistra, diventi più corposo, coraggioso. Vanno superate debolezze pregresse perché la città ne ha bisogno. Tutti gli elementi di staticità determinano strane fibrillazione anche all’interno della coalizione”.
– Speziale parla di Partito unico riformista della sinistra. Lei ne condivide le linee?
“Ritengo che oggi non ci siano nei partiti che daranno vita alla lista unitaria delle europee le condizioni per creare un partito unico. Il modello abbisogna di tempi più lunghi”.
– Ma se lei ci crede, ci lavorerebbe?
“Certo. Io sono convinto che l’obiettivo storico della politica del centro sinistra è quello di riuscire a travalicare gli steccati dei partiti politici”.
– Di recente a proposito della coalizione e dei rapporti col sindaco, c’è stata una presa di posizione della Margherita ad alti livelli, lei cosa ne pensa?
“Ritengo che Montagnino sia un illustre esponente dell’Ulivo. Mi piacerebbe pensare che si muovesse in ogni caso per garantire gli in-teressi dell’Ulivo complessivamente. Que-stioni invece che riguardano visibilità mal tradotti all’interno dell’amministrazione e che rischiano di essere tradotti come un’ingerenza da parte sua, non rendono onore né alla figura sua istituzionale né tanto meno al valore dell’Ulivo complessivamente”.
Intervista ad Antonio La Folaga, segretario Ds
– E’ vero che il partito dei Ds di cui lei è segretario, è immobilizzato, come afferma Tony Gangarossa?
“Le posso dire che siamo in sintonia con l’amministrazione comunale. Siamo una forza politica maggioritaria all’interno della coalizione di centro sinistra e rispettiamo quella che è la volontà del sindaco. E’ chiaro che ci sono dei distinguo come ha fatto il nostro consigliere D’Arma in Consiglio comunale. Avrebbe potuto farlo al partito per poi avere una posizione unitaria a tutti i livelli degli organi di partito. Lui ha sostenuto che spesso e volentieri si lavora in emergenza dove gli atti vengono presentati all’ultimo momento senza potere dare le giuste valutazioni dovendo lavorare in emergenza. E’ chiaro che questo metodo non è da me condiviso. Occorre una programmazione”.
– I critici potrebbero affermare che se non c’è stata discussione nel vostro partito ossia opportunità di discutere su atti per poi assumere una posizione unitaria, la responsabilità è sua perché lei è la massima carica dei Ds.
“Devo dire che responsabilità ne avrò sicuramente. Ma aggiungo che dopo essere stato eletto segretario ho detto a tutti i compagni che io volevo fare un segretario per dirimere i contrasti esistenti e mettere tutti assieme. Volevo e sto lavorando per dare quella organizzazione che permette al partito di avere una fisionomia capace di affrontare i problemi. Ho dovuto sudare sette camice per potere lavorare con i nove segretari di sezione i quali non hanno avuto alcuna intenzione di collaborarmi nella riorganizzazione del partito, tesseramento compreso. Ho cercato di avere un rapporto con gli assessori. Alcuni rispondono, ma altri snobbano l’organizzazione del partito. Queste cose hanno rallentato un processo di riorganizzazione. Nell’ultima fase ci stiamo riorganizzando e riguardo ai servizi sociali abbiamo annunciato una iniziativa per giorno 15 a Palazzo Ducale. Come forza politica preponderante del centro sinistra vogliamo dare all’amministrazione una indicazione su questo settore delicato verso cui non c’è quell’attenzione necessaria per la realtà in cui viviamo. Inviteremo le associazioni e il sindaco”.
– La Folaga, come rispondete alla rivendicazione che la Margherita fa della vice sindacatura quando l’on. Speziale si dimetterà?
“Non voglio parlare di questi assetti. Entro questo mese o subito dopo intendo fare una riunione dove si affrontino problematiche politiche, ma non di questo tipo. Invece dobbiamo avere la capacità di confrontarci per dare suggerimenti all’amministrazione comunale e per il rilancio dell’azione amministrativa. La questione delle dimissioni degli assessori onorevoli dopo il pronunciamento della Cga, sta diventando una telenovela”.
Autore : Nello Lombardo
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