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notizia del 23/01/2004 messa in rete alle 22:44:53
Ma davvero non ho capito niente?
E così, alla fine, lo confesso, sono stato smascherato: non capisco niente della sana ed elettrizzante politica dell’amministrazione comunale di Gela. Che non capisco niente lo ha detto, qualche giorno fa, il Sindaco di Gela in persona, nel corso del congresso comunale del suo partito, di fronte a una platea di vetero-comunisti, comunisti di convenienza, comunisti per bisogno ed alleati ormai abituatisi ad abbozzare alle uscite teatrali del primo cittadino.
Ho provato a fare un serio esame di coscienza, ricavandone che effettivamente non ho capito molto di ciò che il Sindaco ha fatto in questi mesi. Ad esempio, non ho capito perché, invece di perseguire la legalità col serio lavoro giornaliero, occorre strombazzarla ai quattro venti con convegni, interviste e dichiarazioni ad ogni ora; non ho capito a cosa caspita servono le forze dell’ordine durante le gare di appalto (forse in loro assenza i funzionari comunali farebbero carte false?); non ho capito perché è stata fatta la rotazione dei dirigenti, ma non di tutti; non ho capito perché i quartieri del “rinascimento” vivono gli stessi problemi di sempre, con le erbacce selvagge e topi e bisce davanti la porta di casa; non ho capito perché le strade sono piene di buche che non vengono riparate per mesi; non ho capito perché il servizio di raccolta rifiuti funziona solo in alcune vie, e la sera il centro storico è una discarica a cielo aperto; non ho capito perché da un anno il servizio “informagiovani” è privo del collegamento a Internet e quindi ha ben poco su cui informare; non ho capito perché potere parcheggiare in centro deve essere come vincere un terno al lotto; non ho capito perché si fa finta di fare la voce grossa con le società dell’Eni mentre alla fine quelle fanno ciò che pare loro, affamando il territorio; non ho capito perché si criticavano le trascorse amministrazioni per le nomine dei consulenti, quando questa amministrazione ha consulenti di ogni genere e tipo e in numero abbondantemente superiore; non ho capito perché si spendano ingenti somme per organizzare sagre paesane spacciate per eventi culturali; non ho capito per quale motivo dopo quasi due mesi dalla tromba d’aria gli agricoltori di Gela non hanno ancora visto un centesimo.
Tante altre cose non ho capito, e l’elenco sarebbe troppo lungo. Chiedo venia al direttore del Corriere di Gela per avere millantato chissà quali credenziali al solo scopo di avere uno spazio in questo periodico.
Ma ho ancora qualche barlume di umiltà. Mi dichiaro quindi disponibile a seguire, qualora il Sindaco lo ritenga opportuno, un corso di indottrinamento su legalità, trasparenza, ortodossia comunista e altre simili amene materie, un corso magari organizzato con fondi comunali da qualche associazione satellite del Sindaco e dei suoi amici. Naturalmente, il corso dovrebbe avere altri partecipanti oltre a me: per esempio, i liberalsocialisti, i diessini e i consiglieri della Margherita. Tutta gente che lamenta poco coinvolgimento nelle scelte amministrative e poca trasparenza nelle decisioni del primo cittadino. Anche loro, evidentemente, non hanno capito nulla.
Autore : Giulio Cordaro
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