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Corriere di Gela | A certe minacce in tanti non credono
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notizia del 15/05/2006 messa in rete alle 22:44:06
A certe minacce in tanti non credono

Il boss corleonese Bernardo Provenzano, recentemente assicurato alla giustizia, ha certamente commesso un errore di tempismo, facendosi sorprendere dalle forze dell’ordine in un covo che avrebbe dovuto abbandonare dopo qualche giorno.
Di ben altra pasta i “mafiosi” gelesi, che oltretutto non agiscono d’impeto, ma seguono, nella loro azione, un iter prestabilito, dettato in qualche modo da regole alle quali non rinunciano. Prima di eventuali azioni, loro – i “mafiosi” gelesi – hanno la buona abitudine di avvertire le loro possibili vittime: “guarda che ti stai comportando male, smettila o prenderemo provvedimenti”.
E lo fanno con un tempismo eccezionale, cioè ogni qual volta c’è bisogno di meravigliare l’opinione pubblica “con effetti speciali”.
Da quando il Sindaco di Gela Crocetta si è insediato, gli sono pervenute (come apprendiamo dagli organi di stampa) numerose minacce. Alcune probabilmente plausibili, altre meno.
Le due lettere di minacce pervenute qualche giorno fa, consegnate dal Sindaco alla Dda, dovranno essere ovviamente valutate dagli inquirenti.
Dalle poche notizie riportate su tali missive, tuttavia, sembrano più che altro opera di un esaltato, un mitomane, un neuropatico, piuttosto che di uno scrivano delle cosche criminali.
Ma ciò che è impressionante, dicevamo, è il tempismo. Le lettere riportano minacce a Crocetta, fanno riferimento al Presidente del Tribunale e al Procuratore Capo (un po’ di polverone sulla magistratura non fa mai male) e minacciano poi il segretario della Cgil Emanuele Scicolone, da qualche settimana trasferitosi dai Ds al partito dei Comunisti italiani di Crocetta, e in corsa per un posto all’Assemblea regionale.
Le lettere, inviate proprio in questo periodo, hanno quindi un valore politico che va al di là di eventuali minacce mafiose. Vo-gliono avvertire l’opinione pubblica, o ricordarglielo, chi sono quelli che veramente lottano contro la mafia e la disturbano: i ma-gistrati (che evidentemente fanno un buon lavoro), il Sindaco e il suo candidato Scicolone. Il risultato dell’equazione politica è semplice: se volete veramente votare contro la mafia, allora votate Scicolone, tanto è vero che – vedete? – lo minacciamo e lo “avvertiamo”.
Mi rendo conto che spesso la mia mente contorta mi porta a conclusioni azzardate alle quali proprio non vorrei giungere: come sarebbe bello, alla notizia delle lettere minatorie, potersi sorprendere, potersi indignare. Ma il “tempismo” delle lettere non me lo consente, e me ne dispaccio.
Però ho pensato: “vuoi vedere che sono il solito sospettoso fuori dal coro?”. E siccome mi diletto di statistica, naturalmente a livello elementare, ho pensato di fare un piccolo sondaggio su un campione rappresentativo dei cittadini gelesi, chiedendo loro cosa pensano delle ultime lettere di minacce dei “mafiosi” di casa nostra. Su 42 interpellati, 28 hanno risposto che non ci credono o hanno seri dubbi, otto che ci credono e sei non si sono espressi.
Se il minisondaggio può valere qualcosa, sette gelesi su dieci non credono alle lettere minatorie, e questo può voler significare due cose: o la lotta antimafia di Crocetta non ha fatto breccia nella mente dei cittadini, oppure i troppi strilli, in momenti peraltro determinati, non convincono più e lasciano il tempo che trovano.
Non credo che “stiano organizzando a Gela un’altra Locri”, come ha dichiarato Crocetta commentando le lettere di minaccia. Credo piuttosto che si continui ad utilizzare appieno le deliranti minacce di qualche esaltato per far credere alla gente che a Gela esistono “i buoni” e “i cattivi”, con uno spartiacque ben delimitato, e con un tempismo da far paura (le lettere di minacce sono giunte alla stampa, che non ne ha tenuto conto, due settimane fa, ma la notizia “eclatante” è stata data solo adesso).
Non so se ciò che credo sia giusto. Ma sette gelesi su dieci la pensano in questo modo. E non è poco.


Autore : Giulio Cordaro

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Autore: LETTORE ASSIDUO LETTORE ASSIDUO
data: 16/05/2006
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