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notizia del 21/07/2008 messa in rete alle 22:54:04
Rimpasto in alto mare. La giunta può attendere
D’Arma continua il suo lavoro per chiudere definitivamente il cerchio, ma sembra che sia sempre al punto di prima. C’è il consigliere Giovanna Cassarà, ad esempio, che non passa giorno che non debba ricevere continue telefonate di Crocetta affinchè accetti di entrare in Giunta. Le pressioni le giungono non solo dall’esploratore, ma anche da esponenti del suo partito, il Pdci. Ma lei non vuol sentirne parlare. E’ probabile che anche lei, come Paolo Cafà, sia del parere che si debba azzerare tutto e che pur riconoscendo al sindaco di rivendicare in sua quota una persona di fiducia, questo non valga per la vicesindacatura, sull’assegnazione della quale sono tutti d’accordo che vada discussa e decisa dai partiti della coalizione. A Crocetta sembra che sia stato detto che deve scegliere tra la Nuara e Carmelo Romano. Due in quota Crocetta sono troppi. E poi per qual motivo il settanta per cento degli assessorati debba essere appannaggio del Pd? E gli altri partiti che fanno? Certamente non sono disposti a stare a guardare..
Riguardo ai socialisti, si attende l’arrivo del consigliere Rinciani in città, cui sarà offerto un assessorato al posto di Ugo Granvillano. Bisognerà vedere se accetterà, perché lasciando il posto di consigliere, il primo dei non eletti che gli subentrerà appartiene alla corrente dei socialisti di Piero Lo Nigro.
Paolo Cafà manda a dire a Crocetta che per quanto riguarda il bilancio non è disposto a fare nessuno sconto. Paolo Cafà rappresenta una certa forza in Consiglio dopo la fondazione del Movimento extraconsiliare “Democrazia e socialismo”. In questo momento si assiste ad una sorta di rivoluzione nel Consiglio comunale, un fatto che fa saltare gli schemi di ragionamento della politica. La nascita di un fenomeno destinato sicuramente a far parlare di sé, ma anche destinato a dare uno scossone al modo di governare. A questo si aggiunge la nuova concezione del far politica dei tre partiti di centro (Rosa Bianca, Liberali e democristiani).
“Eravamo partiti con la richiesta di tre assessorati – afferma il consigliere Fabio Collorà – però pur di venire incontro alla drammatica situazione in cui versa la città, abbiamo proposto una soluzione con l’accordo di tutti, di due assessorati e un posto di sottogoverno”. Ma la risposta del primo cittadino tarda ad arrivare. Fino a che Crocetta non ha la chiara quadratura del cerchio non si pronuncia e continua a tessere non si sa fino a quando. “Più volte il sindaco mi ha offerto un assessorato – continua Collorà - ma su questo ho chiesto una riflessione. Lei sa benissimo che da un anno per la nostra città faccio delle battaglie su alcune questioni morali che per me sono fondamentali. Per il mio ingresso in giunta chiedo delle garanzie. Per esempio la gestione di alcune ripartizioni con un equilibrio diverso. Con questo voglio dire che il mio interesse non è quello di fare politica ostruzionistica nei confronti del sindaco. Il mio e il suo è un modo di vedere la città in maniera chiara, trasparente e pulita. Mentre lui ne fa una questione di legalità io ne faccio una questione di moralità”.
Sulla questione della vicesindacatura se debba restare all’assessore Elisa Nuara come vuole il sindaco, Collorà provocatoriamente ci risponde:”Se dovessi scegliere di andare in giunta, lo farei solo se dovessi fare il vicesindaco, altrimenti non ho altre ragioni. Ripeto. Allo stato attuale se il sindaco mi propone la vicesindacatura, vado direttamente in giunta, altrimenti mi tiro fuori perché sono troppo innamorato del Consiglio comunale”.
Alla fine Collorà dice che si riserva di proporre una rosa di nomi che siano uno stretto riferimento del suo gruppo politico. Non vuol fare nomi per non bruciarli, ma ci conferma che potrebbero essere Filippo Incarbone, dell’avv. Di Benedetto ed altri.
“Io ritengo che sia giunto il momento in cui il sindaco debba fare le cose sul serio – aggiunge Collorà – e ci dica cosa intende fare di questo territorio e se vuole l’apporto serio del nuovo gruppo dirigente che cambi le sorti di questa città”. Due le cose che tiene a sottolineare. La prima è che lui non fa battaglie contro, ma battaglie insieme al sindaco nell’interesse della collettività. La seconda cosa a cui tiene, e bisogna dargliene atto, la sua proposta (scaturita da una interrogazione consiliare) di sospendere le procedure amministrative di affidamento della cosa pubblica, come beni immobili comunali, recepita perfettamente dal sindaco. Infatti Crocetta ha sospeso l’affidamento in locazione del Palacossiga e di altre strutture, riservandosi una riflessione sulle questioni giuridiche avanzate da Collorà, per il quale “questa è la più grande conquista di democrazia, mai accaduta negli ultimi dieci anni nel Comune di Gela”.
Autore : Nello Lombardo
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